Le impronte di carbonio dei prodotti alimentari e del traffico stradale sono un tema caldo che tocca tutti in Finlandia. Il traffico è la fonte di un quinto delle emissioni di gas serra della Finlandia mentre la quota del latte si aggira attorno al 4%. C’è bisogno di nuovi modi per mitigare i cambiamenti climatici. Valio, azienda alimentare, e Gasum, azienda energetica, intendono trovare insieme nuove soluzioni alla sfida dei cambiamenti climatici: il letame prodotto dalle bovine può essere utilizzato per generare biogas, che può sostituire i combustibili fossili usati nei trasporti. Questa nuova dichiarazione di intenti serve per avviare un’indagine su un modello di cooperazione appropriato.

Valio, proprietà degli allevamenti finlandesi, vuole ridurre a zero l’impronta di carbonio della filiera del latte entro il 2035. Questo obiettivo ambizioso può essere raggiunto, in particolare, in due modi: catturare e immagazzinare più anidride carbonica atmosferica nei campi erbosi e generare biogas dal letame per sostituire i fossili combustibili.

È fantastico che un gruppo numeroso di finlandesi voglia fare scelte ambientalmente sostenibili. La nostra missione è trovare nuovi modi per ridurre l’impatto ambientale del latte. Valio è proprietà di 5.000 allevamenti finlandesi. I nostri calcoli mostrano che se usassimo il letame di tutti i nostri allevamenti per produrre biogas, il volume sarebbe sufficiente per alimentare i macchinari agricoli e i camion della raccolta del latte di Valio. Riciclare il letame in biogas potrebbe quindi ridurre l’impronta di carbonio del latte fino al 50%. Ciò ridurrebbe l’uso di combustibili fossili e le emissioni di metano generate durante lo stoccaggio e l’uso di letame“, afferma Juha Nousiainen, Direttore di Valio per una filiera del latte a emissioni zero.

Il Biogas per ridurre le emissioni prodotte dal traffico stradale

La Finlandia produce circa 15 milioni di tonnellate di letame all’anno, fatto che la rende un’interessante materia prima per la produzione di biogas su larga scala. Attualmente, il mercato non è decollato, in quanto l’utilizzo di letame nella produzione di biogas non è redditizio in Finlandia. In altri paesi nordici, i sussidi governativi consentono di utilizzarlo come ingrediente per il biogas e come fertilizzante riciclato, consentendo un ciclo di nutrienti migliore.

In quanto più grande produttore di biogas nei paesi nordici, collaborare con Valio è una soluzione naturale per noi in un ottica di economia circolare. Gasum investe fortemente nella crescita della propria rete di stazioni di rifornimento di gas in Finlandia e negli altri paesi nordici. La produzione di biogas deve aumentare per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni prodotte dal traffico stradale. Abbiamo già lavorato con Valio che di recente ha lanciato i suoi primi camion per la distribuzione e la raccolta del latte alimentati a biogas. Entrambi i camion funzionano con il biogas di Gasum, che utilizza, tra le altre cose, i rifiuti dei caseifici di Valio come materia prima“, afferma Matti Oksanen, direttore dello sviluppo del business di Gasum.

Il Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni della Finlandia ha pubblicato un piano d’azione nel dicembre 2018, delineando i cambiamenti da attuare nel trasporto finlandese per arrivare al 100% di combustibile rinnovabile entro il 2045. Una soluzione è aumentare la quota di carburanti rinnovabili, come il biogas. Allo stesso tempo, il governo finlandese ha fissato l’obiettivo di arrivare riciclare il 50% del letame prodotto negli allevamenti entro il 2025.

Biogas, acqua pulita e fertilizzante

Le modalità di collaborazione di Valio e Gasum saranno dettagliate nel corso di quest’anno. Un’opzione è quella di costruire un impianto di biogas condiviso o una rete composta da diversi impianti. Nel frattempo Valio e Gasum stanno continuando a lavorare sul loro impianto condiviso a Nivala, nella regione finlandese di Ostrobotnia. Una decisione sugli investimenti per questo impianto di Nivala non è ancora stata presa e il progetto è in fase di elaborazione.

Nel 2017, Valio è stata la prima al mondo a brevettare un metodo per convertire i liquami in acqua pulita e frazioni di fertilizzanti a base di fosforo e azoto facilmente trasportabili, autorizzati per il biologico e facilmente diffondibili. Lo stesso processo consente la produzione di biogas da frazioni di letame secco e altri flussi laterali della catena di produzione del latte. Ci sono molti vantaggi: usare il liquame come un fertilizzante diventa più facile, il ciclo dei nutrienti diventa più efficiente e il deflusso delle sostanze nutritive diminuisce. Il metodo differisce dagli attuali processi di separazione in quanto è possibile rimuovere la maggior parte dell’acqua dalle frazioni di fertilizzanti e trasformare l’energia contenuta nel letame in biogas. Valio ha fatto uso del suo know-how in materia di trasformazione dei componenti del latte nel processo di separazione dei nutrienti del letame.

Tre fatti su letame e riciclo:

1. L’energia prodotta a partire dal letame può sostituire i combustibili fossili

La Finlandia produce circa 15 milioni di tonnellate di letame ogni anno che potrebbero essere utilizzate per produrre biogas. (Fonte: Luke Natural Resources Intitute Finland, The Finnish Normative Manure System).

2. Riduzione delle riserve di fosforo nel mondo

Il letame, oltre all’energia, contiene preziose sostanze nutritive di cui le piante hanno bisogno: azoto e fosforo. Il fosforo è un minerale di cui le piante necessitano per crescere. Le riserve mondiali di fosforo si stanno riducendo rapidamente, il che significa che presto avremo bisogno di nuove soluzioni per il riciclo dei minerali. Riciclando il fosforo e l’azoto nel letame è possibile utilizzare meno fertilizzanti chimici.

3. Il letame ha bisogno di molto spazio per lo stoccaggio e superficie dei campi

Dal punto di vista di un allevatore, il liquame richiede grandi spazi per lo stoccaggio e ampi campi su cui spargerlo. Se un produttore di latte desidera espandere la propria azienda agricola, ossia avere più bovine, ha anche bisogno di campi più grandi. L’acquisto di nuovi campi, tuttavia, ha poco senso dal punto di vista commerciale, se i campi esistenti possono produrre un raccolto sufficiente. Abbattere le foreste per i campi solo per spargere il letame non è sostenibile dal punto di vista ambientale.

Fonte: Valio