Negli allevamenti ci si trova da sempre di fronte ad un dilemma: “Quello che sto comprando è proprio indispensabile? E’ una semplice spesa o un investimento?”

Negli ultimi anni si stanno rapidamente diffondendo negli allevamenti di vacche e di bufale le spazzole per grattarsi, sia fisse che automatiche. Tutti gli animali presenti le usano e questo basta già ad appagare gli allevatori . Gli animali puliti e lucidi sono poi francamente più belli a vedersi.

Il grattarsi fa parte del naturale comportamento dei cavalli, dei suini  delle vacche e delle bufale. Serve per rimuovere feci, fango, urine, insetti e parassiti ed ha quindi un effetto positivo sulla salute.

In assenza di spazzole, gli animali si grattano con le zampe oppure sulle strutture d’allevamento, ma alcuni punti del loro corpo sono difficilmente accessibili. Dalle pochissime ricerche effettuate in questo campo sembrerebbe che in assenza di spazzole le bovine si grattino per circa 1.5 minuti per almeno tre volte al giorno. In queste condizioni le bovine utilizzano principalmente i muri e gli abbeveratoi e il tempo complessivo in cui si grattano è distribuito tra testa (86%), collo (11%) e coscia (1%).

In presenza di spazzole, sia fisse che automatiche, i minuti giornalieri passati a grattarsi aumentano a 7.5 e il tempo complessivo a circa 10 minuti. In presenza di queste attrezzature cambia la ripartizione del tempo trascorso a grattarsi specifiche parti del corpo. La testa ha sempre la priorità (63%), poi il collo (18%), il posteriore (9.5%), la coda (8.5%) e la coscia (1%).

Ormai è evidente che più si riesce a ricreare in stalla quello che le bovine farebbero in natura, ma senza gli effetti collaterali della vita selvaggia, minori saranno i problemi di salute e migliori le performance. Il benessere poi è un elemento di forte rassicurazione per i consumatori.

In quest’ottica pertanto le spazzole, meglio se automatiche, sono un investimento da consigliare, con un sicuro ritorno economico.