Nel suo nuovo rapporto sulla domanda e l’offerta di cereali, pubblicato lo scorso venerdì, la FAO ha alzato le sue previsioni per la produzione mondiale di cereali nel 2022, che risulta comunque in calo rispetto all’anno precedente.

Secondo le nuove previsioni, la produzione mondiale di cereali nel 2022 sarà di 2.765 milioni di tonnellate, ovvero l’1,7% in meno rispetto a quella del 2021. Le revisioni al rialzo per l’Australia e la Federazione Russa indicano ora una produzione globale record di grano nel 2022, mentre la produzione totale di cereali secondari dovrebbe diminuire del 3,3% rispetto all’anno precedente. La previsione per la produzione mondiale di riso è stata rivista al ribasso poiché la produzione cinese inferiore alle attese ha più che compensato le revisioni al rialzo per il Bangladesh e molti altri paesi. Di conseguenza, si prevede che la produzione globale di riso diminuirà del 2,6% rispetto al massimo storico del 2021.

Guardando al 2023, le prime indicazioni indicano una probabile espansione dell’area per il raccolto di grano invernale nell’emisfero settentrionale, in particolare negli Stati Uniti d’America, guidata principalmente dai prezzi elevati del grano. Tuttavia, i costi elevati dei fertilizzanti possono influire sui tassi di applicazione con implicazioni negative per i raccolti.

I bassi prezzi interni potrebbero comportare una piccola riduzione delle coltivazioni di grano nella Federazione Russa, il più grande esportatore mondiale, mentre si stima che i gravi impatti indotti dalla guerra in Ucraina ridurranno le piantagioni di grano del 40%. Sono previste piantagioni record in India, spinte da prezzi di mercato e di sostegno elevati, e piantagioni relativamente alte sono previste in Pakistan poiché l’acqua stagnante delle inondazioni del 2022 sta causando meno ostacoli di quanto inizialmente previsto.

Nei paesi dell’emisfero meridionale, la maggior parte dei raccolti di cereali secondari del 2023 è stata seminata. Il Brasile potrebbe registrare piantagioni record di mais, mentre quelle in Argentina potrebbero diminuire a causa dei bassi livelli di umidità del suolo. Le condizioni meteorologiche sono di buon auspicio per le prospettive di resa del mais in Sud Africa.

Si prevede ora che l’utilizzo mondiale di cereali nel 2022/23 diminuirà dello 0,7% rispetto all’anno precedente, per un ammontare di 2.779 milioni di tonnellate. Si prevede un calo dell’utilizzo totale di mais, mentre l’utilizzo del grano aumenterà e quello del riso cambierà poco rispetto all’anno precedente.

La previsione per le scorte mondiali di cereali è fissata a 844 milioni di tonnellate alla fine della campagna di commercializzazione, portando il rapporto stock-to-use mondiale per il 2022/2 al 29,5%.

Nel suo nuovo brief, la FAO prevede che il commercio internazionale di cereali nel 2022/23 diminuirà dell’1,7% rispetto al livello record dell’anno precedente di 474 milioni di tonnellate.

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