Approvato il DEF-Documento di Economia e Finanza 2021

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2021, previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica (legge 31 dicembre 2009, n. 196), nonché la Relazione al Parlamento redatta ai sensi dell’articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, da presentare alle Camere ai fini dell’autorizzazione dell’aggiornamento del piano di rientro verso l’Obiettivo di medio termine (OMT).

Con la relazione, il Governo richiede quindi l’autorizzazione al Parlamento al ricorso all’indebitamento per l’anno 2021 di 40 miliardi di euro e di circa 6 miliardi di euro medi annui per il periodo 2022-2033, principalmente finalizzati a finanziare spese per investimenti pubblici. Le risorse a valere sul periodo 2022-2033 saranno utilizzate per definire un ulteriore insieme di interventi dedicati essenzialmente agli investimenti complementari al PNRR, che il governo considera centrali per dare impulso alla crescita economica dei prossimi anni.

“Il Governo ritiene necessario rafforzare la spinta ad uscire dalla crisi attraverso tutti gli strumenti a disposizione: dalla campagna di vaccinazione all’impulso alla ricerca medica e al rafforzamento del sistema sanitario nazionale. In campo economico, dai sostegni e ristori al rilancio degli investimenti e dello sviluppo con il Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR) finanziato dal Next Generation EU (NGEU) e da ulteriori risorse nazionali”. Lo scrive il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, nella premessa al Documento di Economia e Finanza 2021 (DEF).

Documenti utili:  Relazione al Parlamento Documento di Economia e Finanza – Programma di Stabilità dell’Italia – sezione I Documento di Economia e Finanza – Analisi e tendenze della finanza pubblica e sezione II Documento di Economia e Finanza – Allegato alla sezione II – Analisi e tendenze della finanza pubblica – Nota metodologica sui criteri di formulazione delle previsioni tendenziali

Audizione DEF 2021 delle Commissioni congiunte 5a Senato e V Camera

Lunedì 19 Aprile 2021 le Commissioni congiunte 5a Senato e V Camera si sono riunite in un’audizione preliminare per l’esame del DEF 2021 da parte dei rappresentanti di varie realtà, tra cui quelli di Confagricoltura, CIA-Agricoltori italiani, Coldiretti, COPAGRI (disponibile qui il video). Di seguito, sono riportati i pareri delle suddetti parti sociali agricole.

Confagricoltura, “Buona l’impostazione, ora procedere con riforme e sostegni. Più attenzione all’agricoltura”

L’intervento di Annamaria Barrile, direttore delle Relazioni Istituzionali di Confagricoltura.

“Se il buon andamento della campagna vaccinale è il presupposto delle annunciate graduali riaperture, la tenuta del sistema sociale ed economico è la condizione essenziale per innescare la crescita. I dati fotografati dal DEF sul rapporto debito/PIL, deficit e disavanzo, impongono una riflessione sulla ripresa” – ha evidenziato Barrile secondo la necessità che gli interventi di sostegno e rilancio siano accompagnati da un rafforzamento della spending review e della lotta all’evasione.

Confagricoltura ha accolto con favore l’impostazione, preannunciata dal DEF, del prossimo Decreto Sostegni-bis: interventi su costi fissi, accesso alla liquidità e sostegno alla ricapitalizzazione garantiranno auspicabilmente la tenuta economica delle imprese agricole, anche attraverso la proroga delle moratorie su prestiti e mutui e prolungando la durata delle garanzie di Stato.

“Il piano di riforme, preannunciato dal DEF nella lista dei collegati alla legge di bilancio è presupposto della credibilità del nostro PNRR, per il quale l’agricoltura richiede maggiore attenzione in un’ottica di lungo periodo, con fondi adeguati anche per il rinnovo della tecnologia in campo, in linea con le misure di Agricoltura 4.0”.

Confagricoltura ha evidenziato infine la necessità di interventi di semplificazione e di riforma della giustizia, auspicando un confronto serrato tra Governo e parti sociali per procedere rapidamente alle annunciate riforme, senza le quali il Paese rischia di rimanere zavorrato dai suoi mali storici.


Cia-Agricoltori Italiani, “In Commissione Bilancio di Camera e Senato chieste tutele per piccole e medie imprese”

L’intervento di Massimo Fiorio, Reponsabile Affari istituzionali e Relazioni esterne.

“La presentazione del Documento economico finanziario si colloca nella fase cruciale di gestione e uscita dall’emergenza Covid. Affiancata al calendario per le riaperture, sposta l’asse dai ristori al rilancio dell’economia del Paese, di cui l’agricoltura deve essere protagonista”.

Per Cia, è in questo senso che vanno anche interpretate le parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, circa la necessità di riaprire con le dovute cautele. Del resto, lo scostamento di bilancio di ulteriori 40 miliardi, guarda al riposizionamento dell’Italia in un’ottica di “debito buono” e, quindi, di sostegno alla imprese, perché si possa recuperare terreno sul fronte delle perdite e degli investimenti. In particolare, ha sottolineato Cia, l’agricoltura e l’agroalimentare hanno giocato un ruolo anticiclico rispetto agli altri settori dell’economia nazionale, tenendo più di tutti, pur di assicurare l’approvvigionamento alimentare, ma ciò non può farli considerare, ora, comparti secondari, in quanto restano altamente strategici nell’ambito dei consumi interni, come ad esempio per l’Horeca, e per l’export Made in Italy che dovrà recuperare quote a livello mondiale.

L’appello di Cia è, dunque, quello di tutelare anche le medie e piccole imprese agricole, meno corazzate rispetto ai grandi player e in questo momento più a rischio per carenza di liquidità. Le risorse del Def, insieme ai fondi del PNRR e del Next Generation Eu, devono, quindi, agevolarne rapidamente la ripresa e il rilancio in chiave innovativa e sostenibile. Allo stesso tempo, il Made in Italy, soprattutto quello agroalimentare, ha concluso Cia, deve essere pronto a recuperare il suo ruolo da protagonista nello scenario mondiale e per questo va consentito agli imprenditori del comparto, di tornare su quel fronte in modo adeguato.


Coldiretti, “Subito aiuti per i danni da maltempo”

L’intervento di Raffaele Borriello, capo area legislativo e relazioni istituzionali di Coldiretti.

“Subito aiuti per le aziende agricole colpite dai drammatici effetti dell’ondata di gelo che ha investito l’Italia distruggendo in poche ore un intero anno di lavoro con perdite su semine e raccolti”. 

“E’ di fondamentale importanza che il DEF abbia previsto un Disegno di Legge collegato alla prossima manovra di bilancio in materia di “sostegno e valorizzazione dell’agricoltura e della pesca” con il quale avremo la possibilità di dare un futuro e una nuova prospettiva alle imprese agricole e della pesca nel nuovo scenario post-Covid”.

Coldiretti apprezza la scelta del Governo di proporre un nuovo scostamento di bilancio di 40 miliardi di euro per sostenere le attività economiche ed auspica che una parte di queste risorse vadano a rafforzare le misure per il settore agricolo, con particolare riferimento agli interventi per il taglio del costo del lavoro, per il sostegno delle filiere in crisi e per la copertura dei danni da gelate che nei giorni passati hanno duramente colpito le imprese di tutto Paese.

“L’ondata di gelo anomalo nelle campagne, dal nord a su Italia è una vera calamità che ha colpito diverse produzioni, dalla frutta agli ortaggi, dalle piante ornamentali alle coltivazioni più precoci di mais fino alla vite e l’ulivo con migliaia di imprese agricole che hanno visto perdere in una giornata il lavoro di un intero anno. Una situazione alla quale si aggiungono gli effetti recessivi dell’emergenza Covid con 1,1 milioni di tonnellate i cibi e i vini invenduti dall’inizio della pandemia per il crollo delle attività di bar, trattorie, ristoranti, pizzerie e agriturismi che travolge a valanga interi settori dell’agroalimentare Made in Italy”.

“La drastica riduzione dell’attività pesa infatti sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato ma ad essere stati più colpiti sono i prodotti di alta gamma dal vino ai salumi fino ai formaggi” –  ha concluso Borriello.


COPAGRI, “DEF, bene piano riforme PA, giustizia e semplificazione, ma agricoltura sembra essere grande assente”

L’intervento di Franco Verrascina, presidente di Copagri.

“Apprezziamo il forte realismo e pragmatismo del DEF nel definire il grado di crescita del Paese, anche se ci aspettavamo maggiori riferimenti agli obiettivi di finanza pubblica e alla strategia economica complessiva da mettere in atto per raggiungerli, per i quali attendiamo ulteriori indicazioni dai contenuti della Nota di aggiornamento” – ha sottolineato il presidente.

“Condividiamo poi la necessità di mettere mano a un serio piano di riforme, prevedendo anche un collegato agricolo alla manovra di bilancio 2022-24, che potrà rappresentare una grande possibilità di sviluppo per il settore nello scenario che farà seguito all’emergenza pandemica, oltre alle riforme della Pubblica Amministrazione e della giustizia e agli interventi in materia di semplificazione e di sburocratizzazione, da tempo richiesti e largamente attesi dal settore primario. Dispiace però rilevare come nel DEF l’agricoltura e l’agroalimentare non abbiano il ruolo centrale che invece meriterebbero, essendo solo meramente citati in alcuni contesti. L’agricoltura, infatti, risulta essere la grande assente dal testo, nel quale viene comunque riconosciuta l’importanza del valore aggiunto del primario per il sostentamento dell’economia nazionale e del tessuto locale”.

“Voglio a tal proposito ricordare che l’agricoltura non si è mai fermata e anzi ha continuato a lavorare con grande senso di responsabilità, assicurando il regolare rifornimento degli scaffali, e che il settore primario del Paese può, vuole e deve giocare un ruolo da protagonista nella partita della ripresa post-Covid; per questo ribadiamo l’importanza di continuare a lavorare sul versante del credito, mettendo in campo ulteriori interventi di sostegno che garantiscano una boccata di ossigeno alle imprese e ai produttori agricoli, dando loro la possibilità di guardare al futuro con maggiore serenità”.

“Ribadiamo a tal proposito la necessità di apportare dei necessari correttivi al cosiddetto ‘DL Ristori bis’, di prossima emanazione grazie al nuovo scostamento di bilancio da 40 miliardi, legando la possibilità di ottenere i ristori a parametri di bilancio che tengano in maggiore conto le peculiarità dell’agricoltura, comparto che, come noto, segue i cicli biologici della natura ed è quindi costretto a sostenere sia i costi fissi che quelli variabili”, ha concluso Verrascina.

 

Guarda il video dell’audizione del 19 Aprile 

Fonti: Confagricoltura, Cia-Agricoltori Italiani, Coldiretti, COPAGRi, Ministero dell’Economia e delle Finanze-MEF e Consiglio dei Ministri