La Commissione europea ha avviato il 7 giugno 2024 una consultazione pubblica invitando tutte le parti interessate a presentare osservazioni su un progetto di modifica mirata delle norme relative agli aiuti di modesta entità a favore del settore agricolo (regolamento agricolo “de minimis”). La consultazione è aperta fino al 21 luglio 2024.
La modifica proposta
Il regolamento agricolo “de minimis” esenta gli aiuti di modesta entità dal controllo, in quanto si ritiene che questi non incidano sulla concorrenza e sugli scambi nel mercato unico. A seguito dell’ultima revisione del 2019 gli Stati membri possono attualmente concedere un sostegno fino a 20 000 € per beneficiario su un periodo di tre esercizi finanziari senza doverli dapprima notificare alla Commissione per approvazione. Se uno Stato membro dispone di un registro centrale nazionale per registrare gli aiuti “de minimis” il massimale è elevato a 25 000 € su un periodo di tre esercizi finanziari.
Oltre a questi massimali per beneficiario, ogni Stato membro dell’UE deve attenersi a un importo nazionale massimo per stanziare il supporto (un “massimale nazionale”) al fine di evitare potenziali distorsioni della concorrenza.
Il regolamento agricolo “de minimis” scade il 31 dicembre 2027. Una revisione del regolamento era prevista prima di tale scadenza. La Commissione ha preso atto delle conclusioni del Consiglio europeo del 17 e 18 aprile 2024 che sottolineano l’importanza di un settore agricolo competitivo, sostenibile e resiliente. In tale contesto e vista la crescente pressione inflazionistica sul settore agricolo e i prezzi elevati delle materie prime, il 2 maggio 2024 la Commissione ha avviato una revisione mirata del regolamento agricolo “de minimis”, in anticipo rispetto alla revisione prevista.
I progetti di modifica riguardano i seguenti punti:
- l’aumento del massimale “de minimis” per impresa su un periodo di tre anni, che passa da 25 000 € a 37 000 € per tener conto dell’inflazione;
- l’adeguamento dei “massimali nazionali” che sono calcolati sulla base del valore della produzione agricola. Per questo calcolo le norme attuali si basano sul periodo di riferimento 2012-2017; questo periodo è esteso fino a coprire gli anni 2012-2023, il che permette di tenere conto dell’incremento di valore registrato dalla produzione agricola negli ultimi anni e di aumentare di conseguenza il massimale nazionale per tutti gli Stati membri;
- l’importo massimo dell’aiuto sarà calcolato su un periodo di tre anni di calendario anziché tre esercizi finanziari per allinearlo alle norme “de minimis” generali non settoriali;
- l’introduzione di un registro centrale obbligatorio degli aiuti “de minimis” a livello nazionale o europeo, che consentirà di aumentare la trasparenza e ridurre gli oneri amministrativi a carico degli agricoltori che attualmente utilizzano un sistema di autodichiarazione, in quanto il compito di controllare la conformità alle norme non incomberà più su di loro (i registri centrali sono al momento volontari per gli Stati membri).
Prossime tappe
Tutte le altre parti interessate possono presentare osservazioni sul progetto di modifica entro il 21 luglio 2024. Maggiori informazioni, comprese le modalità di presentazione dei contributi, sono disponibili a questo link.
Oltre alla consultazione pubblica avviata oggi, il progetto di proposta sarà oggetto di esame nel corso di riunioni tra la Commissione e gli Stati membri. Sia gli Stati membri che le altre parti interessate avranno così sufficienti opportunità di comunicare le loro osservazioni sul progetto di proposta della Commissione. La Commissione intende adottare quanto prima le modifiche del regolamento agricolo “de minimis” tenendo conto delle osservazioni ricevute dagli Stati membri e dalle parti interessate.