Strumenti innovativi per la gestione del pascolo estensivo dei bovini da carne: l’esperienza del progetto VISTOCK.

Venerdì 23 settembre è stata presentata la relazione conclusiva del progetto VISTOCK (Virtual Fencing per la gestione di precisione degli allevamenti di bovini da carne – precision liveSTOCK)  relativo alla messa a punto di un sistema integrato (sistema VISTOCK) di tecnologie e pratiche innovative, basate sull’applicazione di Virtual Fencing, dati satellitari, strumenti modellistici e dispositivi di Precision Livestock Farming.

Il progetto, in particolare, ha avuto come obiettivo lo sviluppo e la verifica di soluzioni innovative per la gestione di sistemi di allevamento estensivi e semi-estensivi di bovini da carne in due aree territoriali del Mugello (alto e basso Mugello), al fine di: utilizzare in maniera più efficiente le risorse (animali e pastorali), garantire una riduzione dei costi di gestione del pascolo e degli animali, e migliorare la gestione del territorio nel suo complesso (protezione del suolo e tutela del paesaggio agricolo toscano). Per il raggiungimento di tali obiettivi è stato messo a punto un sistema ad elevata innovazione tecnologica (denominato sistema VISTOCK), basato sull’integrazione di strumenti propri sia della zootecnia sia dell’agricoltura di precisione, quali collari Virtual Fencing, marche auricolari, modellistica colturale, sistemi di rilevamento speditivi della risorsa pastorale, immagini da satellite e da fotocamere ad alta definizione. Il fine ultimo è la possibilità di applicare un sistema razionale del pascolo (e.g. turnato), massimizzando l’efficienza di utilizzo delle risorse da parte degli animali e valorizzando al contempo il potenziale produttivo del cotico erboso nel breve e lungo periodo.

I collari GPS utilizzati permettono di controllare da remoto la posizione e i movimenti di ogni singolo animale in tempo reale (Bishop-Hurley et al. 2007). Questi possono quindi essere utilizzati come strumento di gestione e di controllo dei capi al pascolo ed inviare un allarme a seguito di comportamenti anomali degli animali. Tali strumenti, se accoppiati ad altri sensori che raccolgono informazioni aggiuntive sullo stato di salute degli animali (ad esempio marche auricolari), consentono di monitorare in tempo reale il benessere degli animali. I collari Virtual Fencing permettono inoltre di confinare gli animali da remoto in determinate aree pascolive all’interno di recinti virtuali definiti tramite un’applicazione scaricabile su qualsiasi tipo di cellulare. Questa tecnologia, se associata e integrata con strumenti innovativi (e.g. immagini satellitari e modelli pastorali) capaci di determinare le aree di pascolamento in maniera flessibile nel tempo e nello spazio in funzione della qualità ed offerta foraggera nel corso della stagione vegetativa, permette una gestione altamente efficiente del pascolo. Inoltre, l’adozione di un pascolo razionale e ben condotto limita fortemente le situazioni di degrado del sistema suolo/pascolo (es. sovraccarico, sottocarico) che si possono venire a creare in condizioni di pascolamento tradizionale brado, non controllato, non razionale su ampie superfici. Il sistema integrato VISTOCK risulta pertanto particolarmente promettente nell’allevamento estensivo, dove la necessità di avere strumenti di supporto per il controllo degli spostamenti degli animali e per il monitoraggio/mantenimento della risorsa pastorale sta diventando una necessità sempre più stringente, come peraltro evidenziato da gran parte degli allevatori.

Il progetto VISTOCK ha evidenziato risvolti molto promettenti che lasciano ipotizzare un’importante ricaduta applicativa.

Nello specifico, i principali risultati sono:

  • verifica del funzionamento e dell’efficacia dei collari Virtual Fencing in sistemi di allevamento estensivi di bovini da carne (Confessore et al., 2022). Tali collari non erano mai stati utilizzati prima d’ora in Italia, pertanto il loro utilizzo rappresenta un passo importante per il settore al punto da destare l’interesse non solo degli allevatori (toscani e non) ma anche della comunità scientifica nazionale e internazionale.
  • sviluppo di un modello pastorale basato su dati meteo e indici di vegetazione spettrale da satellite per il monitoraggio della crescita e produzione del pascolo durante la stagione di pascolamento (Bellini et al., in stampa).
  • utilizzo di uno strumento di rilevazione speditiva dell’altezza dell’erba (Grasshopper©) correlato a dati di biomassa.
  • analisi dell’impatto dell’utilizzo di recinti virtuali sul benessere animale in sistemi di pascolamento turnato tramite la misurazione di indicatori (cortisolo) in due diversi sistemi di gestione (brado tradizionale versus turnato con collari Virtual Fencing).

L’applicazione integrata di tali strumenti ha permesso pertanto una gestione alternativa del pascolo e della mandria, che, una volta messa a punto, comporterà una riduzione significativa dei costi legati all’installazione e manutenzione delle recinzioni fisse, oltre che quelli legati al personale per il controllo dei capi al pascolo con un conseguente aumento della produttività aziendale nel suo complesso.

Clicca qui per scaricare la relazione completa.

Per approfondire il progetto Vistock ti consigliamo anche il nostro articolo “Pascoli virtuali per una agro-zootecnia 4.0”.

Fonte: Università degli Studi di Firenze