Esistono numerose condizioni respiratorie che possono colpire vitelli, giovani animali e bovini adulti.
I problemi respiratori sono considerati come una delle principali cause di perdita economica degli allevamenti dei bovini da carne e da latte, a causa di un aumento della mortalità e delle spese sostenute dall’allevatore che incidono in maniera crescente sulla reddittività dell’azienda.
L’animale, soprattutto se sottoposto a fattori stressanti e se in condizioni di salute non ottimali, è particolarmente soggetto a problemi polmonari che, se non gestiti opportunamente e prontamente, si ripercuotono anche sulla restante mandria, provocando ingenti danni di difficile soluzione.
I problemi respiratori sono considerati multifattoriali, in quanto possono essere ricondotti a più fattori quali agenti microbici, ma soprattutto ambientali, in grado di modulare la prevalenza e la gravità della problematica. La temperatura e l’umidità infatti influiscono sulla salute dell’animale influenzando l’attività mucociliare e la funzionalità delle arterie polmonari.
Il danno polmonare nel complesso della malattia respiratoria del bovino
Il complesso della malattia respiratoria del bovino deriva da un’alternazione dell’equilibro fra la capacità di difesa dell’ospite ed i potenziali fattori patogeni. Questa perdita dell’equilibrio si sviluppa nella maggior parte dei casi nei capi che non sono in grado di superare una modificazione del proprio ambiente o di adattarsi ad essa. Lo stress interferisce con i meccanismi di clearance e di difesa dell’apparato respiratorio e promuove la proliferazione di microrganismi e la produzione delle loro tossine.
Per il controllo endogeno dell’infiammazione polmonare è necessario un equilibrio appropriato fra i mediatori pro infiammatori e quelli antinfiammatori. Come conseguenza, la risposta immunitaria dell’ospite può causare complicazioni più gravi di quelle dovute ai microrganismi stessi.
In questi casi si manifesta uno stress infiammatorio, cioè lo squilibrio fra questi due tipi di mediatori con una disfunzione polmonare, che si manifesta come ipersecrezione, broncocostrizione, edema della mucosa e edema interstiziale ed alveolare. Nonostante la tachipnea, queste disfunzioni impediscono la ventilazione alveolare e la diffusione gassosa alveolo-capillare e inducono la discordanza fra ventilazione e perfusione, il che esita in un cattivo scambio gassoso (ipossiemia ed ipercapnia).
Le disfunzioni, unitamente alle lesioni polmonari, sono responsabili dell’elevato tasso di mortalità e dei danni irreversibili osservati.
La malattia respiratoria si riconosce con maggiore frequenza ed è più grave nei bovini giovani rispetto agli adulti, indipendentemente da considerazioni immunologiche e gestionali, a causa della maturità funzionale del sistema respiratorio del bovino, che non viene raggiunta prima di un anno di vita.
Gestione del complesso dei disturbi respiratori
Per essere efficace, un approccio complessivo al controllo dei problemi respiratori deve tenere conto della razza selezionata, della prevenzione e della terapia. L’impressionante predisposizione dei bovini, ed in particolare dei vitelli da carne, alle malattie respiratorie è direttamente correlata alla loro mancanza di resistenza polmonare adeguata ed una riserva di ventilazione sufficiente a ridurre la frequenza e la gravità delle malattie respiratorie.
Anche le misure profilattiche e igieniche occupano una posizione essenziale. Misure come la vaccinazione hanno lo scopo di promuovere l’immunità dei bovini contro vari agenti patogeni e riducono l’impatto negativo dello stress. Purtroppo non sono sempre facili da attuare nelle moderne procedure di allevamento, inoltre contribuiscono a ridurre la frequenza e la gravità del disturbo, ma non lo eliminano.
Le misure terapeutiche o di supporto, pertanto, svolgono un ruolo essenziale nel ridurre l’impatto economico dei disturbi respiratori. La strategia deve essere applicata abbastanza precocemente da prevenire lo sviluppo di lesioni irreversibili e deve essere adattabile al grado clinico dello stato di salute dell’animale. Le strategie possono riguardare:
- soppressione degli agenti infettivi,
- modulazione della reazione infiammatoria polmonare,
- correzione dei disordini avvenuti.
Microbiota e salute polmonare
Di recente, è stato dimostrato che esiste uno stretto rapporto tra microbioma polmonare e intestinale: l’asse intestino-polmone prevede una continua comunicazione per via ematica tra i due distretti che, in tal modo, sarebbero in grado di modulare a vicenda la risposta immunitaria locale e la composizione del rispettivo microbioma.
Composizione, diversità e stabilità del microbiota respiratorio influenzano la predisposizione allo sviluppo di patologie respiratorie, offrendo o meno la possibilità ad eventuali patogeni di proliferare.
Un microbiota diversificato è, inoltre, generalmente più resistente alla colonizzazione di patogeni.
Alcuni microorganismi classificati come “protettivi” tra cui Lactobacillaceae e Bacillaceae, hanno dimostrato una riduzione degli stati patologici, potenziando la resistenza allo sviluppo delle malattie respiratorie.
La nutrizione che coinvolge i postbiotici, cioè i prodotti di derivazione dei microrgansimi (tra i ceppi con più benefici troviamo i Lactobacillus) rilasciati durante i processi di fermentazione per la corretta modulazione basata sulle diverse funzioni metaboliche, ha dimostrato efficacia con minori effetti collaterali. Queste sostanze hanno inoltre la straordinaria caratteristica di rafforzare gli stati epiteliali, stimolare la produzione del muco protettivo e creare dei biofilm che aiutano insieme a proteggere l’animale dagli agenti esterni e dalle infezioni. Questi sembrerebbero promuovere la salute respiratoria contrastando indirettamente la colonizzazione di patogeni quali Mannheimia haemolytica. Inoltre:
- Forniscono proteine e co-fattori che contribuiscono all’equilibrio del microbioma.
- Favoriscono l’omeostasi intestinale.
Esistono alcune evidenze sul ruolo del microbiota nel mantenimento dell’omeostasi della risposta immunitaria, per cui è logico aspettarsi che una disbiosi possa facilitare l’insorgenza di malattia, così come è verosimile che allo stesso tempo la risposta immunitaria sia in grado di influenzare la composizione del microbioma polmonare.
Batteri Lattici (Lactobacilli):
- Potenziano il sistema immunitario.
- Trasformano principalmente il glucosio in acido lattico mediante un processo di fermentazione riducendo il pH dell’ambiente in cui crescono. Questo impedisce la crescita di microrganismi e agenti patogeni.
Gli enzimi e i cofattori di derivazione dai microrganismi:
- Aumentano le difese organiche.
- Potenziano il sistema immunitario.
Natura come modello di ruolo anche per i ruminanti
Gli oli essenziali sono fra i più potenti prodotti ottenuti dalle piante. Un solo olio essenziale può contenere fino a 500 diverse molecole aromatiche e oltre 100 componenti. I principali sono: terpeni, alcoli, fenoli, esteri, aldeidi e chetoni. Questi conferiscono agli oli essenziali un effetto antivirale, antibatterico e antimicotico.
Grazie alle loro proprietà lenitive e batteriostatiche, aiutano a contrastare le problematiche respiratorie e ad accelerare i tempi di recupero. L’effetto decongestionante di alcuni oli essenziali aiuta anche a ripulire il sistema respiratorio da muco e catarro.
In che modo le erbe possono apportare beneficio al sistema respiratorio bovino?
- Azione Espettorante, per rompere ed espellere la congestione del torace.
- Azione Lenitiva, per le vie nasali e respiratorie irritate.
- Azione Rilassante, per i muscoli vicino all’apparato respiratorio superiore che sedano la tosse.
- Azione Calmante, nel momento del rilascio di istamine.
- Azione Protettiva, per la lotta contro gli organismi nocivi che possono produrre problemi respiratori superiori.
- Come fonte di antiossidanti, riducendo l’arrossamento e il danno ossidativo.
I vantaggi connessi ai potenziali effetti delle molecole contenute in estratti vegetali
Consentono al sistema di allevamento di orientarsi verso la prevenzione piuttosto che la cura delle problematiche, con riflessi estremamente positivi in termini di:
- performance di crescita,
- alleviare le compromesse condizioni delle vie respiratorie,
- mitigare gli effetti negativi dello stress e degli stati febbrili promuovendo un rapido ed efficace ripristino dell’omeostasi dell’organismo con riflessi positivi sull’assunzione di alimento,
- prevenire le infiammazioni,
- benessere animale.
Benessere naturale
Akron propone tre soluzioni innovative con ingredienti totalmente naturali, tra cui oli essenziali ed erbe:
PULMO FLOWER – Mangime complementare in polvere.
PULMOGEL – Mangime complementare in gel.
RESPIR-A – Mangime complementare liquido.
Sono prodotti per ruminanti che possono sostenere la fisiologia del sistema respiratorio in caso di problemi polmonari grazie anche alla presenza di appetizzanti e aromatizzanti derivati da oli essenziali ed erbe che svolgono un’azione benefica aiutando a migliorare i processi respiratori.
Letteratura
www.dairyaustralia.com.au/animal-management-and-milk-quality/animal-health/respiratory-conditions
www.verobiologico.it/verobio/15-oli-essenziali-contro-influenza/
magazine.x115.it/x115/melaleuca-tea-tree/
www.izsto.it/images/stories/allegati_eventi/bollo
elearning.unipd.it/scuolaamv/pluginfile.php/14479/mod_resource/content/1/Mal_Resp
www.vetjournal.it/images/archive/pdf_riviste/4092
Per respira
www.inherba.it/oli-essenziali-un-sollievo-per-le-vie-respiratorie/