La castagna è costituita da una parte commestibile, il seme, racchiuso in due strati protettivi: uno strato interno sottile, noto come epicarpo, e uno strato esterno più spesso e rigido, chiamato pericarpo. Durante la lavorazione delle castagne, questi strati vengono scartati, diventando un sottoprodotto.
Nel caso della castagna dolce (Castanea sativa), l’epicarpo e il pericarpo insieme rappresentano circa il 15-20% del peso del frutto, a seconda della varietà. Questo significa che ogni anno nel mondo si accumulano migliaia di tonnellate di bucce di castagna, che spesso vengono considerate degli scarti. Tuttavia, queste bucce sono una risorsa preziosa: sono ricche di composti fenolici, come tannini, flavonoidi e acidi fenolici, sostanze conosciute per le loro proprietà benefiche, tra cui effetti antimicrobici, antinfiammatori e antiossidanti.
Un gruppo di ricercatori (Menci et al., 2023) ha recentemente sperimentato l’utilizzo delle bucce di castagna in una dieta specifica per agnelli. Il principale obiettivo della ricerca era verificare se l’inclusione delle bucce di castagna nelle diete degli agnelli potesse migliorare il profilo lipidico della carne senza compromettere la crescita e le caratteristiche della carcassa. Inoltre, i ricercatori hanno ipotizzato che i composti fenolici contenuti nelle bucce potessero influenzare positivamente la stabilità ossidativa della carne.
Per rendere il confronto più interessante, nell’esperimento è stato studiato anche un foraggio (Lupinella; Onobrychis viciifolia Scop.) ricco di tannini, per osservare eventuali sinergie tra tannini di origine diversa. I risultati sono stati incoraggianti: l’inclusione delle bucce di castagna nel mangime non ha avuto effetti negativi e ha portato a benefici sulla qualità della carne, migliorandone il profilo nutrizionale e la resistenza all’ossidazione.
L’esperimento è stato condotto con agnelli maschi, suddivisi in quattro gruppi alimentari: 1. Controllo (CON): dieta standard; 2. Bucce di castagna (BC): dieta contenente bucce di castagna; 3. Lupinella (LU): dieta con foraggio di lupinella, una leguminosa nota per il contenuto di tannini. 4. Combinazione (BC+LU): dieta con bucce di castagna e lupinella. Gli animali sono stati alimentati per 21 giorni con queste diete, dopo i quali sono state analizzate le caratteristiche della carne.
Risultati principali
Crescita e prestazioni
Gli agnelli dei quattro gruppi non hanno mostrato differenze significative in termini di peso finale, crescita giornaliera o qualità della carcassa. Questo indica che l’inclusione delle bucce di castagna non ha avuto effetti negativi sulle prestazioni degli animali, anche se i gruppi BC e BC+LU hanno consumato più mangime per compensare il minor contenuto energetico delle rispettive diete.
Profilo lipidico
La dieta contenente bucce di castagna ha mostrato effetti positivi sul metabolismo degli acidi grassi:
- Il contenuto di acido vaccenico (C18:1 trans11) nella carne degli agnelli alimentati con dieta BC era superiore del 50% rispetto agli altri gruppi. Questo è rilevante poiché tale acido è un precursore dell’acido linoleico coniugato (CLA), noto per i suoi benefici sulla salute umana.
- I composti fenolici delle bucce di castagna hanno ridotto la bioidrogenazione ruminale, portando a una maggiore conservazione degli acidi grassi insaturi e successivo deposito nella carne.
Stabilità ossidativa e vitamine
Un altro aspetto analizzato è stato l’impatto sui livelli di vitamine liposolubili e sulla stabilità ossidativa della carne:
- La presenza di composti fenolici nelle bucce di castagna sembra aver preservato i bassi livelli di vitamina E (α-tocoferolo) nella dieta BC, senza compromettere la stabilità ossidativa della carne durante la conservazione.
- Non sono emerse differenze significative nella qualità del colore o nella progressione dell’ossidazione lipidica tra i gruppi.
Implicazioni economiche e ambientali
L’utilizzo delle bucce di castagna rappresenta un valido esempio di economia circolare, contribuendo a:
- Ridurre i costi di smaltimento dei sottoprodotti agroindustriali
- Limitare la competizione tra alimenti destinati agli animali e quelli per il consumo umano
- Ridurre il costo dei mangimi
- Diminuire l’impatto ambientale associato ad alcuni alimenti zootecnici importati
Conclusioni
I risultati dello studio dimostrano che le bucce di castagna possono essere inclusi nella dieta degli agnelli senza effetti negativi sulle prestazioni di crescita o sulla qualità della carne. Al contrario, l’aggiunta di questo sottoprodotto migliora il profilo lipidico della carne, rendendola potenzialmente più salutare per il consumo umano. Questa strategia alimentare non solo supporta pratiche agricole sostenibili, ma rappresenta anche un passo avanti verso la promozione di un’economia più circolare e rispettosa dell’ambiente.
La presente nota è una sintesi del seguente articolo scientifico dove è riportata la letteratura citata: Menci, R., Natalello, A., Stamilla, A., Mangano, F., Torrent, A., Luciano, G., Priolo, A., Lanza, M. and Niderkorn, V., 2023. Chestnut shells in the diet of lamb: Effects on growth performance, fatty acid metabolism, and meat quality. Small Ruminant Research, 228, p.107105.
Autori
Gruppo Editoriale ASPA – Giuseppe Conte, Alberto Stanislao Atzori, Fabio Correddu, Luca Cattaneo, Gabriele Rocchetti, Antonio Natalello, Sara Pegolo, Aristide Maggiolino, Antonella Della Malva, Giulia Gislon, Manuel Scerra