Occorre una riforma all’insegna della semplificazione, della trasparenza e dell’innovazione tecnologica per adeguare il sistema di certificazione del biologico alle esigenze attuali.
FederBio accoglie con favore l’iniziativa del Sottosegretario D’Eramo che, insieme ai Presidenti delle Commissioni agricoltura del Senato De Carlo e della Camera Carloni, ha avviato un momento di confronto sulla riforma del sistema di certificazione dei prodotti biologici con le organizzazioni di rappresentanza del settore. Obiettivo dell’incontro analizzare lo schema di Decreto legislativo sul tema, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso agosto, che sta iniziando l’iter di discussione in conferenza Stato Regioni e nelle Commissioni parlamentari.
In rappresentanza delle organizzazioni nazionali e regionali di tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica e dei servizi, FederBio aveva già diffuso a luglio 2023 un documento di visione su una riforma del sistema di certificazione, in linea con la delega al Governo contenuta nella Legge 23/2022 sull’agricoltura biologica.
La proposta della Federazione punta a una reale semplificazione, efficacia e trasparenza dell’iter certificativo, attraverso l’informatizzazione e la creazione di piattaforme di scambio dati. Inoltre, FederBio considera necessaria una revisione della delega agli organismi di certificazione privati basata sulle nuove normative europee in materia di controlli ufficiali di alimenti e mangimi.
“L’iniziativa del Sottosegretario D’Eramo ha consentito di fare il punto su uno schema di testo legislativo sul quale non c’è stato un confronto preventivo con le organizzazioni di settore, che nel loro complesso hanno tutte segnalato la necessità di miglioramenti anche significativi – dichiara Paolo Carnemolla, Segretario Generale di FederBio– Abbiamo ribadito la necessità di una riforma coraggiosa in linea con il nuovo quadro normativo europeo in materia di controlli. Crediamo fondamentale riorganizzare l’intero funzionamento del sistema di certificazione, utilizzando le tecnologie informatiche per un’operatività e un coordinamento effettivo ed efficace di tutti gli attori pubblici e privati. Occorre, inoltre, puntare a una reale semplificazione e riduzione di costi per gli operatori. Vogliamo, infine, ringraziare anche i Presidenti De Carlo e Carloni non solo per l’ascolto, ma per la disponibilità a definire un percorso parlamentare del provvedimento che possa consentirne il miglioramento in linea con le richieste di tutto il settore del biologico”.