È tempo di nuove interviste per Domus Casei. Questa volta è il turno della Centrale del Latte Puglia, un’azienda che riparte dalle ceneri di una storia lunga 70 anni diventando il nuovo punto di partenza dell’omonima regione.

A raccontarci la rinascita di questa centrale storica è Vincenzo Fanelli, giovane imprenditore tarantino deciso e motivato nel far rifiorire quello che per anni è stato un marchio storico e punto di riferimento nel mercato del latte pugliese.

Il progetto “Centrale del Latte Puglia” nasce ad Ottobre 2020 dall’esigenza di Vincenzo Fanelli di salvare una parte importante della storia della città di Taranto. L’amministratore delegato della società dopo 70 anni dalla nascita dello stabilimento nel quartiere Tamburi, rileva dal fallimento, lo Stabilimento della Centrale del Latte di Taranto, realizzando così un sogno “Riattivare la Centrale del Latte di Taranto, creare un’azienda che dalle vicende del passato diventi simbolo della rinascita di un territorio, valore per un’imprenditorialità sana che realizzi prodotti che fanno bene agli abitanti “.

La centrale del latte” – racconta Fanelli– “ha fatto parte della vita e della storia di generazioni.  Fin da piccolo la ricordo come un luogo grande, pieno di persone che lavoravano. È stato un onore aver avuto la possibilità di riportarla alla luce”.

Ad affiancare Fanelli, inizialmente un gruppo di consulenti necessari per capire da dove poter ricominciare nel mercato, che ha portato alla creazione di un team di 8 esperti di vari settori tra cui quello lattiero-caseario, e di veterinari impegnati quotidianamente nel valutare e garantire il benessere animale delle vacche in lattazione oltre che dei vitelli. Molto importante la collaborazione tra la Centrale del latte Puglia e la facoltà di veterinaria dell’Università degli studi di Bari, fondamentale nell’apertura al mondo zootecnico e alimentare della regione Puglia.

I valori ritrovati della Centrale

Questo processo di rinascita è iniziato con uno studio approfondito legato alle peculiarità del latte, delle vacche e delle razze presenti in alcune regioni confinanti come Campania, Calabria, Basilicata. Tutto ciò ha portato alla realizzazione di un disciplinare all’interno del quale sono indicati tutti i requisiti per avere un prodotto di altissima qualità, considerando, come elemento cardine, il benessere animale.

Dalle analisi condotte dall’università degli studi di Bari si è capito di avere un prodotto eccellente che avrebbe portato la centrale del latte Puglia ad un successo sul mercato in termini di lungo periodo. Risulta infatti, che i parametri chimici e nutrizionali che caratterizzano il prodotto, siano al di sopra rispetto ai migliori players presenti sul mercato, facendo del latte della centrale Puglia un prodotto di altissima qualità.

La nascita della centrale del latte puglia unisce l’innovazione e la riscoperta di un territorio che non si ferma alla zona di Taranto ma si estende all’intera regione, ricordando il passato con malinconia.

La filosofia aziendale è quella di garantire al consumatore un prodotto dalle caratteristiche nutrizionali costanti attraverso processi di lavorazione eccessivi che ne mantengono la qualità.

La materia prima viene reperita da allevamenti di vacca frisona e vacca bruna che si trovano tra le Murge e le Dolomiti lucane. I fornitori vengono controllati e seguiti dalla società per mantenere alto il benessere animale e la qualità del prodotto.

I prodotti della Centrale del Latte Puglia

Le linee produttive del latte fresco proposto sono due: latte intero di alta qualità e latte leggero. Quest’ultimo è il “nuovo parzialmente scremato” al 40% di grassi, un prodotto unico che oltre ad essere caratterizzato da un sapore molto delicato, sta facendo riavvicinare le persone che hanno abbandonato il mercato del latte intero fresco.

Tra gli obiettivi della centrale del latte Puglia, c’è anche quello di dare la possibilità di vantarsi del latte non solo a livello organolettico e qualitativo ma anche a livello estetico attraverso l’utilizzo di bottiglie di vetro dal design raffinato. A tal proposito, Fanelli, ha espresso l’intenzione di fare in modo che già dalla prossima stagione estiva pugliese, gli hotel potranno utilizzare il latte della centrale e vantarsi delle bottiglie aprendole al tavolo.

Un prodotto storico distribuito al passo coi tempi

Il latte della Centrale del latte puglia, è in commercio dal 4 Ottobre scorso, sulla piattaforma e-commerce della centrale.

Abbiamo iniziato dando la possibilità ai piccoli, alle botteghe di vicinanza, agli specializzati, che possano suggerire il nostro prodotto che è nuovo sul mercato e va raccontato” sostiene Vincenzo Fanelli. “Siamo partiti dai negozi di quartiere e li abbiamo resi anche un po’ tecnologici”. La vendita del latte avviene attraverso la prenotazione da parte del punto vendita sul sito e ritirandolo la mattina seguente. Inoltre si lascia la possibilità al consumatore finale di prenotare il prodotto sul sito e decidere dove ritirarlo.

Il prezzo di vendita è in linea con la qualità offerta; il costo non muove più di tanto la spesa giornaliera. Tuttavia, l’azienda ritiene che ad oggi sia importante iniziare a pensare alla nostra salute. Il latte è un alimento completo ricco di vitamine, calcio, acidi grassi, sali minerali, bisogna scegliere il meglio per la nostra salute.

Si parla di prodotti essenziali per la crescita dei più piccoli, ma importante anche per gli adulti. Non possiamo più permetterci di usare prodotti industriali troppo lavorati con lunghe scadenze. La scadenza è a 6 giorni, quindi non c’è la necessità di avere latte fresco a più lunga scadenza in quanto la spesa viene fatta settimanalmente” ha affermato Fanelli.

Cosa ci si aspetta per il futuro

La centrale del latte Puglia è una start up innovativa e anche società benefit, questo significa che nasce con l’impegno di investire una parte dei suoi profitti in operazioni sociali. La missione del progetto, oltre alla rinascita dello storico marchio, è quindi riscattare il territorio ricreando buone pratiche sociali, dare la possibilità al latte pugliese di diventare un prodotto tipico conosciuto a livello internazionale.

Fanelli ritiene che “La centrale del latte del futuro deve mirare ad essere aperta al turismo e rendere la regione un’attrazione organizzando visite e tour in loco, così da poter dare anche ai turisti la possibilità di vedere concretamente i processi di imbottigliamento del latte e dei prodotti che decideremo di realizzare”.

Il progetto “Centrale del Latte di Puglia” unisce passione, storia e innovazione, che si riflette in un prodotto latte di altissima qualità. Dal racconto di Vincenzo Fanelli è tangibile l’amore per il territorio e la volontà di rinascita.