Si è conclusa, sabato 2 dicembre u.s., la 78esima edizione delle Fiere Internazionali Zootecniche di Cremona, evento di altissimo livello per il mondo agro – zootecnico, nell’ambito del quale noi di Ruminantia, quest’anno, abbiamo voluto inserire una novità: un concorso, denominato “Concorso Nazionale Allevatori d’Avanguardia” dedicato appunto a coloro che, con lungimiranza e spirito imprenditoriale, hanno scelto di introdurre delle soluzioni gestionali innovative all’interno delle loro aziende.

Abbiamo voluto puntare i riflettori sulle tante realtà che si sono organizzate e che si stanno organizzando per portare avanti uno dei mestieri più antichi in modo assolutamente moderno, e soprattutto attento alle esigenze del pianeta in cui viviamo e dei consumatori, che vogliono scegliere consapevolmente ciò che acquistano.

Le categorie in gara sono state quattro: la gestione della vitellaia, la sostenibilità energetica dell’allevamento (realizzata con il sostegno di Biolectric), il livello di automazione dell’azienda (realizzata con il sostegno di Uniform Agri) e l’attività di genotipizzazione della mandria; tutti aspetti che incidono in maniera importante sull’impatto ambientale dell’attività condotta.

La giuria, composta da cinque tecnici con competenze trasversali (veterinaria, chimica, produzioni animali e giurisprudenza), ha valutato numerosi progetti, tutti estremamente interessanti e molti dei quali con risultati tangibili supportati dall’elaborazione di dati raccolti attraverso software e strumentazioni dedicate, dando a ciascuno un voto da 1 a 10.

Per ogni categoria le tre aziende che hanno ottenuto il punteggio più alto sono state convocate per la finale, che si è tenuta venerdì 1° dicembre nella cornice dell’area eventi di Ruminantia. Un totale, quindi, di dodici allevamenti in nomination (leggi anche “Scopriamo le nomination del 1° Concorso Nazionale “Allevatori d’Avanguardia”!“), più un premio speciale e quattro vincitori finali, che riportiamo di seguito:

Categoria 1: “Soluzioni innovative per la gestione della vitellaia”

Soc. Agricola Campo di Ferro S.S. – Casalbuttano (CR), che ha dimostrato come la ristrutturazione della vitellaia e la riorganizzazione prevedendo spazi decisamente più ampi e gruppi di animali più stabili nel tempo, abbia indotto un miglioramento in termini di vita sociale ed interazioni, che si sono tradotti in maggiori accrescimenti e minor utilizzo di antibiotici.

Categoria 2: “Sostenibilità energetica dell’allevamento”

La Conchetta Di Vezzoli Società Agricola S.S. – Cologne (BS), azienda in cui: si produce energia elettrica, si utilizza l’energia termica derivante da questo processo per il riscaldamento dei locali annessi all’azienda e l’acqua di lavaggio, dal 2024 avrà operativo anche un impianto fotovoltaico, e che chiude il cerchio produttivo reimpiegando il digestato separato per la lettiera delle cuccette, con notevole risparmio sul costo della paglia.

Categoria 3: “Livello di automazione dell’azienda”

Azienda Letizia s.r.l. – Pietramelara (CE), realtà bufalina in cui la tecnologia è entrata da anni nella gestione dei processi, a partire dalla campagna con la semina di precisione, per arrivare all’alimentazione automatica dei vitelli, l’impianto di biogas, la sperimentazione del robot di mungitura e l’utilizzo dei programmi per la razione alimentare.

Categoria 4: “Attività di genotipizzazione della mandria”

Soc. Agr. Oitana Guido e Ezio S.S. – Scalenghe (TO), allevamento molto conosciuto nel mondo della Frisona Italiana, da sempre impegnato sulla selezione dei suoi animali. Oltre ad avere tutta la mandria completamente genotipizzata, è risultato, tra tutti i partecipanti, quello in possesso del certificato più vecchio in termini temporali.

Come sopra ricordato, è stato assegnato anche un premio speciale denominato “Sostenibilità alla portata di tutti”, nell’ambito della categoria 2, all’azienda Az. Agr. Bin Elia di Altivole (TV), in quanto la soluzione adottata da questa realtà è la dimostrazione concreta che un impianto alimentato esclusivamente con deiezioni, seppur di piccole dimensioni (11 Kw), può offrire grandi benefici in termini di sostenibilità energetica.

Soddisfatti per l’interesse mostrato a livello nazionale e felici di poter dare visibilità al grande lavoro che le aziende zootecniche stanno facendo per la collettività, diamo appuntamento a tutti coloro che vorranno cimentarsi in questo confronto innovativo, al prossimo anno per la 2° edizione del Concorso Nazionale Allevatori d’Avanguardia!