La siccità, uno dei principali effetti correlati al sempre più evidente fenomeno dei cambiamenti climatici, ha causato negli ultimi anni diverse situazioni critiche nel nostro Paese. Per affrontare il problema, nel 2023 è stato emanato il decreto-legge 14 aprile 2023, n. 39 (meglio noto come D.L. Siccità), convertito con legge del 13 giugno 2023, n. 68, che contiene specifiche misure volte a contrastare la siccità attraverso l’aumento della resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici e la riduzione delle dispersioni di risorse idriche.
L’importanza dell’acqua per il sistema agro-zootecnico è innegabile.
Negli ultimi anni, la crescente domanda di risorse idriche connessa agli eventi climatici estremi ha reso sempre più cruciale per agricoltori e allevatori la necessità di garantire un approvvigionamento idrico costante e sicuro.
In questo contesto, la costruzione di un invaso artificiale può essere una soluzione efficace per affrontare tali sfide.
Cos’è un Invaso artificiale e perchè costruirne uno?
Un invaso artificiale può essere considerato un’opera di stoccaggio dell’acqua ed è caratterizzato dall’insieme di elementi che lo delimitano, finalizzati all’accumulo idrico. Sono molteplici i motivi per cui si rende opportuna la costruzione di un’opera di invaso, di seguito un elenco esemplificativo e non esaustivo.
Sicurezza idrica. Un invaso garantisce una riserva d’acqua costante, mitigando i rischi legati alla siccità e alle variazioni stagionali delle precipitazioni.
Irrigazione efficiente. Permette di irrigare i terreni in modo più controllato e razionale, ottimizzando l’uso dell’acqua.
Alimentazione degli animali. Assicura una fonte d’acqua pulita per gli animali da allevamento in ogni momento dell’anno.
Integrazione paesaggistica. Un invaso ben progettato può valorizzare il territorio e creare nuovi habitat per la fauna.
La procedura da seguire
La costruzione di un invaso richiede un iter burocratico complesso e un’attenta valutazione tecnica. Ecco, in linea generale, i passi da seguire.
Valutazione della fattibilità
- Studio del terreno: è necessario effettuare un’analisi geologica e idrogeologica del sito prescelto per valutare la stabilità del terreno e la permeabilità del sottosuolo.
- Disponibilità idrica: è fondamentale stimare la quantità d’acqua disponibile e le sue caratteristiche qualitative.
- Impatto ambientale: occorre valutare l’impatto dell’invaso sull’ambiente circostante, tenendo conto della flora, della fauna e degli ecosistemi acquatici.
Autorizzazioni amministrative
- Permesso a costruire: è necessario richiedere il permesso a costruire al comune competente.
- Autorizzazioni ambientali: a seconda delle dimensioni dell’invaso e delle caratteristiche del sito, potrebbero essere necessarie ulteriori autorizzazioni, come la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) o la Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA).
- Concessioni idriche: è indispensabile ottenere la concessione per l’utilizzo delle acque superficiali o sotterranee.
Progettazione:
- Progetto esecutivo: il progetto deve essere redatto da un tecnico competente (ingegnere civile) e deve includere tutti gli elementi necessari per la realizzazione dell’opera, come la tipologia di diga, i sistemi di scarico, le opere di presa e le misure di sicurezza.
Realizzazione:
- Appalto dei lavori: i lavori di costruzione devono essere affidati a imprese specializzate nel settore.
- Direzione lavori: un tecnico competente deve seguire i lavori in tutte le fasi, garantendo la conformità del progetto e il rispetto delle norme di sicurezza.
A chi rivolgersi
Per affrontare questa complessa procedura, è fondamentale rivolgersi a professionisti esperti:
- Geologi: per lo studio del terreno e la valutazione del rischio idrogeologico.
- Ingegneri civili: per la progettazione dell’invaso e la direzione dei lavori.
- Agronomi: per la valutazione dell’impatto sull’agricoltura e l’ottimizzazione dell’uso dell’acqua.
- Avvocati: per l’assistenza nella gestione delle pratiche amministrative.
La costruzione di un invaso artificiale è un’impresa complessa che, pur potendo apparire come un processo lineare e diretto, si rivela in realtà estremamente lunga e articolata. Questo tipo di progetto non può essere affrontato senza una pianificazione dettagliata e il coinvolgimento di tecnici e professionisti esperti, indispensabili per navigare tra le molteplici fasi di progettazione, approvazione, costruzione e monitoraggio.
In primo luogo, la complessità del progetto risiede nella necessità di una valutazione accurata dell’impatto ambientale. Questo implica studi approfonditi sulla fauna e la flora locali, la qualità dell’acqua, il regime idrologico e gli eventuali rischi geologici. La mancata considerazione di questi aspetti può portare a danni irreversibili all’ecosistema e mettere a repentaglio la sicurezza dell’infrastruttura stessa.
Inoltre, la costruzione di un invaso artificiale è strettamente regolamentata dalle normative vigenti, sia a livello nazionale che europeo. Queste leggi richiedono permessi e approvazioni da parte di enti governativi e autorità di controllo ambientale, un processo che può richiedere tempo e che deve essere gestito con grande attenzione. La conformità normativa non solo garantisce la legalità del progetto, ma tutela anche l’ambiente e la sicurezza pubblica.
La complessità tecnica di un invaso artificiale richiede l’intervento di ingegneri civili, geologi, esperti ambientali e altri specialisti. Questi professionisti sono necessari per progettare strutture sicure e sostenibili, capaci di resistere alle sollecitazioni naturali e di minimizzare l’impatto ambientale. La loro esperienza è fondamentale per identificare le soluzioni tecniche più appropriate, monitorare i progressi durante la costruzione e gestire eventuali imprevisti.
In conclusione, costruire un invaso artificiale rappresenta un investimento significativo che deve essere affrontato con serietà e competenza. Indispensabile una visione olistica che integri aspetti ambientali, tecnici e normativi. Affidarsi a professionisti del settore non è solo consigliabile, ma essenziale per garantire il successo e la sostenibilità a lungo termine dell’opera.