Il 30 Marzo 2021 la Commissione Agricoltura ha svolto, in videoconferenza, l’audizione dei rappresentanti di Agrinsieme (Confagricoltura, Cia, Copagri e Alleanza delle cooperative italiane – agroalimentare) e Coldiretti, sugli obiettivi del Piano strategico nazionale nel quadro della nuova politica agricola comune – PAC.

Di seguito, una sintesi di quanto dichiarato dalle parti sociali agricole durante la suddetta audizione:

Alessandro Cuscianna in rappresentanza di Agrinsieme, ha affermato che l’attuale PAC è profondamente mutata rispetto a quella degli anni precedenti, complice anche l’attuale emergenza sanitaria che ha sconvolto profondamente l’economia mondiale e le prospettive socio-economiche europee. In questo contesto è necessario rivolgere un’ulteriore e particolare attenzione nei confronti delle strategie davvero utili per il comparto agricolo, in modo tale da poter superare l’attuale crisi economica e di sfruttare ogni opportunità per uno sviluppo sostenibile. La PAC quindi dovrà giocare un ruolo fondamentale in questo scenario futuro, continuando a sviluppare l’agricoltura e tutelare il reddito degli agricoltori mediante la garanzia di un approvvigionamento stabile dei prodotti a prezzi accessibili. In tale periodo di profondi cambiamenti dovranno essere rese disponibili anche altre politiche europee per poter sostenere il settore agricolo. È necessario comunque stabilire una politica che sia indirizzata alla competitività, alla sostenibilità ed alla redditività dell’agricoltura.

Agrinsieme ritiene che debba essere posto un accento sul fatto che, a livello europeo, l’agricoltura sia la principale responsabile dei risvolti negativi sull’ecosistema e sulle risorse naturali. In tale contesto, infatti, gli agricoltori sono in realtà i custodi del territorio e contribuiscono alla tutela ambientale dell’ecosistema, tutto ciò grazie anche al contributo della PAC stessa. È necessario quindi che le imprese agricole si focalizzino sulle misure per il cambiamento climatico, le energie rinnovabili, l’economia circolare, adottando sempre più misure di produzione sostenibile dal punto di vista sanitario e ambientale. Per incentivare ulteriormente gli agricoltori ad intraprendere misure a favore dell’ambiente, attraverso una compensazione dei costi sostenuti e con l’aumento del pagamento di base, si utilizza lo strumento degli ecoschemi.


Coldiretti ha affermato che è necessario avere dei piani finanziari che consentano di spendere adeguatamente le risorse economiche disponibili dal piano di sviluppo rurale senza penalizzare alcuna regione, uniformando le misure ad esso associate. È necessario quindi calibrare in modo più equo le risorse finanziare per lo sviluppo rurale, in modo che tutte le regioni possano essere tutte equamente finanziate.

Un altro tema importante sul quale il rappresentante di Coldiretti si è soffermato molto è quello relativo al pagamento riservato ai giovani agricoltori: attualmente la logica del pagamento è iniqua poiché le risorse economiche che i giovani imprenditori agricoli percepiscono sono proporzionate al valore dei titoli che possiedono. È necessario quindi fornire degli aiuti più equi e maggiori anche a coloro che possiedono titoli con minor valore. Inoltre è necessario aiutare i giovani nell’accesso alla terra, al credo e soprattutto ad un’adeguata formazione. All’interno dello sviluppo rurale sono poi contemplati diversi piani strategici, come la gestione del rischio, il piano della biodiversità animale, il piano per l’acqua. Inoltre è necessario porre maggiore attenzione anche al settore zootecnico.

L’obiettivo principale di Coldiretti è quello di garantire un reddito agli agricoltori attraverso una serie di strumenti, tra cui: garantire una redistribuzione del reddito del valore aggiunto lungo la filiera, adottare le normative contro le pratiche sleali, introdurre e supportare i contratti di filiera.

Guarda il video dell’audizione

 

Fonte: Camera dei Deputati