IN BREVE

La fase di svezzamento e separazione tra vacca e vitello è una sfida significativa nei sistemi di allevamento che prevedono il contatto prolungato tra i due. Lo svezzamento graduale, che imita la riduzione naturale dell’assunzione di latte, non è stato ancora adeguatamente studiato. Lo studio pubblicato su Journal of Dairy Science a febbraio 2024, ha confrontato gli effetti di un metodo di svezzamento graduale (GR) con quelli di uno svezzamento in due fasi con l’uso di lembi nasali (NF) su vitelli di 3 mesi. I vitelli svezzati gradualmente hanno mostrato minori segni di stress fisiologico e comportamentale, come una migliore attività locomotoria e un rapporto neutrofili-linfociti più stabile. Tuttavia, i vitelli GR hanno vocalizzato di più e mostrato maggiore comportamento di ricerca rispetto ai vitelli NF. Complessivamente, il metodo di svezzamento graduale sembra ridurre lo stress, ma necessita di ulteriori perfezionamenti.

Introduzione

Lo svezzamento e la separazione tra vacca e vitello rappresentano una delle sfide più grandi per gli allevatori che praticano il contatto prolungato tra i due. L’87% degli allevatori europei che adottano questo sistema segnala difficoltà durante questa fase.

Per i vitelli, lo svezzamento non implica solo la perdita del latte e il distacco dalla madre, ma spesso comporta anche la separazione dai coetanei, l’incontro con nuovi animali e cambiamenti nell’ambiente. Questi fattori di stress possono portare a conseguenze negative, come riduzione dell’aumento di peso, aumento delle vocalizzazioni, comportamento di ricerca, diminuzione del gioco e del riposo, oltre a risposte fisiologiche come aumento del cortisolo e neutrofilia, segni di stress acuto.

Per ridurre lo stress durante lo svezzamento, sono stati sviluppati metodi alternativi, tra cui lo svezzamento in due fasi con lembi nasali, che impedisce la suzione prima della separazione definitiva, e lo svezzamento con recinzione, che permette un contatto fisico parziale con la madre senza suzione.

Questi metodi hanno mostrato di ridurre alcune reazioni di stress, ma l’uso dei lembi nasali può causare problemi fisici come abrasioni nasali, infezioni e una riduzione dell’aumento di peso, sollevando preoccupazioni sul benessere degli animali.

Un’alternativa promettente potrebbe essere lo svezzamento graduale, in cui il tempo di contatto tra madre e vitello viene progressivamente ridotto prima della separazione definitiva. Questo approccio, che imita il processo naturale di svezzamento, potrebbe aiutare i vitelli ad adattarsi meglio alla transizione, riducendo lo stress e migliorando l’assunzione di alimenti solidi.

Studi preliminari suggeriscono che lo svezzamento graduale potrebbe ridurre le vocalizzazioni, aumentare i tempi di riposo e limitare le perdite di peso post-svezzamento rispetto al metodo con lembi nasali.

Uno studio pubblicato su Journal of Dairy Science lo scorso febbraio, ha confrontato gli effetti dello svezzamento graduale con quelli dello svezzamento in due fasi utilizzando lembi nasali su vitelli da latte di 3 mesi.

Materiali e Metodi

Lo studio è stato condotto in Germania tra novembre 2019 e marzo 2020, seguendo le normative tedesche sul benessere animale. Sono stati utilizzati 36 vitelli di razza Holstein, suddivisi in due mandrie (con corna e senza corna). I vitelli sono stati tenuti inizialmente con le madri per 5 giorni, poi in una sezione apposita con accesso alla mandria delle vacche.

Durante il periodo di pascolo, i vitelli vi hanno avuto accesso insieme alle madri. Dopo il pascolo, sono stati trasferiti in un’area interna con accesso controllato alla sezione delle bovine tramite un cancello automatico. Hanno avuto a disposizione acqua, fieno e un’alimentazione specifica, senza latte aggiuntivo, tranne quello che potevano prendere dalle madri.

Progettazione Sperimentale e Trattamenti

I vitelli sono stati svezzati a circa 3 mesi d’età utilizzando due metodi: con un lembo nasale (NF) che impediva loro di poppare ma permetteva il contatto con la madre, oppure riducendo gradualmente il tempo di contatto con la madre (GR).

Il trattamento NF prevedeva l’uso del lembo per 2 settimane, seguito da una settimana di separazione parziale, mentre il trattamento GR riduceva progressivamente il tempo di contatto giornaliero. I vitelli sono stati suddivisi equamente per sesso e appartenenza alla mandria e sono stati scaglionati per età di inizio svezzamento. In figura 1 è stato schematizzato il processo di svezzamento per i due trattamenti.

Figura 1 – Panoramica del processo di svezzamento e separazione nei 2 trattamenti, tipi di campionamento e punti di campionamento. NF = vitelli svezzati con un processo di svezzamento in 2 fasi utilizzando il lembo nasale (n = 18); GR = vitelli svezzati mediante riduzione graduale del tempo di contatto vacca-vitello (n = 18).

Raccolta Dati

Sono stati raccolti dati fisiologici (peso settimanale, metaboliti del cortisolo fecale e variabili ematologiche) e comportamentali (osservazione diretta e video) per valutare le risposte di stress dei vitelli durante il processo di svezzamento. In tabella 1 sono riportati i comportamenti oggetto di osservazione.

Tabella 1 – Etogramma dei comportamenti osservati tramite osservazione diretta o video. Nota 1 – Continuo = campionamento continuo del comportamento; intervallo = campionamento a scansione ogni 3 minuti, uno-zero = campionamento uno-zero ogni 3 minuti, con 1 che indica la presenza di un comportamento in quel periodo e 0 che indica l’assenza del comportamento in quel periodo; freq. = frequenza, dur. = durata.

Risultati

  1. Stress e comportamento:
    • I vitelli NF hanno mostrato una maggiore riduzione nel numero di periodi sdraiati, gioco locomotorio e accrescimento medio giornaliero (ADG), ma un aumento maggiore del tempo di alimentazione con il mangime totale misto (TMR) rispetto ai vitelli GR.
    • I vitelli GR hanno vocalizzato di più e mostrato un comportamento di ricerca maggiore. Questi vitelli hanno mantenuto un ADG migliore e aumentato il loro consumo di TMR durante il processo di svezzamento.
  2. Risposta fisiologica:
    • I vitelli NF hanno mostrato un aumento della percentuale di neutrofili e una diminuzione significativa dei linfociti, suggerendo una maggiore risposta infiammatoria e stress. I vitelli GR non hanno mostrato cambiamenti significativi nei loro indicatori ematologici.
    • Le elevate concentrazioni di FGCM (frazione fecale di glucocorticoidi) nei vitelli NF nella prima settimana suggeriscono un alto livello di stress immediatamente dopo l’introduzione del lembo nasale.
  3. Adattamento alla dieta:
    • I vitelli NF, che hanno subito un cambiamento brusco dalla dieta liquida a quella solida, hanno avuto una diminuzione dell’ADG e un comportamento alimentare alterato, con tempi di alimentazione TMR più lunghi ma senza un corrispondente aumento dell’ADG. Questo suggerisce una compromissione dell’adattamento del tratto gastrointestinale e del microbioma intestinale.
    • I vitelli GR, che hanno avuto una transizione più graduale alla dieta solida, hanno mostrato una migliore crescita e un adattamento del tratto gastrointestinale più efficace.
  4. Vocalizzazioni e comportamento di ricerca:
    • I vitelli GR hanno vocalizzato e cercato di più rispetto ai vitelli NF, indicando un maggiore desiderio di riunirsi con la madre, soprattutto durante la separazione finale dalla recinzione.
    • I vitelli NF, sebbene abbiano mostrato meno vocalizzazioni, non significa necessariamente che abbiano sperimentato meno stress, ma potrebbero aver mostrato un legame meno forte con la madre o una risposta di frustrazione dovuta al lembo nasale.

Conclusioni

I risultati hanno mostrato che sia lo svezzamento che i metodi di separazione hanno portato a disagio e probabilmente causato frustrazione nei vitelli. Tuttavia, il metodo graduale ha avuto risultati migliori rispetto allo svezzamento con lembo nasale nella maggior parte degli indicatori, consentendo innanzitutto un migliore adattamento al cambiamento della dieta.

Ciò ha incluso maggiori incrementi di peso e una minore diminuzione dei periodi di riposo e dei livelli di gioco locomotorio nei vitelli svezzati gradualmente, indicando livelli di energia più elevati e uno stato affettivo potenzialmente meno compromesso.

Inoltre, i marcatori ematici infiammatori sono aumentati in reazione al metodo di svezzamento NF ma non al metodo di svezzamento GR.

In conclusione, lo svezzamento graduale e la separazione sono metodi promettenti per i vitelli da latte allevati dalle madri, ma richiedono ulteriori miglioramenti rispetto al protocollo utilizzato in questo studio.

Questa raccomandazione deve tuttavia essere confermata per quanto riguarda gli effetti sulle madri, perché un metodo di svezzamento e separazione deve sempre considerare entrambi i soggetti di una coppia vacca-vitello.

 

 

Fonte: “Can a gradual weaning and separation process reduce weaning distress in dam-reared dairy calves? A comparison with the 2-step method”, Anina Vogt, Kerstin Barth, Susanne Waiblinger and Uta König von Borstel.  Journal of Dairy Science Vol. 107 No. 8, 2024. https://doi.org/10.3168/jds.202 -23809.