Secondo le nuove stime preliminari Istat, prosegue ad agosto la fase di rallentamento dell’inflazione (scesa a +5,5%) e della sua componente di fondo (+4,8%).
La decelerazione su base annua dei prezzi al consumo, ancora fortemente influenzata dalla dinamica dei Beni energetici, riflette anche l’evoluzione favorevole dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e il rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni alimentari, la cui crescita in ragione d’anno rimane, tuttavia, su valori relativamente alti (+9,8%).
Resta, però, elevato, sebbene in decelerazione, il ritmo di crescita dei prezzi del “carrello della spesa”, che ad agosto si attesta a +9,6%.
Alla decelerazione dei prezzi dei Beni alimentari (da +10,5% a +9,8%; +0,2% da luglio) hanno contribuito entrambe le componenti di questo aggregato: i prezzi degli Alimentari non lavorati risultano in rallentamento su base tendenziale (da +10,4% a +9,2%) e in lieve calo rispetto al mese precedente (-0,5%); quelli degli Alimentati lavorati, nonostante il moderato aumento su base congiunturale (+0,8%), evidenziano anch’essi un rallentamento della loro crescita in ragione d’anno (da +10,5% a +10,1%).
In particolare, la prima componente risente della decisa frenata dei prezzi di Frutta fresca o refrigerata (da +13,8% a +9,4%; -3,3% su base mensile), seppure accompagnata da una lieve accelerazione di quelli dei Vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate (da +19,8% a +20,2%; +0,3% il congiunturale).