L’Italia vanta una tradizione molto radicata della produzione di formaggi, siano essi stagionati, semi-stagionati o freschi. Si contano infatti 61 varietà di formaggi certificati, in particolare 57 DOP, 2 IGP e 2 STG.

DOP (Denominazioni d’Origine Protette), IGP (Indicazioni Geografiche Protette) e STG (Specialità Tradizionale Garantita) sono Indicazioni Geografiche e possono essere considerate come il risultato dei segni distintivi del territorio che influenzano in modo significativo la qualità del prodotto finito. Le Indicazioni Geografiche sono nate in Europa nel 1992 al fine di armonizzare norme di tutela già esistenti in alcuni Stati membri e hanno molteplici obiettivi, tra cui la tutela degli standard qualitativi dei prodotti agroalimentari, la salvaguardia dei metodi di produzione e la presentazione ai consumatori di informazioni sulle caratteristiche che conferiscono valore aggiunto ai prodotti.

Da un’attenta analisi si evince però che il loro significato è ancora più profondo poiché, attraverso regimi di qualità, queste certificazioni contribuiscono a ricompensare gli sforzi dei produttori per ottenere una gamma diversificata di prodotti che ha ricadute molto positive per l’economia rurale. Questo vale soprattutto per le aree svantaggiate, le zone di montagna e le regioni ultraperiferiche, nelle quali il settore agricolo ha un peso economico notevole e i costi di produzione sono elevati. Questo tipo di certificazione di prodotto è in grado di fornire un contribuito importantissimo alla politica di sviluppo rurale e alle politiche di sostegno dei mercati e dei redditi, nell’ambito della Politica Agricola Comune (PAC).

Volgendo uno sguardo al futuro appare evidente come le certificazioni delle Indicazioni Geografiche siano uno strumento fondamentale per poter raggiungere gli obbiettivi della strategia From Farm to Fork.

Il Regolamento (UE) n. 1151/2012

A livello europeo, i concetti discussi vengono evidenziati negli obiettivi del Regolamento (UE) n. 1151 del 2012, all’Articolo 1, nel quale viene sottolineata l’intenzione di aiutare i produttori a comunicare ai consumatori le caratteristiche e le modalità di produzione di tali prodotti, grazie alla garanzia del rispetto dei disciplinari di produzione. In questo modo viene garantita:

  • una concorrenza leale per gli agricoltori e i produttori di prodotti agricoli e alimentari aventi caratteristiche e proprietà che conferiscono valore aggiunto;
  • la disponibilità per i consumatori di informazioni attendibili riguardo a tali prodotti;
  • il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale;
  • l’integrità del mercato interno.

L’Articolo 1 continua evidenziando il fatto che queste misure sono finalizzate a sostenere le attività agricole e di trasformazione, e che i sistemi di produzione associati a prodotti possiedono una qualità rara, contribuendo in tal modo alla realizzazione degli obiettivi della politica di sviluppo rurale.

E’ importante sottolineare che questo regolamento istituisce regimi di qualità che costituiscono la base per l’identificazione e la protezione di nomi e indicazioni che, in particolare, si riferiscono a prodotti agricoli con caratteristiche che conferiscono un valore aggiunto, siano essi relativi ai metodi di produzione o di trasformazione usati o al loro luogo di produzione o di commercializzazione.

In questo contesto è necessario rimarcare il fatto che queste certificazioni europee non sono un marchio, sebbene a livello internazionale siano regolamentate dall’accordo TRIPs che verte sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale. L’Europa ha deciso di rendere queste “proprietà intellettuali” accessibili a tutti gli agricoltori e i trasformatori che seguono i criteri e il disciplinare di produzione del prodotto di loro interesse. Il disciplinare di produzione ha la funzione di proteggere le risorse naturali o il paesaggio della zona di produzione e migliorare il benessere degli animali.

Gli obiettivi principali della garanzia di questo tipo di protezione sono quelli di garantire agli agricoltori e ai produttori un giusto guadagno per le qualità e caratteristiche di un determinato prodotto o del suo metodo di produzione, e di fornire informazioni chiare sui prodotti che possiedono caratteristiche specifiche connesse all’origine geografica, permettendo così ai consumatori di compiere scelte di acquisto più consapevoli.

 

Nelle prossime settimane parleremo nello specifico di ognuna delle Indicazione Geografiche.