In vista del cruciale negoziato interistituzionale previsto per oggi 27 novembre, dove si deciderà il destino della Direttiva “IED” (direttiva emissioni), una lettera urgente è stata inviata al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida da OI INTERCARNEITALIA di concerto con SELMA, la neonata Associazione europea delle Interprofessioni e Associazioni produttori zootecniche, per denunciare le crescenti preoccupazioni riguardo alle proposte della Presidenza spagnola, che sembra intenzionata a disattendere quanto precedentemente votato dal Parlamento europeo con riguardo all’inserimento degli allevamenti bovini nel campo applicativo della direttiva emissioni industriali.
La Presidenza spagnola del Consiglio UE ha infatti, in una nota dell’8 novembre, annunciato che il mantenimento dei bovini nel campo di applicazione della direttiva IED nell’accordo finale con il Parlamento è la sua massima priorità.
Nonostante il Parlamento europeo abbia precedentemente votato per escludere gli allevamenti bovini dal campo di applicazione della direttiva, la Spagna propone di innalzare a 450 unità di bestiame (UBA) la soglia oltre la quale gli allevamenti bovini sarebbero coperti dalla direttiva.
Una mossa questa che colpirebbe pesantemente la zootecnia bovina italiana, mettendo a repentaglio gli sforzi degli allevatori che hanno investito in tecnologia, innovazione, benessere animale e sostenibilità con le agroenergie.
La lettera, a firma del presidente De Rocco, sottolinea che l’estensione della direttiva agli allevamenti di bestiame avrebbe conseguenze gravi sull’agricoltura italiana, scoraggiando l’insediamento degli aspiranti agricoltori e imponendo vincoli economici pesanti alle aziende agricole.
Nonostante il modello europeo ed italiano di allevamento bovino sia tra i più efficienti in termini di sostenibilità, l’effetto di classificarli come “industriali” potrebbe danneggiare irreparabilmente questo settore.
Il negoziato interistituzionale finale è ora imminente, con questa lettera si vuole esortare il Ministro Lollobrigida a garantire che l’Italia segua l’esempio del Parlamento Europeo nell’escludere il settore bovino dal campo di applicazione della direttiva. La decisione che emergerà da questo incontro avrà un impatto significativo sulla zootecnia italiana, e il settore guarda al Ministro affinché difenda gli interessi nazionali e sostenga gli sforzi degli allevatori che si sono dedicati alla sostenibilità e al benessere animale.
Con il futuro della zootecnia italiana appeso a un filo, la comunità agricola guarda con speranza e preoccupazione all’esito di questa importante decisione europea.