In questo articolo vengono riportati i risultati di alcuni studi sugli effetti dell’integrazione di Oxilem nell’alimentazione di alcune specie animali (bovini, bufali, suini e polli). Il lavoro di ricerca ha riguardato: la valutazione del benessere animale di bovine da latte presso un allevamento in provincia di Cremona; la valutazione della fertilità in bovini e bufali presso un centro specializzato nella raccolta e conservazione del seme; la valutazione del tasso di mortalità in suinetti presso un allevamento in provincia di Cremona. Infine, sono stati verificati degli effetti dei polifenoli sulle difese immunitarie di polli presso l’INRA (Institut National De La Recherche Agronomique, Francia).

Il benessere animale è diventato argomento di grande attualità, al centro di dibattiti che coinvolgono allevatori, consumatori e comunità scientifica. Le produzioni zootecniche sono chiamate ad adeguare le tecniche ed i sistemi di allevamento alle necessità del “welfare” animale. Tale condizione infatti, può condurre contemporaneamente ad una corretta gestione delle specie di interesse zootecnico e ad un miglioramento quanti-qualitativo delle produzioni.

Nel corso degli ultimi decenni la generale adozione di sistemi di allevamento intensivi ha consentito l’ottenimento di un prodotto a basso costo per il consumatore ma, al contempo, ha determinato un progressivo incremento nell’utilizzo di risorse non rinnovabili, nell’impatto sull’ambiente e, spesso, la contemporanea riduzione del livello di benessere degli animali e della qualità delle produzioni (Tosi, et al., 2003).

Oggi, un sempre maggiore numero di consumatori è consapevole dell’importanza di acquistare un prodotto ottenuto da un processo in grado di garantire, non solo la sua qualità nutrizionale, ma anche il benessere degli animali ed il ridotto utilizzo delle risorse ambientali. Il management delle strutture, del microclima, delle condizioni igienico-sanitarie, dell’alimentazione, e l’uso di risorse rinnovabili nel rispetto dei princìpi che sono alla base della cosiddetta economia circolare, sono aspetti che i moderni sistemi di produzione in ambito zootecnico devono necessariamente considerare. In quest’ottica si pone l’ottimale gestione della razione; questa deve infatti soddisfare contemporaneamente le esigenze produttive e di efficienza economica in termini di raggiungimento del peso di macellazione in tempi rapidi con ottime performance di crescita, ma anche lo stato di salute ed il benessere degli animali, nonché la sicurezza e la qualità nutrizionale delle produzioni.

Oxilem è un prodotto che soddisfa pienamente queste esigenze; si inserisce perfettamente in una logica di economia circolare e mostra interessanti proprietà positive nei confronti del benessere degli animali.

Bovini e bufali

L’effetto di Oxilem sul benessere animale è stato valutato su bovine da latte, presso un allevamento della provincia di Cremona. Prima dell’inizio della sperimentazione lo stato generale della mandria non era ottimale; le condizioni climatiche sfavorevoli (temperature alte, assenza di piogge ed elevata umidità) determinavano infatti una diminuzione dell’ingestione, con una conseguente produzione di latte non in linea con le potenzialità produttive, e con un danno in termini di quantità di caseine e di grasso del latte, inferiori ai valori attesi. Numerose bovine presentavo inoltre problemi agli arti e zoppie di media gravità, ed insoddisfacenti parametri riproduttivi con bassa fertilità (soprattutto in termini di calori) e bassi tassi di concepimento.

L’integrazione con Oxilem ha determinato un veloce recupero da stati influenzali e zoppie, un aumento dell’ingestione (che si è stabilizzata già dopo la prima settimana di somministrazione), del tono fisico ed un aumento della fertilità complessiva (dal 44% delle bovine gravide all’inizio del trial al 48,50% dopo somministrazione di Oxilem per circa due mesi), determinando quindi, un rapido recupero delle condizioni ottimali (Oxifenol: Big Bang in Breeding, 2015).

L’integrazione con Oxilem influenza positivamente anche i parametri riproduttivi, dato verificato in vivo su bovini e bufali presso un centro specializzato nella raccolta e conservazione di seme. In particolare, dalla prova è emerso che i soggetti trattati con Oxilem, mostrano un aumento della quantità e della qualità del seme insieme ad un allungamento della vita fertile dei riproduttori, un incremento della performance di soggetti deboli ed un mantenimento dell’attività di raccolta di seme in soggetti performanti e valore genetico di pregio (iGreen, 2016).

Suini e polli

L’effetto positivo dell’integrazione con Oxilem è stato dimostrato anche in un trial condotto in un allevamento suino in provincia di Cremona. La sperimentazione ha avuto lo scopo di misurare il tasso di mortalità di suinetti nati da scrofe alimentati con razioni a due livelli di integrazione con Oxilem (2g/kg e 3g/kg di sostanza secca). I risultati sono stati molto soddisfacenti; a fronte di un tasso di mortalità pari al 15% per soggetti del gruppo di controllo, quelli appartenenti al gruppo integrato con Oxilem hanno mostrano un tasso di mortalità del 7,7% e del 7,1% rispettivamente per l’integrazione di 2g/kg e 3g/kg di sostanza secca della razione.

Oxilem ha mostrato anche un importante effetto immunostimolante; in un test condotto su polli sotto la guida scientifica del Dott. V. Levy dell’INRA (Institut National De La Recherche Agronomique, Francia) è emerso che i soggetti allevati con razione integrata con Oxilem hanno mostrato all’esame istologico un aumento dei di peso di timo, milza e borsa di Fabrizio rispettivamente pari al 22,7%, 28,5% e 16,8% (Figura 1) (INRA, 2017).

Figura 1. Esame dei principali organi responsabili dell’immunità.

L’integrazione con Oxilem costituisce pertanto un’ottima strategia per migliorare il benessere animale. Va considerata inoltre la spiccata attività antinfiammatoria, antimicrobica e antidiarroica dei polifenoli e l’efficacia di questo prodotto come modulatore intestinale in grado di favorire il corretto assorbimento della razione alimentare.