Nelle stalle di bovine da latte di razza frisona italiana di medio-alto potenziale genetico, e dove le manze sono allevate a regola d’arte, è ormai piuttosto frequente superare i 40 kg di media anche con titoli molto elevati. La presenza della mungitura automatica o della terza mungitura agevola il tutto.

Secondo le ultime tabelle dei fabbisogni (NASEM 2021 tab. 21-1), bovine mature di questo tipo durante il picco produttivo possono arrivare a mangiare quasi 30 kg di sostanza secca al giorno.

Nella realtà italiana spesso osserviamo che i gruppi delle fresche all’interno dei quali ci sono anche le primipare ingeriscono questa quantità di razione, e metà degli animali presenti producono almeno più di kg 40 di latte. Tutto ciò ovviamente in condizioni di un buon THI, ossia inferiore a 68, e di non sovraffollamento.

Se queste razioni sono ben bilanciate le bovine, oltre a produrre molto, sono anche in buona salute e si riproducono bene senza il ricorso alle sincronizzazioni ormonali sistematiche.

Arrivare a questo obiettivo dovrebbe essere la priorità di ogni allevatore, nutrizionista e buiatra, e per farlo è necessario monitorare almeno settimanalmente l’effettiva ingestione dei gruppi confrontandola con i giorni di lattazione medi e il numero di lattazioni delle bovine presenti.

Se l’ingestione media non supera i 30 kg c’è in stalla qualcosa che non va, che va prontamente ricercato e sistemato.