La finale di competizione a suon di forme di formaggio, organizzata da Guru del Gusto, che si è svolta a FICO di Bologna sabato 13 ottobre scorso, è stata emozionante, divertente ed estremamente gustosa. Nella quarta edizione degli Italian Cheese Awards, 31 caseifici sono arrivati in finale dopo un lavoro lunghissimo di ricerca e selezione da parte dei giudici individuati nel mondo del formaggio e non appartenenti a Guru del Gusto. Mille formaggi inizialmente selezionati tra eventi vari, come ad esempio Formaggio in Villa 2018, a Villa Farsetti di Santa Maria di Sala (VE) svoltasi a fine aprile scorso. L’entusiasmo e l’energia che si sono percepiti provenire dal palco hanno qualcosa di unico, e sono il frutto di tanta passione, duro lavoro ed estrema fiducia nel settore lattiero caseario.

La sfida è avvenuta per categoria di formaggio, con 3 finalisti per ciascuna di esse, con premiazioni speciali a chiusura dell’evento. La sola eccezione di 4 finalisti è stata per gli stagionati, da sempre la categoria più affollata. Ecco i vincitori:

  1. Categoria Formaggio FRESCHISSIMO: Caseificio La Tenuta Bianca (Campania) con Annutolo
  2. Categoria Formaggio FRESCO: Caseificio Monte Jugo (Lazio), con Caprino nobile
  3. Categoria Formaggio PASTA FILATA: Caseificio Artigiana (Puglia), con la Burrata
  4. Categoria Formaggio PASTA FILATA STAGIONATA: Caseificio Posticchia Sabelli (Basilicata), con il Caciocavallo Silano piccante
  5. Categoria Formaggio PASTA MOLLE: Caseificio Englhorn (Alto Adige), con Arunda
  6. Categoria Formaggio SEMISTAGIONATO: Caseificio De Magi (Toscana), Antani
  7. Categoria Formaggio STAGIONATO: Caseificio Castelmagno DOP (Piemonte), La Meiro Terre di Castelmagno
  8. Categoria Formaggio STAGIONATO OLTRE 24 MESI: Caseificio Gennari (Emilia Romagna), con il Parmigiano Reggiano 36 mesi
  9. Categoria Formaggio AROMATIZZATO: Latteria Perenzin (Veneto), Capra ubriaco al Traminer
  10. Categoria Formaggio ERBORINATO: Caseificio Luigi Guffanti 1876 (Piemonte), Gorgonzola DOP Dolce

Tra i premi speciali, ricordiamo il Formaggio dell’anno edizione 2018 che è stato assegnato alla Latteria di Branzi con lo Stracchino all’Antica.

La serata è stata condotta da Alberto Marcomini, giornalista, scrittore e guro dei formaggi, Luca Olivan, direttore artistico dell’evento e da Oscar Farinetti, fondatore della catena Eataly, il quale ha aperto con un breve ma incisivo discorso la serata.

“Nessuno di noi ha deciso di nascere in Italia. Abbiamo avuto la fortuna di nascere in un Paese che conta 53 patrimoni Unesco, il 70% del patrimonio artistico mondiale, un posto unico al mondo. Abbiamo una grande biodiversità agricola, agroalimentare ed enogastronomica, la più grande della terra. Tutto questo è pura fortuna! Abbiamo il dovere di essere riconoscenti verso ciò, così come l’umiltà di sforzarsi e dare il massimo per ringraziare di aver ricevuto questo grande dono. Si tratta di correttezza morale, intellettuale, un serio amore verso questo settore.”

Tanti i momenti di ironia, come gli aneddoti raccontati da Giovanni Guffanti del caseificio Luigi Guffanti 1876, che ha dovuto discutere a lungo con il padre su quale delle 20 forme di Gorgonzola DOP dolce dovesse andare alla giuria, gettando la spugna di fronte all’ostinazione del padre, la cui scelta gli è valsa il titolo di miglior erborinato. Tanta anche l’emozione, come quella della signora Sonja Sagmeister del Caseificio Englhorn all’annuncio della sua vittoria per miglior formaggio a pasta molle.

Ma quello che si legge più di tutto negli occhi e nell’entusiasmo di tutti i casari presenti alla premiazione è la soddisfazione per i frutti del proprio lavoro. Ed è anche quello che traspare dalle parole di Alberto Marcomini: “Chi arriva in finale agli Italian Cheese Awards ha già vinto! Il giudizio dato è a tutto tondo, a 360 gradi poiché valutiamo anche cosa succede prima del processo stesso. Giudicare un formaggio nell’arco di 8/9 mesi non è affatto facile. Per questo il giudizio a 360 gradi è equo.”