Una nuova ricerca pubblicata dal Journal of Dairy Science sui latti fermentati. Questa volta si analizza l’effetto di Lactobacillus curvatus SMFM2016-NK sul microbiota orale e intestinale.

INTRODUZIONE

Le patologie parodontali sono tra le patologie infiammatorie più diffuse causate dall’interazione microbica tra patogeni e il microbiota orale nel biofilm subgengivale, seguite da deregolamentazione della risposta dell’ospite. Le citochine, con le successive fasi di infiammazione, regolano la risposta immunitaria a questa patologia. Le citochine proinfiammatorie, come il fattore necrosi tumorale α (TNF-α), IL-1β e IL-6 sono espresse negli stadi iniziali delle patologie parodontali. Il fattore necrosi tumorale α influenza l’espressione di IL-1β e IL-6, e queste citochine influenzano anche l’osteoclastogenesi nelle strutture di stupporto dentario, che promuove il riassorbimento del tessuto osseo. IL-10 innesca gli inibitori dell’osteoclastogenesi che diminuiscono la distruzione dei tessuti paradontali. I batteri probiotici o i cibi contenenti probiotici sono utilizzati per alleviare i sintomi delle patologie parodontali e inibire i batteri patogeni, ad esempio il probiotico Weissella cibaria può colonizzare la cavità orale e inibire Fusobacterium nucleatum che è il maggior patogeno orale. Lo yogurt contenete probiotici o i latti fermentati con probiotici funzionali sono molto consumati. Nonostante molti probiotici come Lactobacillus rhamnosus GG e W. cibaria inibiscano i patogeni paradontali, gli studi sui probiotici nei latti fermentati sono limitati. Perciò, gli effetti inibitori dei latti fermentati con ceppi probiotici hanno bisogno di essere valutati.

Il corpo umano comprende numerosi microrganismi procarioti, inclusi batteri ma anche microrganismi eucarioti e archei. Il microbiota è una complessa comunità ecologica ed è cruciale per la prevenzione di patologie e patogenesi. Il microbiota orale comprende più di 600 specie di microrganismi nella cavità orale, che abitano le superfici della lingua, denti, guance, gengive e palato. Il microbiota orale può indurre direttamente la risposta infiammatoria attraverso la patogenesi batterica, o indirettamente attraverso una complessa interazione nel microbiota orale. La proliferazione dei patogeni nella cavità orale causa parodontiti e può aggravare altre patologie sistemiche, come diabete o patologie cardiovascolari. Recentemente,  sono state presentate le analisi sulla comunità microbica come una nuova prospettiva per confrontare stato di malattia e di salute, perché la composizione del microbiota è influenzata dalla risposta dell’ospite e dallo stato di malattia. 

La salute dell’intestino è cruciale nel proteggere l’ospite dalle infezioni, e la terapia probiotica utilizzando i probiotici, come i bifidobatteri e i lattobacilli, generalmente agisce sulla salute del microbiota intestinale. I probiotici promuovono la salute simulando l’innato sistema immunitario e possono esercitare effetti anti-infiammatori. Inoltre, è noto che la gestione della flora intestinale con l’uso di probiotici migliora la salute dell’intestino. Il probiotico Lb. curvatus SMFM2016-NK aveva avuto l’effetto di lenire le patologie parodontali in uno studio precedente. In aggiunta, Lb. rhamnosus GG alleviava i sintomi di parodontiti nei topi.

In questo studio, sono stati esaminati gli effetti del latte fermentato con Lb. curvatus SMFM2016-NK per rilevare i sintomi delle patologie parodontali, analizzando la riposta immunitaria e i cambiamenti del microbiota orale e intestinale dopo la somministrazione del latte fermentato nei topi.

ABSTRACT

L’obiettivo di questo studio è quello di analizzare gli effetti del latte fermentato con Lactobacillus curvatus SMFM2016-NK sulle patologie parodontali e la salute intestinale sui topi. Per migliorare l’effetto della somministrazione del latte fermentato in questione, per rilevare le parodontiti dei topi sono stati trattati come segue per 4 settimane: latte scremato al 10% ( gruppo normale), gruppo pardontiti + latte scremato al 10% ( gruppo negativo), gruppo parodontiti + latte fermentato con Lactobacillus rhamnosus (gruppo controllo positivo), e gruppo parodontiti + latte fermentato con Lb. curvatus SMFM2016- NK (gruppo PD+LCFM). L’analisi trascrizionale delle citochine infiammatorie [fattore necrosi tumorale α (TNF-α), IL-1β, IL-6,  e IL-10] è stata effettuata attraverso la trascrizione inversa quantitativa PCR. I cambiamenti nel microbiota orale e intestinale dopo la somministrazione del latte fermentato con Lb. curvatus SMFM2016-NK sono stati analizzati tramite sequenziamento metagenomico utilizzando DNA estratto dai tessuti gengivali e dalle feci del cieco dei topi. Dopo il trattamento con latte fermentato con Lb. curvatus SMFM2016-NK i livelli di espressione del gene relativo di TFNA e IL1B nella gengiva erano diminuiti nel gruppo PD+LCFM comparati a quelli del gruppo di controllo negativo. Nel microbiota orale, la porzione del phylum Proteobacteria nel gruppo PD+LCFM era più bassa rispetto al gruppo di controllo negativo dopo il trattamento con latte fermentato con Lb. curvatus SMFM2016-NK. Nell’intestino, i livelli di espressione del gene relativo delle citochine infiammatorie nel colon, non era differente tra il gruppo normale e quello di controllo negativo; ad ogni modo i livelli di espressione di TFNA e IL1B nel gruppo di controllo positivo erano più bassi di quelli nel gruppo di controllo negativo. La composizione e diversità del microbiota intestinale era differente tra gruppo normale, gruppo parodontiti e il gruppo trattato con latte fermentato con Lb. curvatus SMFM2016-NK. Questi risultati indicano che latte fermentato con Lb. curvatus SMFM2016-NK può alleviare le infiammazioni parodontali e intestinali e modificare il microbiota orale e intestinale.

Fermented milk with Lactobacillus curvatus SMFM2016-NK alleviates periodontal and gut inflammation, and alters oral and gut microbiota 

Y. Choi 1, E. Park2, S. Kim1, J. Ha1, H. Oh 2, Y. Kim 2, Y. Lee 2, Y. Seo,2 J. Kang2, S. Lee1, H. Lee,3, Y. Yoon,1,2 and K.-H. Choi4 
Risk Analysis Research Center, Sookmyung Women’s University, Seoul, Korea
2 Department of Food and Nutrition, Sookmyung Women’s University, Seoul, Korea
3Food Standard Research Center, Korea Food Research Institute, Jeollabuk-do, Korea
4Department of Oral Microbiology, College of Dentistry, Wonkwang University, Iksan, Korea

DOI: doi.org/10.3168/jds.2020-19625

J. Dairy Sci., 5 marzo 2021