Nel 2018 il gigante Smithfield veniva citato per 473 milioni di dollari per danni alle comunità circostanti, a causa agli odori provenienti dai suoi allevamenti che rendevano difficile la vita nelle cittadine circostanti (Smithfield Foods ordered to pay $473.5M for pig stench).

Vista la dimensione del risarcimento chiesto, questa notizia ha trovato spazio sui quotidiani e sui mezzi di informazione, ma ricevere lamentele a causa degli odori provenienti dall’allevamento è una situazione purtroppo molto comune a tanti allevatori.

Gli odori che provengono da una stalla e dalla gestione dei liquami hanno accompagnato da sempre l’attività di allevamento, e per tanti, cresciuti in campagna, evocano memorie familiari legate alle attività che hanno sostenuto le comunità per millenni.

Oggi, in una società dove solo il 3% della popolazione è impiegata in agricoltura, si assiste purtroppo ad uno scollamento tra il cittadino comune e l’attività agricola, che produce il cibo che tutti consumiamo. Gli odori, quindi, ma anche i mezzi agricoli per strada, i rumori, e le emissioni di vario genere, sono diventati pretesti per lamentarsi di attività radicate nel territorio molto più della comunità urbana che attorno ad esse solo in tempi recenti.

La crescente attenzione, poi, alle tematiche legate al cambiamento climatico, e a tutte le cause di emissioni di gas serra, abilmente manipolata da una fazione di ambientalisti integralisti, esaspera un clima di tensione verso gli allevamenti in particolare.

Ecco che di nuovo gli odori diventano un pretesto per mettere pressione ad attività che rappresentano comunque un patrimonio nazionale, in termini economici e di tradizione.

 L’odore di stalla e di liquame è un miscuglio di diverse sostanze, come composti organici volatili (VOC), ammoniaca, composti sulfurei (ad esempio idrogeno solforato, H2S), generati dalla decomposizione della sostanza organica presente nelle deiezioni animali. Molti di questi composti vengono prodotti direttamente dall’animale, e possono svilupparsi anche con animali al pascolo, mentre altri sono il frutto di degradazioni microbiologiche collegate all’accumulo di letami e liquami tipici degli allevamenti protetti.

La produzione di queste molecole rappresenta inoltre una dispersione in aria di composti nutritivi importanti come carbonio e azoto, che potrebbero essere maggiormente valorizzati nel loro utilizzo agronomico quando il liquame è sparso sui terreni agricoli.

Gli allevatori hanno da sempre cercato di ridurre la produzione di questi odori in stalla, per due motivi:

  1. alcuni composti come l’ammoniaca e l’idrogeno solforato sono irritanti e nocivi per animali e operatori,
  2. la produzione e il rilascio di questi odori sono sintomo di processi microbiologici indesiderati, che possono attirare mosche o patogeni dannosi per gli animali.

Per contrastare gli odori in stalla, quindi, gli allevatori tradizionalmente procedono ad una pulizia frequente di lettiera e cuccette, ma poco si riesce a fare per i liquami.

SOP ha sviluppato una serie di additivi che possono aiutare a contrastare gli odori in fase di stoccaggio o spandimento.

Modulando l’attività delle varie popolazioni microbiche presenti nel liquame, i prodotti SOP Lagoon possono da un lato contrastare la formazione, e quindi il rilascio, dei composti odorosi, dall’altro valorizzare i liquami e il loro potere fertilizzante, aiutando nello stesso tempo a sciogliere croste e sedimenti e a mantenere il liquame fluido e più facile da gestire.

L’esperienza più che ventennale, in allevamenti di tutto il mondo, ha dimostrato come i liquami trattati con questi prodotti siano praticamente privi di odori, in tutte le fasi di gestione dei liquami, sia nelle vasche che sui campi.

SOP Lagoon, inoltre, è ad oggi l’unico additivo al mondo con una robusta validazione scientifica che dimostra come questo prodotto non solo sia in grado di ridurre gli odori, ma anche di contrastare fortemente le emissioni di ammoniaca e gas climalteranti dai liquami.

Le pubblicazioni scientifiche internazionali peer reviewed riportano infatti abbattimenti, rispetto a un liquame tal quale, di ammoniaca e protossido d’azoto (N2O) fino a -100% , di metano fino a -80%, di anidride carbonica fino a -75%.

In un settore che è sempre più attento alla sostenibilità, e che proprio il nome della sostenibilità è guardato ancora con diffidenza da parte dell’opinione pubblica, è importante che questi risultati vengano comunicati con forza e chiarezza.

È per questo che SOP ha creato un certificato che riassume queste evidenze scientifiche, corroborate dall’esperienza ormai ventennale in stalle di tutto il mondo, e che rilascia, su richiesta e dove possibile, a quegli allevatori che subiscono la pressione di alcuni esponenti della comunità locale circostante, per poter dimostrare che un modo diverso e più sostenibile di fare allevamento è già realtà.

L’approccio SOP al trattamento dei liquami, agendo sulla microbiologia e partendo, quindi, dall’origine delle problematiche che questi portano nella loro gestione, offre una serie di vantaggi agli allevatori, che si traducono anche ad un miglior allineamento a diversi SDG (gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite):

SDG 3, salute e benessere: l’abbattimento quasi totale dell’ammoniaca porta un grosso miglioramento nella qualità dell’aria.
SDG 7, energia: la riduzione di croste e sedimenti comporta un minor dispendio di energia e carburante legata all’agitazione e alla movimentazione dei liquami.
SDG 11, comunità sostenibili: la riduzione degli odori permette di ridurre l’impatto delle attività zootecniche sulle comunità circostanti.
SDG 13, azioni per il clima: la fortissima riduzione di gas serra provenienti dai liquami contribuisce significativamente a ridurre l’impatto climalterante degli allevamenti.
SDG 15, vita sulla terra: il miglioramento della capacità fertilizzante dei liquami può portare ad una riduzione della concimazione chimica, causa di erosione dei suoli e perdita di biodiversità microbica.
SDG 16, pace e giustizia: la riduzione degli odori e la certificazione degli sforzi degli allevatori basata su risultati scientifici possono aiutare a sedare le controversie all’interno delle comunità rurali.
SDG 17, partnership per la sostenibilità: con questo tipo di interventi, SOP diventa partner degli allevatori nel loro percorso di miglioramento della sostenibilità e nella crescita dell’intero settore.

L’ufficio tecnico di SOP è a disposizione dei lettori di Ruminantia per assistere le aziende che vogliono approfondire l’argomento e affrontare queste problematiche.