Nella GU C 320 del 24.9.2019 (2019/C 320/06) è stata pubblicata una domanda di registrazione di una IGP ai sensi del Reg. (UE) n. 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari per il formaggio «Bjelovarski kvargl». La domanda è stata fatta dalla Croazia. Conosciamo questo prodotto candidato ad IGP.

Il «Bjelovarski kvargl» è un formaggio ottenuto da formaggio di latte vaccino fresco che, dopo lo sgocciolamento, è mescolato con sale e paprica e modellato a forma di piccoli coni appuntiti che sono quindi asciugati e affumicati. Il «Bjelovarski kvargl» è prodotto esclusivamente a mano secondo la tradizione. La pasta ha una consistenza soda e densa. Il colore del prodotto finito varia dal grigio pallido al rosso scuro; l’affettatura sul piano orizzontale rivela un colore rosato con grani bianchi chiaramente visibili. Il «Bjelovarski kvargl» ha un gusto leggermente acido e intenso e all’olfatto si caratterizza per l’odore affumicato, con un pronunciato aroma di paprica. Occasionalmente, oltre a sale e paprica, è impiegato come ingrediente anche l’aglio.

La protezione di questo formaggio si basa sul metodo di produzione tradizionale della contea di Bjelovar-Bilogora, che gli ha procurato una reputazione che ha origini lontane e si è mantenuta fino a oggi.

La contea di Bjelovar-Bilogora è situata nella parte nord-occidentale della Croazia. La zona geografica delimitata è dominata da zone erbose basse e per questo motivo la popolazione locale vi pratica l’agricoltura e l’allevamento sin dall’antichità. Il latte e i prodotti lattiero-caseari sono ingredienti importanti in molti piatti consumati dagli abitanti dell’area di Bjelovar-Bilogora. I documenti più antichi mostrano che già 200 anni fa la popolazione di questa zona si dedicava all’allevamento di bestiame e alla produzione di formaggio.

Il prodotto lattiero-caseario più comunemente utilizzato come ingrediente di vari piatti era il formaggio di latte vaccino fresco o le preparazioni a base di tale formaggio. Poiché il formaggio vaccino fresco ha una durata di conservazione limitata, i piccoli produttori locali hanno ideato e perfezionato un modo per ottenere dal formaggio di latte vaccino fresco un formaggio che potesse essere consumato per un periodo di tempo più lungo e che prevede asciugatura all’aria e affumicatura. Questo metodo di produzione, che ha effettivamente prolungato la durata di conservazione del formaggio, è strettamente legato alle conoscenze e competenze dei produttori locali, fondamentali per legare l’intera miscela e renderla morbida. Il metodo è diventato tradizionale in quanto l’intero procedimento di produzione avviene esclusivamente a mano e, sostenuto dalle conoscenze e dall’esperienza, è tramandato di generazione in generazione.

Il disciplinare è disponibile a questo link.

Fonte: Eur-Lex