Emanato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, il Decreto riportante i criteri e le modalità per accedere ai ristori destinati alle aziende bufaline danneggiate dalla diffusione della brucellosi e della tubercolosi nel territorio nazionale e in particolare nella Regione Campania, nonché per far fronte alla necessità di ripopolamento degli allevamenti.

Come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, con questo atto viene stabilita la possibilità di concedere un aiuto alle piccole medie imprese (PMI) e alle microimprese attualmente in attività, che hanno subìto l’abbattimento degli animali, ad integrazione degli indennizzi già concessi ai sensi della normativa nazionale e regionale. Sono escluse quelle realtà in cui l’epizoozia sia stata causata deliberatamente o per negligenza del beneficiario.

L’aiuto concesso è subordinato alla riduzione di produzione di latte bufalino registrata da ogni singola azienda beneficiaria nel corso dell’anno 2022, rispetto alla produzione di latte media annuale registrata dalla stessa azienda nel corso degli anni 2020 e 2021.

L’importo non può superare il 10% dell’aiuto che la medesima azienda ha ricevuto per l’abbattimento dei capi negli anni 2020, 2021 e 2022, e, sommato ad altri eventuali pagamenti ricevuti, non può superare il 100% del valore dell’animale abbattuto.

Le domande dovranno essere presentate in via informatica sulla base di criteri uniformi predisposti da Agea e definiti all’interno di una circolare che verrà emanata entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del decreto sul sito del Masaf, ovvero a partire dal 29 novembre u.s.

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