Sono ormai due gli appuntamenti che abbiamo dedicato alle greggi ed ai cani da pastore (vedi anche, “I cani a supporto della pastorizia”). Siamo sicuramente stati spinti dalla curiosità di capire a fondo questi “custodi della tradizione” ma anche dalla voglia di approfondire senza pregiudizi se l’impiego di cani da guardiania, unitamente alle reti di protezione notturna delle greggi, possa essere un modo concreto e fattibile per far convivere l’allevamento estensivo degli ovini con lupi, orsi e turisti.

L’allevamento estensivo degli animali è il metodo di gestire gli animali da cibo più “gettonato” dai consumatori e più gradito dall’opinione pubblica. Questi stessi soggetti auspicano anche che predatori come il lupo e l’orso, che si erano quasi estinti, tornino a popolare il loro habitat. Amano immergersi nella natura e mangiare prodotti genuini, ma vogliono salvare il lupo e ad alcuni dà fastidio la presenza del pastore con i suoi cani.

Abbiamo chiesto al Dott. Freddy Barbarossa, esperto di cani da guardiania e autore di due libri sul tema (“La vera storia del cane pastore abruzzese” e “L’aggressivita come garanzia per una pacifica convivenza“), di accompagnarci dal pastore Domenico Ciccone, detto Mimì, che ha il gregge a Calascio, in Abruzzo, nei pressi di Campo Imperatore, e che utilizza con successo i cani da guardiania e le reti di protezione per difendersi dai lupi.

Con loro abbiamo parlato approfonditamente di questi animali e della loro etologia, e di come sia possibile far convivere tutto questo con i turisti.

Buona visione!