Fattori a livello di allevamento associati all’incidenza di zoppia, alla produttività e alla qualità del latte in aziende con sistemi di mungitura automatici.

L’andare volontariamente in mungitura è un requisito essenziale per il successo dei sistemi di allevamento con mungitura automatizzata (AMS). Le vacche che non si recano volontariamente all’AMS fanno sì che il produttore debba andare a prenderle dopo un certo lasso di tempo, cosa che crea la necessità di manodopera aggiuntiva. Una vacca con difficoltà motorie, o con un punteggio di locomozione ≥ 3 a causa di una zoppia, può manifestare un numero significativamente inferiore di visite al robot di mungitura al giorno a causa del dolore che prova associato alla zoppia (Borderas et al., 2008). Nella ricerca di Bach et al. (2007), è stato dimostrato che le vacche con difficoltà motorie (punteggio di locomozione ≥ 3 su una scala a 5 punti) con più probabilità dovevano essere prelevate e avevano un numero ridotto di visite all’AMS rispetto alle vacche con punteggi di locomozione più bassi. È stato anche dimostrato che nelle mandrie che impiegano AMS, la zoppia ha un effetto sulla produzione di latte. In uno studio condotto su 41 allevamenti con AMS in Alberta e Ontario (Canada), il raddoppio (dal 2.5 al 5%) della frequenza di zoppia grave (punteggio di locomozione ≥ 4) a livello di mandria è stato associato ad una riduzione della produzione di latte di 0.7 kg/giorno per vacca (King et al., 2016). Inoltre, a livello di vacca, la zoppia clinica (punteggio di locomozione ≥ 3) era associata ad una diminuzione del numero di visite al robot di mungitura (-0.3 mungiture/vacca al giorno), ad un aumento della movimentazione delle vacche (2.2 volte più probabile) e ad una diminuzione della produzione di latte (-1.6 kg/vacca per giorno; King et al., 2017). Il mantenimento di un corretto body condition è un altro fattore importante nell’incidenza della zoppia, considerando che le vacche molto magre hanno maggiori probabilità di diventare zoppe (Walker et al., 2008). In uno studio longitudinale di Lim et al. (2015), le vacche con un BCS più basso al parto avevano una maggiore probabilità di passare da non zoppe a zoppe e una minore probabilità di passare da zoppe a non zoppe. Inoltre, un BCS più basso contribuisce ad un aumento del rischio di zoppia ricorrente (Randall et al., 2015). A livello di vacca, nelle mandrie con AMS, un BCS basso (BCS ≤ 2.25) era associato a 2.1 probabilità in più di diventare zoppa rispetto ad un BCS compreso tra 2.75 e 3.0 (Westin et al., 2016). Secondo la conoscenza degli autori, ad oggi non è stato svolto alcun lavoro sull’associazione tra prevalenza della zoppia e categorizzazione della BCS a livello di mandria negli allevamenti con AMS. I fattori di rischio per la zoppia negli allevamenti con AMS includono anche aspetti legati alla struttura della stalla e alla gestione dei capi. Westin et al. (2016) hanno individuato delle caratteristiche della cuccetta utilizzata per sdraiarsi che possono essere correlate al verificarsi di zoppia; ad esempio, i capi che non si adattano alla larghezza media della cuccetta (a livello di vacca) e che hanno un ridotto spazio per distendersi (a livello di mandria) mostrano un aumento delle probabilità che le vacche primipare diventino zoppe, rispettivamente, di 3.7 e 1.7 volte (Westin et al., 2016). In uno studio di King et al. (2016), l’aumento dell’altezza del cordolo delle cuccette per sdraiarsi è stato associato ad una maggiore incidenza di zoppia a livello di mandria. Anche la tipologia di lettiera può essere associata alla prevalenza della zoppia. Nell’Upper Midwest degli Stati Uniti, gli allevamenti con AMS costituiti da stalle a posta libera con lettiera di sabbia e da ampie zone di riposo con lettiera compost avevano meno vacche zoppe rispetto agli allevamenti che utilizzavano superfici differenti sulle quali riposare (Salfer et al., 2018). Analogamente, Westin et al. (2016) hanno riportato che la lettiera di sabbia tendeva ad essere associata ad una presenza di zoppia clinica 1.5 volte inferiore rispetto a tutte le altre tipologie di lettiera base. Secondo King et al. (2016), anche la tipologia di gestione dei bovini da latte può essere associata all’incidenza di zoppia negli allevamenti con AMS. Inoltre, nel loro studio una maggiore incidenza di zoppia clinica era associata ad una diminuzione della frequenza di raschiatura del letame dalle corsie. Oltre ai fattori legati alla stabulazione e alla gestione che sono stati esplorati in relazione alla prevalenza della zoppia negli allevamenti che utilizzano l’AMS, rimangono ad oggi alcuni fattori non ben esplorati (ad es. razza, sistema di movimentazione delle vacche). Pertanto, in questo studio, sono state valutate le correlazioni esistenti tra fattori di stabulazione e di gestione aziendale negli allevamenti con AMS e i seguenti aspetti: prevalenza di zoppia clinica, insorgenza di zoppia grave, frequenza di mungitura, produzione di latte e SCC. I fattori legati alla stabulazione includevano, tra le altre cose, il sistema di transito all’interno della stalla, le dimensioni della stalla e la larghezza delle corsie. I fattori legati alla gestione includevano la densità dei capi di bestiame, la gestione e la tipologia di lettiera, la gestione dell’alimentazione e delle mangiatoie e la gestione del letame. Inoltre, il BCS è stato valutato come fattore predittivo per tutte le variabili di esito. I nostri obiettivi specifici erano:

  1. descrivere i fattori a livello di azienda associati alla prevalenza di zoppie cliniche e gravi a livello di mandria;
  2. descrivere le correlazioni della frequenza di zoppia e di altri fattori legati alla stabulazione e alla gestione con l’attività di mungitura, la produzione di latte e la qualità del latte in aziende con AMS.

Analizzando più nel dettaglio lo svolgimento dello studio vediamo che da aprile a settembre 2019, sono state visitate 75 mandrie gestite con AMS in Ontario (Canada) e sono stati raccolti dati sulla struttura della stalla e sulle pratiche di gestione dell’allevamento. I dati dell’AMS sono stati raccolti, unitamente ai dati di registrazione del latte, per un periodo di 6 mesi prima delle visite alle aziende. Gli allevamenti avevano una media di 98 ± 71 vacche in lattazione, 2.3 ± 1.5 unità robot/azienda, 43.6 ± 9.4 vacche/robot, 36.4 ± 4.9 kg/giorno di latte, una frequenza di mungitura di 3.01 ± 0.33 mungiture/giorno e una SCC media ordinaria della mandria di 179.3 ± 74.6 (× 1.000) cellule/mL. Il 30% delle vacche/allevamento (minimo 30 vacche/allevamento) è stato valutato per la body condition (da 1 = vacca emaciata a 5 = vacca obesa) e per locomozione (da 1 = sano a 5 = zoppo; clinicamente zoppo ≥ 3 su 5 = 28.3 ± 11.7% e gravemente zoppo ≥ 4 su 5 = 3.0 ± 3.2%). La zoppia clinica (punteggio di locomozione ≥ 3) era meno frequente negli allevamenti con lettiera di sabbia, con maggiore spazio per vacca alla mangiatoia e negli allevamenti con razze diverse dalla Holstein (rispetto a quelli che invece allevavano bovine Holstein) e tendeva ad essere meno frequente in presenza di una percentuale più bassa di vacche con scadente body condition (con punteggio della condizione corporea ≤ 2.5). La presenza di zoppia grave (allevamenti con vacche con punteggio di locomozione ≥ 4) è stata associata a una percentuale maggiore di vacche molto magre e in allevamenti con stalle con un’altezza dei cordoli maggiore. La produzione media di latte/vacca al giorno della mandria è aumentata con una diminuzione della frequenza di zoppia clinica (ogni diminuzione di 10 punti percentuali della frequenza di zoppia clinica era associata ad un aumento della produzione di latte di 2.0 kg/vacca al giorno) e con un aumento della frequenza di visite al robot di mungitura al giorno, e tendeva ad essere maggiore con un aumento della frequenza di push-up sul distributore del mangime. Una bassa conta media di cellule somatiche della mandria era associata ad una minore incidenza di zoppia clinica, di giorni medi in lattazione della mandria e della percentuale di vacche molto grasse, e la conta delle cellule somatiche tendeva a essere inferiore negli allevamenti con lettiera di sabbia rispetto a quelli con lettiera costituita da substrati organici. I risultati evidenziano l’importanza di ridurre al minimo l’incidenza della zoppia, utilizzando lettiere a base di sabbia, garantendo un accesso adeguato all’alimento e uno spazio adeguato alla mangiatoia e mantenendo un corretto body condition score della vacca al fine di ottimizzare la produttività a livello di mandria e la qualità del latte nelle mandrie con AMS.

Il presente lavoro è una sinossi tratta da: Farm-level factors associated with lameness prevalence, productivity, and milk quality in farms with automated milking systems D. Matson,1 M. T. M. King,1 T. F. Duffield,2 D. E. Santschi,3 K. Orsel,4 E. A. Pajor,4 G. B. Penner,5 T. Mutsvangwa,5 and T. J. DeVries1*

1Department of Animal Biosciences, University of Guelph, Guelph, ON, N1G 2W1, Canada

2Department of Population Medicine, University of Guelph, Guelph, ON, N1G 2W1, Canada

3Lactanet, Sainte-Anne-de-Bellevue, QC, H9X 3R4, Canada,

4Faculty of Veterinary Medicine, University of Calgary, Calgary, AB, T2N 4Z6, Canada

5Department of Animal and Poultry Science, University of Saskatchewan, Saskatoon, S7N 5A8, Canada

*Corresponding author: tdevries@uoguelph.ca

Fonte: J. Dairy Sci. 105:793–806 https://doi.org/10.3168/jds.2021-20618