Continua ad aumentare il numero di focolai di Blue Tongue nella nostra Penisola, dove oggi, 19 settembre alle ore 12.00, sul Bollettino Epidemiologico Nazionale Veterinario risultavano essere 1560. La Sardegna rimane la regione maggiormente interessata con il 76% dei centri di infezione rilevati. Numeri considerevoli anche in Piemonte e Lombardia; nessun focolaio, al momento, in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Veneto.

A livello territoriale, la situazione per singola regione risulta essere variata come da tabella riportata di seguito:

REGIONEFOCOLAI ESTINTIFOCOLAI CONFERMATI N. TOTALE FOCOLAI
ABRUZZO202
BASILICATA112
CALABRIA14950
CAMPANIA112
EMILIA ROMAGNA81927
FRIULI VENEZIA GIULIA000
LAZIO101
LIGURIA31013
LOMBARDIA18586
MARCHE606
MOLISE101
PIEMONTE0129129
PUGLIA606
SARDEGNA611851191
SICILIA22325
TOSCANA448
TRENTINO ALTO ADIGE000
UMBRIA000
VALLE D'AOSTA01111
VENETO000
TOT.4315171560

In particolare evidenziamo che:

  • la Sardegna passa, in soli 6 giorni, da 746 a 1191 focolai, di cui 6 estinti e 1185 confermati.
  • in Piemonte si sale da 89 a 129 focolai tutti confermati;
  • la Lombardia supera la Calabria passando da 21 focolai confermati ad 85, più 1 estinto (tot 86), e posizionandosi, dunque, al terzo posto per per numero di centri di infezione registrati;
  • segue la Calabria che raggiunge i 50 focolai, di cui 1 estinto e 49 confermati.
  • L’Emilia Romagna da 17 focolai, di cui 9 confermati, passa a 27 focolai di cui 19 confermati;
  • la Sicilia passa da 21 focolai confermati e 2 estinti, a 23 confermati e 2 estinti;
  • la Liguria da 7 focolai, di cui 4 confermati, passa a 13 di cui 10 confermati;
  • la Valle D’Aosta dai primi 2 focolai confermati al 13 settembre, ne conta oggi 11 confermati.

Come negli articoli precedenti, approfondiamo il dettaglio delle prime cinque regioni in termini di incidenza:

  1. In Sardegna le specie colpite sono risultate ovini, bovini e caprini. In particolare, sono risultati colpiti: 1009 allevamenti ovini, di cui 1 con focolaio estinto e 1008 confermati; 70 allevamenti bovini, di cui 5 con focolai estinti e 65 con focolai confermati; e 112 allevamenti caprini, tutti con focolai confermati. In termini di sierotipi rilevati il sierotipo 3 si conferma quello maggiormente presente, essendo stato rilevato in 814 aziende (68%), a seguire, in 322 aziende, è stato rilevato il sierotipo 8 (27%), in 42 aziende sierotipo sconosciuto (3,5%) e in 13 aziende il sierotipo 4 (1,5% ).
  2. In Piemonte le specie risultate positive sono bovini, ovini, camelidi e si aggiungono i caprini. In particolare, salgono a 92 gli allevamenti ovini colpiti, a 33 i bovini, restano a 3 camelidi, e si aggiunge 1 di caprini. Tutti presentano focolai confermati di sierotipo 8.
  3. Al terzo posto troviamo la Lombardia che passa ad avere 86 allevamenti interessati, di cui 1 con focolaio estinto. Scendendo nel dettaglio delle specie colpite troviamo 67 ovini tutti confermati e con presenza di sierotipo 8 e 19 bovini, di cui 1 estinto con sierotipo 4 e 18 confermati con presenza di sierotipo 8.
  4. In Calabria i 50 allevamenti, di cui 49 confermati e 1 estinto, sono tutti ovini situati nella provincia di Crotone e in tutti il sierotipo rilevato è quello 8.
  5. In quinta posizione sale l’Emilia Romagna dove risultavano colpiti bovini e ovini e si vanno ad aggiungere camelidi e caprini, per un totale complessivo di 27 focolai. Tra questi 8 risultano estinti, e sono tutti di bovini nei quali era stato rilevato il sierotipo 4. Restano confermati 19 allevamenti di cui: 2 bovini con sierotipo 8, 9 di ovini con sierotipo 8, 7 caprini e 1 di camelidi con sierotipo 8.

Per approfondimenti vi invitiamo a guardare l’intervista a Giovanni Savini, dirigente dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise e Direttore del Laboratorio Nazionale di Referenza per la Bluetongue.