In giro per il mondo si trovano numerosi Musei dedicati al cibo, da quelli più tradizionali a quelli più eccentrici.

Naturalmente sono gli Stati Uniti a detenere il primato di quelli più fantasiosi. In Europa, invece, questi musei sono un modo per celebrare prodotti tradizionali, che rappresentano la cultura di un popolo.

Molto famoso in Irlanda è il Cork Butter Museum, ubicato nel centro storico della cittadina, sede del più grande mercato di burro al mondo che si svolge ancora con cadenza annuale.

Il Museo illustra ‘from green to gold’, tutte le fasi di lavorazione del burro salato, legato al marchio Kerrygold, grazie al quale si è assistito alla rinascita della vendita di burro in Irlanda.

In Italia i musei legati al Latte sono molti, spesso poco conosciuti e situati in piccoli paesi montani, con alle spalle però una lunga tradizione di arte casearia.

Due esempi su tutti sono il MUU, Museo del latte e della storia della Muggiasca, e il Museo del Latte di Cerano (NO). Il primo, inaugurato a Vendrogno (LC) nel giugno 2008 nei locali dell’ex-latteria turnaria, ha lo scopo di tramandare le antiche tradizioni del territorio per pore le basi di uno sviluppo sostenibile sia economico che culturale. Il secondo, nella Valle d’Intelvi (in Provincia di Como a ridosso della Svizzera), ha prettamente scopi didattici per far conoscere la cultura locale.

Questi due musei hanno in comune il fatto di trovarsi all’interno di quella che una volta era la latteria turnaria, quel sistema nel quale il latte non viene acquistato dai soci ma lavorato per conto terzi. I prodotti ottenuti restano di proprietà del singolo socio che può decidere se ritirarli e commercializzarli in proprio o venderli allo spaccio della latteria. La tradizione delle latterie turnarie era un tempo diffusa in Friuli, in Veneto e in Trentino, e si è poi diffusa in altre zone del nord Italia come il Piemonte.

Sulla strada che porta alle Tre Cime di Lavaredo, precisamente a Dobbiaco, si trova Mondolatte, un caseificio con annesso Museo del Formaggio.

Dedicato agli appassionati, questo Museo illustra, attraverso un percorso sopraelevato, come si produce il formaggio, dall’arrivo del latte all’inizio della stagionatura.

C’è poi il Parmigiano Reggiano che ha una propria area dedicata a Soragna (PR), non distante da Langhirano, dove ha sede il Museo del Prosciutto DOP.

All’interno di un antico caseificio si possono vedere gli utensili utilizzati fin dall’800 per produrre le forme di Parmigiano, e più in generale gli attrezzi della civiltà contadina che è stata ed è ancora oggi un faro per tutte le eccellenze che compongono l’atlante enogastronomico italiano.