Sierotipi diversi di virus BTV causano la malattia Bluetongue che si sta diffondendo in Italia e in Europa provocando danni sia diretti, per la sintomatologia che causano agli animali colpiti, che indiretti, dovuti alle misure di profilassi indiretta che vengono messe in atto per limitare la circolazione del virus e del suo vettore.

La diffusione di questa infezione può essere limitata abbastanza bene con non pochi sacrifici da parte degli allevatori e la disponibilità di vaccini verso i vari sierotipi. All’inizio si utilizzavano vaccini basati su virus attenuati che hanno causato non pochi problemi agli animali vaccinati. Oggi i vaccini sono “spenti”, e quindi dotati di un elevato livello di sicurezza.

Per evitare allarmismi eccessivi e al contempo mettere in atto tutte le misure più efficaci per fermare la propagazione del BTV è bene conoscere approfonditamente il virus e i suoi vettori, e capire com’è realmente la situazione allo stato attuale.

Per raggiungere questo obiettivo abbiamo intervistato Giovanni Savini, dirigente dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise e Direttore del Laboratorio Nazionale di Referenza per la Bluetongue.