Il Governo è al lavoro per approvare al più presto un decreto legge sull’emergenza siccità. E’ quanto emerso dalla riunione della cabina di regia sulla crisi idrica, tenutasi a palazzo Chigi martedì 21 marzo, e presieduta dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini.

La riunione ha stabilito anche la conferma della cabina di regia per accelerare e coordinare la pianificazione degli interventi infrastrutturali di medio e lungo periodo e, nel breve periodo, l’individuazione di un commissario nazionale fino al 31 dicembre 2023, con un incarico rinnovabile e con un perimetro molto circostanziato di competenze.

In particolare, il commissario potrà agire sulle aree territoriali a rischio elevato e potrà sbloccare interventi di breve periodo come sfangamento e sghiaiamento degli invasi di raccolta delle acque, aumento della capacità degli invasi, gestione e utilizzo delle acque reflue, mediazione in caso di conflitti tra regioni ed enti locali in materia idrica, ricognizione del fabbisogno idrico nazionale. Sono in corso le valutazioni tecniche per formalizzare la soluzione definitiva.

Oltre al titolare del Mit, hanno partecipato alla riunione anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Sebastiano Musumeci, il viceministro dell’Ambiente e la sicurezza energetica Vannia Gava, i sottosegretari di Stato Alfredo Mantovano e Alessandro Morelli.

All’indomani della cabina di regia, ieri si è tenuta una riunione al Mit, presieduta dal ministro Salvini, per fare il punto sull’emergenza idrica e in vista del Decreto ad hoc. È stata l’occasione per approfondire alcuni dettagli tecnici con l’obiettivo di adottare le scelte più efficaci e rapide.

Nell’immediato si stanno studiando misure per consentire l’immediata apertura di cantieri, per le assunzioni di personale dedicato, pulizia dei bacini e un efficace riutilizzo delle acque depurate.