La messa in asciutta rappresenta una fase critica del ciclo di lattazione nelle bovine da latte, con il passaggio dalla lattazione ad un periodo non produttivo. In questo periodo si verificano diversi cambiamenti nella routine, nella fisiologia e nella dieta delle bovine a cui queste devono adattarsi. Grazie ai miglioramenti nella genetica, nella nutrizione e nella gestione degli animali, le vacche da latte di oggi riescono a produrre grandi quantità di latte anche alla fine della lattazione, con però possibili effetti negativi sulla salute e sul benessere quando la mungitura viene interrotta bruscamente per asciugarle.
Per limitare la produzione alla messa in asciutta, in tutto il mondo sono state utilizzate strategie che comportano diverse tipologie di restrizioni alimentare. Pertanto, in questo studio sono stati valutati gli effetti di una ridotta densità di nutrienti alla messa in asciutta sulla produzione di latte, sul metabolismo, sul profilo delle fermentazioni ruminali e degli acidi grassi del latte durante la messa in asciutta e nel successivo periodo di transizione.
Durante l’ultima settimana prima della messa in asciutta, 26 vacche pluripare di razza Holstein sono state arruolate in coppie in base alla data prevista del parto e sono state alimentate con fieno di graminacee ad libitum per 7 giorni (restrizione dei nutrienti della dieta, NR; 13 vacche) o hanno continuato a ricevere la razione della lattazione (gruppo di controllo, CTR; 13 vacche). Dopo la messa in asciutta, entrambi i gruppi hanno ricevuto solo fieno di graminacee per 7 giorni ed è stato sempre fornito libero accesso all’acqua. Campioni di sangue, latte e liquido ruminale sono stati raccolti da 7 giorni prima dell’asciugatura a 28 giorni di lattazione. La produzione di latte, l’ingestione di sostanza secca (durante il periparto) e i tempi di ruminazione sono stati registrati quotidianamente.
All’asciutta, rispetto al CTR, NR ha diminuito la produzione di latte (-62%) e il lattosio del latte, in seguito alla ridotta disponibilità di energia, ma presentava percentuali di grasso e proteine più elevate, principalmente per un effetto di concentrazione. Queste variazioni potrebbero essere legate anche a ad un’alterata permeabilità dell’epitelio mammario. Nella successiva lattazione non sono state osservate differenze significative nella produzione e nella composizione del latte. Il BCS non differiva tra i gruppi durante il periodo di transizione, ma è diminuito in NR dopo la messa in asciutta. Prima dell’asciutta, NR aveva ridotte concentrazioni plasmatiche di glucosio, urea e insulina, ma un aumento di creatinina, β-idrossibutirrato e degli acidi grassi non esterificati (NEFA). Il giorno dopo l’asciutta, i NEFA erano più bassi in NR, ma erano più alti rispetto a CTR 7 giorni dopo il parto. Alla messa in asciutta, NR presentava un pH ruminale più elevato, concentrazioni più basse di lattato, urea e acidi grassi volatili totali nel liquido ruminale. Considerando le proporzioni molari degli acidi grassi volatili, NR aveva acetato maggiore ma ridotti propionato e butirrato alla messa in asciutta. Il tempo di ruminazione è diminuito 6 giorni prima della messa in asciutta in NR e dopo l’asciutta in CTR, in seguito ai cambiamenti della dieta, ma non è stata osservata alcuna differenza nel periparto. Il profilo degli acidi grassi del latte ha rivelato una proporzione notevolmente inferiore di acidi grassi a catena corta in NR al momento dell’asciutta e una proporzione più elevata di acidi grassi a catena media e lunga, indici di mobilizzazione delle riserve adipose. All’avvio della lattazione successiva, la produzione di latte non è stata significativamente diversa tra i due gruppi, nonostante una lieve diminuzione dell’ingestione in NR.
Questi risultati hanno confermato che la diminuzione della densità dei nutrienti riduce in modo drastico la produzione di latte prima della messa in asciutta. Tuttavia, il metabolismo è stato significativamente influenzato in questa fase, come suggerito dalle analisi del plasma, del fluido ruminale e del latte. Sono necessarie ulteriori ricerche per studiare l’impatto di questi effetti metabolici sulla risposta infiammatoria, sulla funzionalità epatica e sul sistema immunitario, in particolare per quanto riguarda la funzionalità della ghiandola mammaria.
La presente nota è una sintesi del seguente articolo scientifico pubblicato dalla rivista “Journal of Dairy Science”: Cattaneo, L., Lopreiato, V., Piccioli-Cappelli, F., Dahl, G. E., Trevisi, E., & Minuti, A. (2024). Impact of nutrient restriction at dry-off on performance and metabolism. Journal of Dairy Science. https://doi.org/10.3168/jds.2023-24017
Autori
Giuseppe Conte, Alberto Stanislao Atzori, Fabio Correddu, Luca Cattaneo, Gabriele Rocchetti, Antonio Natalello, Sara Pegolo, Manuel Scerra – Gruppo Editoriale ASPA