Riassunto

Finora, i provvedimenti a sostegno del benessere animale della Politica Agricola Comune dell’UE per le vacche da latte erano orientati all’azione. Gli allevatori ricevevano un compenso per i sistemi di stabulazione adottati e per la gestione (input) ritenuti favorevole per il benessere animale. Poiché l’effettivo risultato finale in termini di benessere animale non viene tenuto in considerazione, questi provvedimenti a sostegno del benessere possono creare buoni presupposti per il comportamento degli animali anche se non sono in grado di rivolgersi alla salute degli animali. Ciò diventerebbe possibile grazie a provvedimenti di sostegno orientati ai risultati, nei quali il pagamento sarebbe collegato all’esito finale (indicatori basati sugli animali). Con l’obiettivo di rendere più efficace il sostegno nei confronti del benessere animale, abbiamo quindi esaminato quali indicatori sarebbero idonei per dei provvedimenti di sostegno orientati ai risultati e come questi dovrebbero essere progettati per includere tutti gli aspetti del benessere animale: salute degli animali, comportamento e loro status emotivo. Durante un processo di selezione in più fasi, che ha coinvolto scienziati e professionisti, sono stati identificati 10 indicatori appropriati. Poiché questi comprendevano solamente la salute degli animali, si raccomandano provvedimenti combinati orientati sia all’azione che ai risultati, all’interno dei quali gli aspetti “comportamento” e “status emotivo” vengano affrontati secondo requisiti orientati all’azione, mentre l’aspetto “salute” venga affrontato secondo indicatori orientati ai risultati. Con i risultati ottenuti da questa ricerca, viene fornita una base di conoscenze ai responsabili politici e legali utili per mettere in atto politiche di sostegno per l’allevamento che possano andare a migliorare efficacemente il benessere delle vacche da latte.

Introduzione

I cittadini Europei si preoccupano per il benessere degli animali d’allevamento. Secondo un recente sondaggio Eurobarometro, l’82% degli intervistati afferma che “in linea generale, il benessere degli animali d’allevamento dovrebbe essere maggiormente garantito rispetto a quanto venga fatto al momento”. Gli studi scientifici hanno rilevato un gran numero di problematiche relative al benessere degli animali negli allevamenti Europei. Queste comprendono la dilagante incidenza di malattie, come la mastite nelle vacche da latte; un’elevata prevalenza di lesioni, come quelle alle zampe nel pollame, causate da condizioni di stabulazione inadeguate; ed i disturbi comportamentali, come il mordersi la coda nei maiali o il beccare le piume nelle galline ovaiole; fino ad arrivare alle mutilazioni condotte di routine in allevamento rappresentate dalla castrazione, dalla decornazione e dal taglio della coda. Il benessere animale è rappresentato da una serie di caratteristiche che lo identificano come un bene pubblico nella filiera corta, richiedendo così un intervento politico per garantirne un’offerta adeguata. Diversi strumenti possono essere implementati per supportare questo obiettivo. Oltre ad un inasprimento della legislazione sul benessere animale e alla fornitura di informazioni adeguate per i consumatori (ad esempio l’etichettatura di un prodotto che attesti il rispetto del benessere animale), possono essere inclusi provvedimenti a sostegno degli allevatori. Tali provvedimenti hanno il vantaggio di compensare i maggiori costi di un allevamento rispettoso del benessere, senza mettere in discussione la competitività della produzione animale sui mercati internazionali. La Commons Agriculrural Policy (PAC) dell’UE rappresenta oltre un terzo del bilancio dell’UE con i suoi due pilastri, il Direct Payments ed i Rural Development Programmes (RDP), ed ogni anno eroga circa 60 miliardi di euro a sostegno degli allevatori. Nei RDP è stato messo a punto un provvedimento specifico, “Benessere animale” (M14, articolo 33*), per migliorare appunto il benessere degli animali. Altri provvedimenti dei RDP che possono essere attuati per migliorare il benessere degli animali d’allevamento sono rappresentati dal sostegno agli investimenti nelle aziende agricole, dal trasferimento di conoscenze e dai servizi di consulenza. Tuttavia, questi vengono impiegati principalmente per far crescere la competitività a breve termine delle aziende che ne beneficiano. Con il provvedimento M14, gli allevatori “che vanno oltre i relativi standard obbligatori” possono ricevere pagamenti annuali per unità di bestiame (LU, livestock unit). Finora questo provvedimento ha rappresentato solo una piccola percentuale del bilancio dei RDP e non è stato attuato in tutti gli Stati membri, ma negli ultimi anni ha acquisito importanza, con un costante aumento del numero di paesi che lo hanno attuato, delle aziende assistite e di unità di allevamento, come così come dell’investimento della spesa pubblica (cfr. figure A1 e A2 nell’Appendice A per una visione d’insieme). In futuro questo provvedimento, o dei sostegni alternativi al benessere animale come quelli previsti nel quadro degli Eco-Schemes, potrebbero diventare ancora più importanti, poiché il benessere degli animali rimane una questione di grande interesse per l’opinione pubblica e continuano a persistere le problematiche già esistenti. Come per tutti i provvedimenti dei RDP, la definizione e la messa in atto del sostegno avviene a livello di Stato Membro dell’UE o, addirittura, a livello regionale (cioè, in Germania, gli stati federali; in Italia, le regioni). Finora, il provvedimento M14 è stato attuato quasi esclusivamente come misura di sostegno orientata all’azione e, nella maggior parte dei paesi, è rivolto specificatamente alle vacche da latte. I provvedimenti orientati all’azione sono l’approccio politico comune per la fornitura di beni pubblici nei RDP dell’UE e sono ampiamente utilizzati nei programmi agroambientali. Forniscono un compenso agli allevatori per i costi più elevati sostenuti a seconda del rispetto di specifiche condizioni (input). Al contrario, i provvedimenti orientati all’azione erogano un compenso per il raggiungimento di uno specifico risultato nel contesto della biodiversità, ad esempio, per la presenza di flora in pericolo in un habitat. Le aziende coinvolte si impegnano a rispettare determinati requisiti quali l’accesso al pascolo o la fornitura di lettiere fatte di paglia (per un esempio dei requisiti del provvedimento, vedere l’Appendice A). La valutazione dell’M14 in Germania ha dimostrato che questo approccio orientato all’azione può fornire buoni presupposti per quanto riguarda il comportamento animale, ma non è in grado di far fronte all’aspetto della salute degli animali. I provvedimenti orientati ai risultati potrebbero compensare questa carenza, poiché la salute degli animali può essere misurata adeguatamente utilizzando indicatori basati sugli animali stessi. L’inclusione di elementi orientati ai risultati potrebbe quindi rendere M14 più efficace, “garantendo che gli agricoltori vengano pagati per la fornitura piuttosto che per la messa in atto di comportamenti gestionali che possono o meno portare a tale fornitura”. Gli approcci orientati ai risultati vengono ampiamente utilizzati nella ricerca che si occupa di benessere animale (“parametri basati sugli animali” ), ma sono nuovi per quanto riguarda i provvedimenti a sostegno del benessere animale. Con l’obiettivo di fornire una base di conoscenze per il miglioramento degli effetti sul benessere animale dei provvedimenti a sostegno della politica agricola, questo documento mostra i risultati di un progetto di ricerca interdisciplinare e orientato all’applicazione, che ha coinvolto economisti che si occupano di agricoltura e scienziati che si occupano di animali d’allevamento. Sono stati analizzati gli elementi necessari per provvedimenti relativi al benessere animale orientati ai risultati per le vacche da latte e sono state formulate raccomandazioni per incrementare l’efficacia del supporto al benessere animale degli attuali RDP.

Il progetto è stato suddiviso in due fasi:

  1. Identificazione di parametri idonei.
  2. Definizione di valori soglia e della progettazione dei provvedimenti.

Abstract

Il benessere degli animali d’allevamento è una delle principali preoccupazioni dei cittadini dell’Unione europea, e viene affrontato nei Programmi di Sviluppo Rurale mediante specifici provvedimenti a sostegno del benessere animale. I risultati di una valutazione precedente rivelano che i provvedimenti orientati all’azione messi in atto falliscono quando si tratta di migliorare la salute degli animali, un aspetto molto importante del benessere. I provvedimenti orientati ai risultati potrebbero compensare questa carenza, ma si sa poco sulla loro progettazione. Al fine di migliorare l’efficacia degli attuali provvedimenti sul benessere animale delle vacche da latte, sono stati analizzati i loro aspetti all’interno di un progetto di ricerca interdisciplinare ed orientato all’applicazione che ha coinvolto economisti del settore agricolo e scienziati che si occupano specie animali ad uso zootecnico. E’ stato utilizzato un approccio a metodi misti che includeva un sondaggio scritto Delphi, discussioni di gruppo e raccolta di dati in azienda al fine di selezionare degli indicatori adeguati, di sviluppare un approccio per l’individuazione di valori soglia e di progettare dei provvedimenti di sostegno. I risultati suggeriscono che, nei provvedimenti a sostegno del benessere animale, sono necessari fattori orientati all’azione ed ai risultati per far fronte a tutti gli aspetti del benessere.

 

* The European Parliament and the Council of the European Union. Regulation (EU) No 1305/2013 of the European Parliament and of the Council on Support for Rural Development by the European Agricultural Fund for Rural Development (EAFRD) and Repealing Council Regulation (EC) No 1698/2005. Off. J. Eur. Union 2013, L347, 487–548.

A Results-Oriented Approach for the Animal Welfare Measure of the European Union’s Rural Development Programme

Angela Bergschmidt1*, Solveig March2, Kathrin Wagner2 and Jan Brinkmann2

  1. Thünen Institute of Farm Economics, Bundesallee 63, 38116 Braunschweig, Germany
  2. Thünen Institute of Organic Farming, Trenthorst 32, 23847 Westerau, Germany; solveig.march@thuenen.de (S.M.); 

* Correspondence: angela.bergschmidt@thuenen.de

Animals 2021, 11, 1570. https://doi.org/10.3390/ani11061570
https://www.mdpi.com/journal/animals

Academic Editors: David S Beggs, Peter Mansell and Mandy Paterson

(This article belongs to the Special Issue Dairy Cow Health and Welfare)