Riceviamo e pubblichiamo un articolo dell’Associazione boliviana degli allevatori di bufali (Asocriabuf), inviatoci dal Dott. Angelo Citro, Dirigente Medico Veterinario IAPZ presso Asl di Salerno e appresentante del C.Ri.P.A.T.

L’articolo racconta di come questa associazione, fondata nel 2016, stia compiendo sforzi a livello nazionale e regionale per aumentare il numero di allevatori di bufali in Bolivia e di come venga gestita l’intera filiera.

Il Dott. Citro, insieme a suo figlio Stefano, ingegnere, sono stati coinvolti nel progetto come esperti nella lavorazione del latte di bufala ed hanno collaborato con due Università boliviane per la preparazione di formaggi a pasta filata oltre che del queso criollo, un formaggio a pasta dura tipico della regione, distribuito poi in punti vendita facilmente accessibili al consumatore finale.

Di seguito, l’articolo integrale che riporta l’esperienza virtuosa dell’Associazione boliviana.

Associazione degli allevatori di Bufala in Bolivia

L’associazione degli allevatori di bufali della Bolivia è stata costituita il 16 settembre 2016 alla guida di Walter Rade Kuljis, Roberth James Curt Haab Justiniano, Selim Majluf Tovias, Luis Cesar Quiles, Ana Beatriz Pinto de Velasco ed Efrain Chacon, durante le prime tre amministrazioni (2016-2022), e si occupa della diffusione della specie bufalina a livello dipartimentale e nazionale, dove siamo stati per la prima volta presenti in varie attività come le fiere del bestiame. A livello dipartimentale, invece, abbiamo condotto la prima grande asta di bufali, la “settimana del bufalo” e interviste su vari canali televisivi.

L’associazione è partita con 14 membri affiliati, attualmente ne conta 28 e a livello nazionale si stima che ci siano circa 50.000 capi di bestiame bufalino in quattro dipartimenti (Santa Cruz, Beni, Cochabamba e Pando). Questa specie ha avuto infatti una crescita del 15-20% dal 2012. In Bolivia è documentata l’esistenza di bufali fin dagli anni ’60 e le razze più registrate negli allevamento sono la Murrah, la Mediterranea e la Niliravi.

Nel 2019 un nostro partner si cimenta con l’apertura del primo salumificio di carne di bufalo dove vengono offerti tagli speciali, hamburger, salsicce, tutti confezionati sottovuoto, avendo un’ottima accoglienza da parte del grande pubblico, in quanto negli ultimi anni ha lavorato nella divulgazione dei benefici della carne di bufalo rispetto a quella bovina. Allo stesso modo, il latte di bufala proveniente dai circa 14 caseifici dei tre dipartimenti viene utilizzato per la produzione di formaggi locali per il consumo quotidiano. E’ stato così possibile aprire un mercato più ampio a livello nazionale rispetto alla carne bovina, ed è stato attuabile venderlo esclusivamente con tutte le registrazioni sanitarie a una grande catena di supermercati dove è più accessibile al consumatore.  In quanto alla pelle di bufalo, essa viene trasformata in cappelli, borse, portafogli, cinture, ecc. che vengono anche esportati.

Il 4 febbraio di quest’anno l’associazione ha rinnovato il proprio consiglio direttivo, che risulta così composto:

  • Presidente onorario Walter Rade Kuljis Fuchtner
  • Presidente Luis Cesar Quiler Skorc
  • Primo Vicepresidente Carlos Rodrigo Molina Paz
  • Secondo vicepresidente Robert Jamer Curt Haab Justiniano
  • Segretario finanziario Andre Ronald Larsen
  • Segretario verbalizzante Tatiana Virreira Mendez
  1.  membro Jaime Enrique Rozenman Attie
  2. membro Karlos Rodrigo Suarez Moreno
  3. membro Selim Majluf Tovias

Finora la nuova gestione ha realizzato la creazione del gruppo CREA BÚFALOS, affiliato a CREA BOLIVIA, che ha iniziato con visite mensili alle varie proprietà bufaline al fine di migliorare l’allevamento dei bufali in ognuna di esse e lo scambio di esperienze, essendo membro della federazione degli allevatori di Santa Cruz, di prossima presentazione al simposio internazionale dei bufali in Paraguay.

Abbiamo anche realizzato il primo corso di caseificazione con il latte di Bufala con il Dr. Angelo Citro, dove abbiamo avuto 15 studenti (quote limitate per regolamento del covid-19) provenienti dai dipartimenti di Cochabamba, Tarija, Santa Cruz. Questo si è svolto nelle strutture dell’Università per lo Sviluppo e l’Innovazione – UDI e con la copertura di uno dei canali televisivi nazionali con il più alto indice di ascolto – Red Uno, e del canale agricolo dipartimentale – Agropecuaria Santa Cruz.

Come associazione, uno dei nostri progetti è quello di riuscire ad aumentare il numero di allevatori di bufali a livello nazionale, grazie all’adattabilità ai campi, cosa più difficile per altre razze, ai costi di allevamento molto bassi e siamo sicuri che questa è una specie che ha un grande futuro nel nostro Paese.