Regione Toscana: 749 milioni, con la nuova PAC, per lo sviluppo rurale e approvate modifiche per riallocare le economie rimaste libere.
Due interventi importanti a supporto delle aziende agricole toscane, ovvero l’arrivo dei finanziamenti previsti con la nuova Pac e la riallocazione delle economie rimaste libere dai bandi ormai chiusi.
Nel primo caso si tratta in particolare delle risorse previste nello Sviluppo rurale (FEASR) per le annualità 2023-2027, che ammontano a poco meno di 749 milioni di euro (nel complesso all’Italia sono state attribuiti quasi 27 miliardi di euro cui si aggiungono circa 9 milioni di cofinanziamento nazionale e regionale per gli interventi di sviluppo rurale). Dopo l’approvazione, il 27 dicembre scorso, da parte della giunta regionale toscana del cosiddetto Complemento per lo Sviluppo Rurale del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 (CSR) cioè il documento regionale attuativo del Piano Strategico della PAC (PSP), il 12 gennaio il presidente Giani ha convocato il primo comitato regionale di monitoraggio della Programmazione Feasr 2023-2027 che avrà il compito di affiancare il Comitato di monitoraggio nazionale per la giusta attuazione del Piano Strategico della Pac. Il nuovo modello Pac prevede un’architettura tutta nuova. Ciascuno Stato membro ha infatti elaborato un Piano strategico nazionale della Pac (Psp) che delinea una strategia unitaria per il sistema agricolo, alimentare e forestale, inglobando in un unico atto programmatorio sia gli interventi finanziati con il Fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga), sia gli interventi finanziati con il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr). (Disponile QUI il comunicato ufficiale).
E’ stata, inoltre, approvata in questi giorni la decisione di Giunta che dà l’avvio alla fase di negoziazione con la Commissione europea per avviare le modifiche al piano finanziario del PSR 2014-2022. La giunta ha detto dunque sì alle linee di indirizzo generali per dare mandato al Settore di definire le modifiche al piano finanziario del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Feasr 2014-2022 per riallocare le economie che si sono generate sui bandi chiusi ovvero per 38,9 milioni di euro e metterle a disposizione del mondo agricolo e forestale. “Le misure sulle quale abbiamo scelto di riallocare le risorse – spiega la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – sono strategiche sia per le imprese sia per la salvaguardia del territorio e dell’ambiente di cui l’agricoltura è un fattore determinante. Per questo abbiamo deciso di rifinanziarle con le risorse a nostra disposizione”. Nella proposta da discutere con la Commissione ecco le sottomisure/ o i tipi di operazione del Psr Feasr 2014-2022 verso le quali si vuole indirizzare le risorse da riallocare:
Quasi 18 milioni di euro (17.696.949 euro) alla misura 13 “Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici”, per l’uscita dei bandi – annualità 2023, necessari per dare continuità al sostegno alle aziende agricole che presidiano i territori svantaggiati
Alle misure 4, 8 e 16, per l’incremento della dotazione finanziaria e successivo scorrimento delle graduatorie dei seguenti bandi:
- 5 milioni di euro per interventi finalizzati ad ammodernare le aziende agricole e a migliorarne la competitività (tipo di operazione 4.1.1 “Miglioramento della redditività delle aziende agricole – Bando completo – annualità 2022”) con i quali si scorrono 77 domande.
- Oltre 2,8 milioni di euro con i quali si esaurisce la graduatoria, per interventi aziendali finalizzati a rendere più efficiente l’uso dell’acqua in agricoltura (tipo operazione 4.1.4 “Gestione della risorsa idrica per scopi produttivi da parte delle aziende agricole – annualità 2022”).
- Quasi 5,7 milioni di euro (5.683.097€) per promuovere l’innovazione nelle zone rurali (sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie – annualità 2022”).
- 5 milioni di euro per interventi di prevenzione dei danni alle foreste da incendi e calamità naturali, al fine di preservare gli ecosistemi forestali, migliorarne la funzionalità e garantire la pubblica incolumità (sottomisura 8.3 “Prevenzione dei danni alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici – annualità 2022”) con i quali si scorrono 42 beneficiari.
- E’ previsto inoltre l’incremento (di oltre 2,5 milioni di euro) della dotazione finanziaria del bando attualmente aperto del tipo operazione 4.1.1 “Miglioramento della redditività delle aziende agricole – annualità 2022 (agricoltura di precisione e digitale)”, finalizzato alla realizzazione di investimenti, materiali ed immateriali, che consentono di introdurre / potenziare in azienda pratiche di agricoltura di precisione.
Essendo oggetto di negoziazione con la Commissione europea, gli importi potrebbero subire variazioni. Una volta conclusa la fase di negoziazione informale, si procederà alla consultazione del Comitato di Sorveglianza e al successivo invio formale delle modifiche (tramite notifica) alla Commissione europea, così da arrivare all’approvazione definitiva della nuova versione del Programma prevista per la fine della primavera. (Per tutti i dettagli cliccare QUI).
Regione Emilia-Romagna: approvato il nuovo bando regionale per l’agricoltura sociale con uno stanziamento di 1,6 milioni di euro.
Mettere al centro la fattoria, luogo in cui il lavoro può diventare opportunità per le persone più fragili e occasione di un ruolo sociale per le stesse attività agricole, mettendo così in rete imprese, cittadini, enti pubblici e cooperative sociali. Interventi socio-assistenziali nelle imprese agricole. Prosegue l’impegno della Regione nel settore con l’approvazione di un bando, il terzo, per l’agricoltura sociale nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2022. Il bando mette a disposizione risorse per 1,6 milioni di euro per sostenere progetti socio-assistenziali gestiti dalle imprese agricole, con l’obiettivo di favorire la diversificazione e l’integrazione del reddito delle aziende, in cooperazione con Comuni o altri enti pubblici.
Il sostegno finanziario della Regione sarà erogato come contributo in conto capitale pari al 60% delle spese di investimento, entro un massimo di 200 mila euro. I contributi coprono il 60% del costo dell’investimento e riguardano la costruzione, ristrutturazione o ampliamento di immobili o locali da destinare ad attività socio-assistenziali ed educative, in convenzione con i Comuni o altri enti pubblici. Sarà data priorità a progetti che prevedono servizi sociali innovativi non presenti sul territorio comunale, come prestazioni sociali e di servizio per le comunità, volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa, o servizi che affiancano le terapie mediche, psicologiche e riabilitative finalizzate a migliorare le condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive dei soggetti interessati anche attraverso il contatto e la cura degli animali, la coltivazione dell’orto, o servizi educativi in fattoria sociale rivolti a minori a rischio. Saranno considerati prioritari anche i progetti che prevedono servizi per l’infanzia quali agriasili e agrinido o servizi dedicati a utenti di età inferiore a sei anni. Possono partecipare al bando (disponibile QUI) imprese o le cooperative sociali iscritte all’Anagrafe regionale delle aziende agricole e alle Camere di commercio, e che hanno stipulato una convenzione pluriennale con un ente pubblico per gestire un servizio di carattere socio-assistenziale rivolto alla popolazione. La convenzione deve avere una durata minima di cinque anni. Le domande possono essere presentate a partire dall’1 febbraio fino al 21 aprile prossimo secondo le procedure, modalità e la modulistica indicate da Agrea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura della Regione Emilia-Romagna.
Tutti gli approfondimenti sono disponibili qui!
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