Che sia il periodo estivo o quello invernale, ciò che conta è saper soddisfare efficacemente i fabbisogni dei nostri animali. E con gli zuccheri non si sbaglia mai.

Eccoci qui! Agosto è ormai alle spalle e siamo proiettati all’arrivo della nuova stagione. La fine dell’estate è per molti il tempo dei buoni propositi, ma anche quello per tirare le somme di ciò che si è fatto durante il periodo estivo. Si gettano quindi le nuove basi per iniziare al meglio il periodo che verrà e la nostra attenzione è rivolta agli animali, perché occorre partire con grinta ed entusiasmo per dare il via a una stagione produttiva di successo.

La domanda da porsi è quindi: quali sono le sfide da affrontare?

Status energetico degli animali

Ma guardiamo per un attimo indietro e torniamo all’estate del 2023 che è stata per certi versi diversa da quelle precedenti: le abbondanti piogge che si sono viste tra maggio e giugno hanno permesso ai raccolti di crescere senza eccessive difficoltà nell’irrigazione. In aggiunta, il continuo alternarsi di giornate calde a giornate più fresche ha permesso di non registrare mai periodi estremamente lunghi di caldo.

Come si vede dal grafico elaborato dal CLAL, nonostante il 2023 sia partito con produzioni inferiori rispetto al 2022, quello che ci si potrà aspettare nei mesi invernali è un recupero più rapido delle produzioni grazie al minore stress subito dagli animali durante un’estate meno impegnativa dal punto di vista delle temperature, se confrontata a quella dell’anno precedente.

Già a luglio, infatti, la variazione tendenziale delle produzioni rispetto al 2022 si stava via via riducendo (grafico sottostante elaborato dal CLAL).

Non si inizia mai troppo presto

Lo sappiamo tutti, tra le conseguenze dello stress da caldo c’è il calo del grasso nel latte e delle produzioni in generale. Ciò che accade in estate alle nostre bovine a livello metabolico è un’aumentata produzione di insulina per fronteggiare una maggior ossidazione del glucosio, rispetto ai NEFA, che viene utilizzato per ottenere energia. Evento che porta da un lato alla riduzione del calore metabolico e alla migliore gestione della temperatura corporea, ma dall’altro a un calo della fertilità. Dunque, si può assistere successivamente ad una oggettiva difficoltà nel fecondare gli animali con successo. Le conseguenze di un prolungato status energetico negativo quindi possono compromettere anche il bilancio economico aziendale.

Torniamo quindi a noi, ora che le temperature cominciano ad essere più miti, è bene iniziare a pensare a come aiutare gli animali in stalla a recuperare le forze dopo l’estate.

Insomma: ci vuole una vacanza dalla vacanza! A questo proposito risulta evidente come sia fondamentale giocare sull’alimentazione garantendo alle bovine il corretto apporto di zuccheri per sostenerne lo status energetico. Modus operandi che permette di arginare tempestivamente la comparsa di problematiche più severe e sostenere al tempo stesso il benessere delle bovine.

Pronti per l’inverno?

“Il futuro inizia oggi, non domani”

Occorre dunque affrontare le sfide che la stagione entrante ci propone attraverso scelte gestionali studiate ad hoc. E poiché le strategie alimentari che si possono mettere in campo sono molteplici, sta ai tecnici e alle figure di riferimento di stalla il ruolo di saper guidare l’allevatore verso il disegno più opportuno ed efficace.

Certo è che stimolare l’assunzione di alimento utilizzando fonti energetiche appetibili, come quelle che compongono i mangimi liquidi di Sugar Plus, permette di recuperare prima i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno per svolgere in maniera efficiente tutte le sue funzioni, consentendo all’animale di esprimere al massimo la sua potenzialità genetica. Ecco allora che l’investimento sull’alimentazione viene ripagato non solo in termini produttivi, ma anche di fertilità e riduzione delle spese veterinarie.

A cura del team di Sugar Plus