La bentonite è un minerale argilloso, appartenente alla famiglia dei fillosilicati, utilizzato come additivo nell’alimentazione animale. Questi minerali argillosi sono impiegati come leganti nella preparazione dei mangimi pellettati e agiscono come adsorbenti per micotossine e metalli pesanti, riducendone quindi l’assorbimento intestinale e i potenziali effetti dannosi sulla salute degli animali.

Tuttavia, alcuni studi hanno riportato possibili effetti indesiderati correlati all’impiego di questi additivi nella formulazione delle diete, quali squilibri minerali e vitaminici, interazioni con farmaci veterinari, tossicità intestinale, danno epatico e diminuzione delle prestazioni di crescita degli animali (Elliott et al., 2019).  Inoltre, poiché i minerali argillosi sono capaci di interagire con i microrganismi, la loro somministrazione potrebbe avere effetti sul microbiota intestinale e/o ruminale e, quindi, sui processi fermentativi e la disponibilità di metaboliti, acquisendo notevole rilevanza per la fisiologia animale.

In futuro si potrebbe prevedere un maggiore utilizzo dei minerali argillosi per la loro capacità di adsorbire le micotossine e di modulare il microbiota intestinale e ruminale, ma, per un’applicazione efficace e sicura di questi additivi, sono necessari ulteriori studi. Il presente esperimento è consistito in una simulazione delle fermentazioni ruminali in vitro al fine di verificare se la somministrazione di bentonite in assenza di micotossine può influenzare le fermentazioni, il metaboloma e il contenuto di minerali a livello ruminale.

L’aggiunta di dosi crescenti di bentonite alla dieta non ha influenzato l’attività fermentativa complessiva, la degradazione della sostanza organica e la produzione di gas di fermentazione (CO2, CH4 e H2), anche se le analisi preliminari del metaboloma hanno evidenziato una modifica nel profilo fermentativo degli acidi grassi volatili. Nello specifico, l’aggiunta di bentonite alla dieta ha ridotto la produzione di acido butirrico a favore dell’acido propionico, suggerendo possibili effetti sull’attività microbica ruminale.

In aggiunta, l’analisi del profilo minerale ha permesso la quantificazione di 16 elementi (Ba, Co, Cr, Cu, Mo, Se, Al, Fe, Li, Mn Sr, Ca, K, Mg, Na, P), mentre altri 3 (As, Cd e Pb) erano presenti in quantità inferiori al limite di rilevabilità strumentale. Nelle condizioni in vitro, la presenza della bentonite è stata responsabile di una significativa diminuzione delle concentrazioni di Bario, Calcio e Manganese, mentre ha determinato un sensibile aumento delle concentrazioni di Alluminio, Cromo, Molibdeno e Stronzio. Non sono state riscontrate variazioni significative della concentrazione degli altri elementi analizzati. 

In conclusione, questi risultati preliminari suggeriscono che l’aggiunta di bentonite alle diete non influisce sulla degradazione ruminale degli alimenti, mentre potrebbe modificare il metaboloma ruminale e quindi lo sviluppo della flora microbica, nonché favorire il sequestro o il rilascio di alcuni minerali, modificandone la disponibilità per la vacca. 

La presente nota è una sintesi del seguente articolo scientifico pubblicato sulla rivista Research in Veterinary Science dove è riportata tutta la letteratura citata: “Bentonite does not affect in vitro ruminal gross fermentations but could modify ruminal metabolome and mineral content. A proof of concept” (2022) di Anna Damato, Paola Vanzani, Diana Giannuzzi, Elisa Giaretta, Enrico Novelli, Fabio Vianello, Franco Tagliapietra, Lucio Zennaro.

Autori

Anna Damato, Paola Vanzani, Diana Giannuzzi, Elisa Giaretta, Enrico Novelli, Fabio Vianello, Franco Tagliapietra, Lucio Zennaro, sotto la supervisione del Gruppo Editoriale ASPA – Giuseppe Conte, Alberto Stanislao Atzori, Fabio Correddu, Antonio Gallo, Antonio Natalello, Sara Pegolo, Manuel Scerra.