Oggetto: Il ciclamato negli alimenti è un pericolo per la nostra salute

Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Susanna Ceccardi, Gianna Gancia, Anna Bonfrisco, Elena Lizzi
19 febbraio 2020

Il ciclamato è un dolcificante artificiale (codice E952) a elevato potere edulcorante; secondo numerosi studi, può comportare in talune persone la formazione di una sostanza (CHA) che somministrata in cospicue dosi nelle sperimentazioni animali ha rivelato incidenze sui testicoli.

Nell’UE questa sostanza è presente in una serie di prodotti come le bibite, i dolci, i gelati, i dessert e le conserve di frutta, mentre è bandita dal 1969 negli Stati Uniti, tanto che persino la Coca-Cola ha differenziato la produzione di una delle sue bibite più famose, la Coca-Cola zero: la lattina servita in molti paesi della stessa Europa, come ad esempio in Italia, contiene il ciclamato, quando invece lo stesso prodotto negli Stati Uniti ne è privo.

La Food and Drug Administration (FDA) da tempo ha infatti avanzato sospetti sulla tossicità, non escludendo l’ipotesi che possa trattarsi di un composto cancerogeno.

La norma europea sulla dose giornaliera ammissibile (DGA) prevede un massimo di 7 milligrammi di ciclamato al giorno per ogni chilogrammo di peso corporeo per i bambini fino agli otto anni.

Alla luce degli ultimi studi scientifici, non ritiene la Commissione opportuno rivedere e approfondire l’utilizzo dell’edulcorante ciclamato nell’ambito dei prodotti distribuiti nell’Unione europea?

Risposta di Stella Kyriakides a nome della Commissione europea (2 aprile 2020)

L’autorizzazione e l’impiego degli additivi alimentari nell’UE sono soggetti a condizioni rigorose. Per quanto riguarda la sicurezza, sono inclusi nell’elenco dell’Unione degli additivi autorizzati solo gli additivi alimentari il cui tipo d’impiego proposto non pone problemi di sicurezza per la salute dei consumatori sulla base dei dati scientifici disponibili.
I ciclammati (E 952) sono stati vietati negli Stati Uniti nel 1970 a seguito di uno studio che ne indicava la cancerogenicità nei ratti. Altri studi non sono tuttavia stati in grado di replicare gli stessi risultati. Al contrario, nella sua valutazione del 1985 il comitato scientifico dell’alimentazione umana ha concluso che gli studi a lungo termine disponibili avevano risolto la questione della cancerogenicità sollevata nello studio precedente.
L’ultima valutazione della sicurezza effettuata dal comitato scientifico dell’alimentazione umana (2000) ha stabilito una dose giornaliera ammissibile (ADI) totale per i ciclammati di 0-7 mg/kg di peso corporeo al giorno, quale stima della quantità che può essere consumata quotidianamente nell’arco della vita senza presentare un rischio apprezzabile per la salute. Gli impieghi e le quantità attualmente autorizzati per i ciclammati tengono conto di tale valutazione.
Inoltre, come tutti gli additivi alimentari autorizzati prima del gennaio 2009, i ciclammati sono soggetti a una nuova valutazione della sicurezza da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). La nuova valutazione della sicurezza dei ciclammati, da completarsi entro la fine del 2020, sarà effettuata sulla base delle più recenti norme scientifiche e terrà conto dei più recenti dati scientifici disponibili.
La Commissione segue con attenzione il programma dell’EFSA relativo alle nuove valutazioni e, ove necessario, valuterà l’adozione delle opportune misure di gestione dei rischi sulla base dei risultati della suddetta nuova valutazione della sicurezza allorché essi saranno disponibili, mantenendo la salute e la sicurezza come propri principi guida fondamentali.

 

Fonte: Parlamento europeo