Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-06100 presentato da SPENA Maria

Martedì 25 maggio 2021, seduta n. 515

SPENA, NEVI, ANNA LISA BARONI, BOND, CAON, SANDRA SAVINO e PAOLO RUSSO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

l’aumento esponenziale dei costi delle materie prime preoccupa il mondo zootecnico;

l’aumento in atto è confermato dai dati rilevati nelle Borse Merci delle camere di commercio;

rispetto all’anno scorso, il mais costa il 30 per cento in più, la soia oltre il 50 per cento, l’orzo il 20 per cento; in generale i mangimi hanno visto aumenti dei prezzi tra il 25 e il 40 per cento. Tutte le materie prime utili all’alimentazione e alla cura del bestiame sono in aumento, penalizzando il settore zootecnico e in particolare il comparto lattiero caseario;

l’aumento dei costi e la minore redditività della produzione, a causa dell’emergenza sanitaria e della chiusura prolungata del canale Ho.Re.Ca, ha amplificato la crisi aggravata anche da una riduzione degli acquisti di latte pari al 5 per cento annuo e una riduzione dei costo a danno delle aziende agricole produttrici;

il settore agricolo vede aumentare, a causa del Covid, anche il prezzo dei trasporti di merci in container. Aumentano anche le spese per gli imballaggi. Il risultato finale è l’aumento delle quotazioni dei prodotti necessari al settore. Si cita, ad esempio, il rincaro dell’acciaio che si riflette sul costo dei contenitori in banda stagnata per i pelati e la polpa, i quali sono aumentati del 60 per cento. Le consegne, inoltre, avvengono con settimane di ritardo, proprio mentre i conservieri hanno necessità di aumentare la produzione perché nel 2020 con il lockdown, gli italiani hanno consumato più del solito e i magazzini sono vuoti –:

quali iniziative intenda adottare per dare soluzione alle problematiche esposte in premessa.

Testo della risposta: Spena Maria, Vicepresidente Commissione XIII Agricoltura (Mercoledì 26 maggio 2021). Iniziative urgenti in merito alle conseguenze dell’aumento dei costi delle materie prime per il settore zootecnico.

Signor Presidente, onorevoli deputati,

il Ministero sta seguendo con viva attenzione le problematiche riferite dall’Onorevole interrogante riguardo alle difficoltà in cui versa il comparto zootecnico determinate, oltre che dalla chiusura del canale Ho.re.ca. (che ha prodotto ingenti scorte e il conseguente abbassamento dei prezzi di mercato), anche dagli evidenti rincari delle materie prime utilizzate per l’alimentazione e la cura del bestiame, non ammortizzati dai relativi prezzi di realizzo delle produzioni.

In alcuni settori, come il suinicolo, la situazione è ancora più grave a causa di una forte instabilità di mercato cominciata gli scorsi mesi anche a causa degli squilibri sul mercato cinese, maggiore consumatore di carni suine al mondo. Tra le diverse azioni messe in campo, il Ministero sta assicurando la trasparenza dei prezzi sul mercato interno attraverso le Commissioni Uniche Nazionali per la formazione dei prezzi.

Si tratta di uno strumento che assicura, soprattutto nei periodi di maggiore tensione, un profittevole ed equo dialogo tra la parte venditrice e la parte acquirente, consentendo la formazione dei prezzi nella massima trasparenza e condivisione tra le parti in causa.

Sempre per il settore suinicolo, il Ministero sta dando attuazione al Fondo suinicolo nazionale e, per supportare il rilancio delle vendite di questo settore, ha previsto una campagna di promozione nazionale sui prosciutti DOP, potenziando i dati relativi alla rilevazione dei prezzi. Rilevo inoltre che il decreto ministeriale 7 aprile 2020 ha stanziato per il settore 5 milioni di euro così ripartiti: 3 milioni di euro per la concessione di contributi per l’acquisto e l’installazione di macchinari di valutazione automatica delle carcasse suine nei macelli; 1,5 milioni di euro per il finanziamento di campagne di comunicazione istituzionale e attività di informazione e di promozione presso i consumatori dei prosciutti DOP; 0,5 milioni per il potenziamento dei dati da presentare nelle CUN al fine di rafforzare la trasparenza nella determinazione dei prezzi.

Per quanto riguarda altre misure di sostegno, segnalo che il Fondo per le filiere in crisi ha assegnato ristori a fondo perduto secondo il regime de minimis ai settori suinicolo, cunicolo, delle carni di vitello e di vitellone nonché per le carni caprine e ovine, per i quali AGEA sta già provvedendo all’erogazione dei contributi.

Riguardo alla misura destinata ai suini (suini macellati e scrofe), preciso che le richieste pervenute sono state maggiori del plafond massimo disponibile (49.607.000 euro di importi richiesti a fronte di un massimale di 38.415.388 euro). Preciso che per questo settore, presumendo una notevole adesione, con decreto ministeriale 27 novembre 2020 si era già provveduto ad aumentare la dotazione da 30 milioni agli oltre 38 milioni citati, e prelevando le risorse da altre misure meno appetite, quali l’ammasso privato dei prosciutti.
Per gli altri settori citati si è registrato un’adesione in linea con i massimali previsti da Decreto.

Rilevo inoltre che, anche al fine di sostenere indirettamente il settore zootecnico, il decreto ministeriale n. 3432 del 3 aprile 2020, relativo all’Istituzione del Fondo per la competitività delle filiere, intervenendo anche su talune produzioni vegetali principalmente destinate all’alimentazione animale, prevede specifici contributi stanziando risorse (pari a 15 milioni di euro per l’anno 2020 e a 14,5 milioni di euro per l’anno 2021) destinate alle filiere del mais, soia, legumi, carni ovine e latte bufalino. Con successivo decreto ministeriale del 27 novembre 2020 sono stati aggiunti 10 milioni di euro ai fondi previsti dal citato decreto 3 aprile 2020.

Per l’anno 2020, dunque, le risorse disponibili stanziate dal Governo sono state pari a un totale di 20 milioni di euro. Le domande sono state ricevute da AGEA a fine 2020 ed è terminata la fase dei controlli. Attualmente AGEA è in fase di erogazione dei contributi.

Assicuro l’Onorevole interrogante che il Ministero continuerà a monitorare l’andamento della situazione rappresentata al fine di garantire al settore la massima tutela.

 

Fonte: Camera dei Deputati