Il 2020 ha segnato terribilmente i Consorzi, il Pecorino Toscano DOP ha deciso di incrementare la visibilità anziché battere in ritirata.

Un anno orribile il 2020, che poteva rendere vano tutto il lavoro di valorizzazione e di promozione svolto in questi ultimi anni dal Consorzio del Pecorino Toscano.

A fronte di un inizio anno da record (a gennaio e febbraio il trend di crescita complessivo era del +20%, con un export che viaggiava su un +30%). A marzo il rallentamento e ad aprile e maggio un crollo verticale del mercato.
A fine 2020, grazie alle vendite dei primi due mesi ed alle forniture fatte in inverno ad AGEA per gli indigenti nazionali, il dato complessivo ha dato una timida crescita dell’1,35% (con un export a + 9%) a fronte di un aumento della produzione del 10,24%.

Il dato complessivo ci dice che i caseifici hanno fatto molte scorte di prodotto che dovrà essere collocato in questo 2021.
In particolare, sono stati lavorati a Pecorino Toscano DOP 20.000.000 di litri di latte ovino producendo oltre 1.500.000 di forme per circa 3.530 tonnellate.

Per questo 2021 il Consorzio ha quindi deciso di non restare ad aspettare tempi migliori ma di investire nella crescita, impegnandosi come mai fino ad oggi sul mercato interno, con azioni pubblicitarie, realizzazione e diffusione di un nuovo spot televisivo su Sky e su alcune emittenti toscane, pubblicità sulla radio nazionali e locali ed attività sulla stampa generalista. Sul fronte della ricerca e sviluppo prosegue l’impegno verso la certificazione di sostenibilità per il Pecorino Toscano e la promozione della certificazione del benessere animale per quanto riguarda gli allevamenti.
È doveroso poi da parte nostra rendere atto della vicinanza nel 2020 delle istituzioni, come l’Unione Europea, il Ministero Politiche Agricole e la Regione Toscana, che attraverso i contributi dati sui progetti mirati elaborati dal Consorzio, consentono la resilienza e la crescita del settore.

 

Fonte: Pecorino Toscano DOP