Le preferenze in materia di accesso all’esterno dei bovini da latte adulti sono state ampiamente studiate negli ultimi anni, ma si sa ancora poco di queste preferenze nei vitelli da latte. In questo nuovo articolo per la rubrica “Obiettivo vitelli by Virbac” scopriamo i risultati di un recente studio canadese che ha esaminato questo aspetto nei vitelli da latte prima dello svezzamento.

Introduzione

Quando viene introdotta ai sistemi di gestione degli animali d’allevamento, l’opinione pubblica solleva spesso preoccupazioni riguardo alla loro naturalezza, esprimendo il desiderio che agli animali vengano forniti ambienti ragionevolmente simili a quelli naturali, con spazio e capacità di impegnarsi in comportamenti specie-specifici.

Ad esempio, molte persone attribuiscono un valore alla possibilità di un animale di mettere in atto in comportamenti naturali come l’esplorazione, la socializzazione e la ricerca del cibo. L’accesso all’esterno e la presenza di uno spazio sufficiente sono inoltre considerati caratteristiche desiderabili per l’allevamento di vacche e maiali e, per le vacche, l’accesso all’esterno almeno per un certo periodo di tempo viene considerato particolarmente importante. La ricerca ha anche dimostrato che le vacche possono trarre vantaggio dall’accesso al pascolo e che le loro preferenze in materia di accesso all’aperto cambiano a seconda dell’ora del giorno e delle condizioni ambientali. Ad esempio, quando viene fornita la possibilità di scegliere tra l’accesso all’interno e all’esterno nella bella stagione estiva, le vacche generalmente preferiscono stare al pascolo di notte e rimanere all’interno durante il giorno.

Tuttavia, fino ad oggi poche ricerche hanno esaminato il tema dell’accesso all’aperto per i vitelli da latte.

Vitelli e spazi all’aperto

Molte ricerche recenti sull’allevamento dei vitelli da latte si sono concentrate sugli effetti del fornire compagni sociali. Un lavoro ha dimostrato, ad esempio, che i vitelli stabulati in gruppi sociali mostrano un miglioramento dello sviluppo cognitivo, svolgono più attività di gioco e sono meno reattivi alla novità rispetto ai vitelli stabulati individualmente. Gli studi che esplorano gli elementi fisici utilizzati dai vitelli si sono spesso concentrati sugli arricchimenti artificiali utili a reindirizzare i comportamenti orali e il grooming. 

Quando vengono allevati al pascolo con una mandria, i vitelli hanno accesso ad un ambiente fisico complesso, con spazio da esplorare, foraggi diversi, topografia e tipologie di suolo variabili, condizioni climatiche e fonti di ombra mutevoli. Diversi studi hanno descritto i modelli di comportamento diurno in questi sistemi estensivi, inclusi i periodi che i vitelli trascorrono giocando, assumendo il latte dalla madre e pascolando. Ad esempio, nei sistemi estensivi i vitelli diminuiscono il tempo trascorso sdraiati a terra con l’età, forse perché trascorrono più tempo al pascolo. Come per gli animali adulti, anche le condizioni metereologiche possono influenzare il comportamento dei vitelli all’aperto. Ad esempio, i vitelli continuano a pascolare sotto la pioggia a meno che non ci sia un forte temporale, ma poco si sa sugli effetti della temperatura, dell’umidità e del vento sulle preferenze di questi animali in materia di accesso all’esterno. I test di preferenza chiedono agli animali di scegliere tra almeno 2 opzioni, ma dipendono dal contesto, dalle esperienze precedenti e dal tempo del test. Numerosi studi incentrati sulla preferenza delle vacche per gli spazi esterni hanno concesso agli animali un breve periodo (ad es. 2 giorni) per abituarsi alle opzioni o hanno monitorato gli animali solo per una settimana, cosa che potrebbe non aver colto una varietà di condizioni ambientali. Poiché i vitelli con l’età modificano il tempo trascorso impegnandosi in alcuni comportamenti, forse anche le loro preferenze riguardo l’accesso ad uno spazio esterno potrebbero cambiare con l’età.

Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della University of British Columbia a Vancouver (Canada), pubblicato a marzo sul Journal of Dairy Science, ha valutato le preferenze dei vitelli da latte verso l’accesso all’aperto durante le prime 11 settimane di età in condizioni di clima estivo.

Un obiettivo secondario della ricerca era descrivere lo sviluppo comportamentale dei vitelli quando veniva loro concesso l’accesso all’esterno

Lo studio

A 7 giorni di età i vitelli sono stati divisi in coppie (n = 10) e collocati in 10 recinti (7.32 × 2.44 m, lettiera profonda con pacciame di corteccia), ciascuno con aree esterne ed interne di uguali dimensioni. Tutto l’alimento veniva fornito all’interno; i vitelli avevano accesso ad libitum ad acqua, fieno e concentrato. Durante il periodo di pre-svezzamento, dai 5 ai 29 giorni di età, ai vitelli sono stati offerti 12 L/giorno di latte suddivisi in 2 poppate. I vitelli sono stati svezzati in modo graduale, con una riduzione del latte di 1 L/giorno dal trentesimo al trentacinquesimo giorno di età. I vitelli sono stati alimentati con 6 L/giorno dai 35 ai 51 giorni di età, poi il latte è stato nuovamente ridotto di 1 L/giorno in modo che i vitelli fossero completamente svezzati entro i 56 giorni di età. I vitelli sono rimasti nello studio, in media (± DS), fino ai 72 ± 2 giorni di età.

I recinti venivano continuamente videoregistrati e i comportamenti sono stati valutati 3 giorni a settimana utilizzando campioni di filmati di 5 minuti. Quattro osservatori hanno valutato se i vitelli erano dentro, fuori, sdraiati, in piedi, al sole o all’ombra (affidabilità inter-osservatore = 0.97). Non sempre era possibile rilevare la presenza del sole e dell’ombra; quindi, è stata calcolata una proporzione come la quantità di tempo trascorso al sole o all’ombra divisa per il tempo totale di visibilità del sole o dell’ombra.

I risultati

I vitelli hanno trascorso circa un terzo del loro tempo all’aperto durante l’esperimento, e questo tempo trascorso all’esterno veniva influenzato da diversi fattori.

Le coppie di vitelli trascorrevano meno tempo all’aperto quando la quantità di pioggia aumentava. Durante le prime 6 settimane di età, il tempo trascorso all’aperto era maggiore, ma diminuiva tra la 6a e la 7a settimana, ed è rimasto di circa 200 min/giorno dalla 7a all’11a settimana. Il tempo trascorso all’aperto è quindi diminuito durante lo svezzamento e il post-svezzamento.

I vitelli con un aumento di peso medio giornaliero più alto e i vitelli che erano per il 50% circa di colore bianco sembravano trascorrere più tempo all’aperto. Quando erano all’aperto, i vitelli trascorrevano quantità simili di tempo al sole e all’ombra durante le prime 8 settimane, ma dopo lo svezzamento sembravano trascorrere più tempo all’ombra. Quando i vitelli erano fuori, sembrava che trascorressero più tempo in piedi rispetto a quando erano al chiuso durante le prime 4 settimane.

Prima dello svezzamento, i vitelli sembravano utilizzare lo spazio esterno per comportamenti attivi e, durante lo studio, l’area interna sembrava essere utilizzata per stare all’ombra e ripararsi.

Questi risultati indicano che in estate, quando viene data un’opzione di scelta, i vitelli preferiscono utilizzare uno spazio all’aperto. Questo utilizzo sembra però variare in base al tempo, l’età del vitello, l’aumento di peso medio giornaliero e il colore del mantello.

Tratto da: “Preweaning dairy calves’ preferences for outdoor access” di Laura Whalin, Daniel M. Weary e Marina A. G. von Keyserlingk. J. Dairy Sci. 105:2521–2530 https://doi.org/10.3168/jds.2021-21064.