Il 13 dicembre 2022 è stata promulgata in Colombia la Legge n. 2277  che introduce importanti modifiche nel sistema tributario, inserendo nuove imposte specifiche su bevande e prodotti alimentari ultra processati con alto contenuto di zuccheri, sodio o grassi saturi.

In Colombia, il consumo medio di sale supera di gran lunga la raccomandazione dell’OMS, con una dieta ricca di alimenti processati e tradizionali ad alto contenuto di sale e conseguenti problemi di salute come l’ipertensione. Parallelamente, i tassi di obesità sono in aumento, con oltre il 50% degli adulti in sovrappeso o obesi, a causa di diete ad alto contenuto calorico, stili di vita sedentari e disparità economiche. Questo incremento dell’obesità è associato a malattie croniche e alti costi sanitari. Per affrontare questi problemi, il governo colombiano ha varato misure come la tassa su bevande zuccherate e cibi ultra processati, campagne educative e promozione dell’attività fisica.

L’introduzione del Titolo V “Tasse sulla Salute” nello Statuto Tributario della Legge No. 2277 rappresenta un passo significativo nella promozione della salute pubblica attraverso la politica fiscale. Questo nuovo titolo impone tasse su bevande ultra processate e zuccherate, nonché su prodotti alimentari ultra processati con elevati contenuti di zuccheri aggiunti, sodio o grassi saturi.

Obiettivo Salutistico

L’obiettivo principale di questa normativa è ridurre il consumo di prodotti che contribuiscono a malattie croniche non trasmissibili, come obesità, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. Studi scientifici hanno ripetutamente dimostrato che un elevato consumo di zuccheri aggiunti, sodio e grassi saturi è correlato con un aumento del rischio di alcune malattie. Tassare questi prodotti mira a disincentivarne il consumo, orientando i consumatori verso scelte alimentari più salutari.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) afferma che in Europa, ben 2,7 milioni di decessi/anno sono legati a soli quattro principali prodotti commerciali: alimenti ultra processati, alcol, tabacco e combustibili fossili. L’OMS  collega tali prodotti – in tutto o in parte – a quasi 7.500 decessi ogni giorno nei 53 stati europei.

A livello globale, la stima è significativamente più alta: 19 milioni di morti all’anno, ovvero il 34% di tutti i decessi.

In un rapporto appena pubblicato, l’agenzia delle Nazioni Unite attribuisce questi prodotti a fattori di rischio come diete malsane e obesità, che a loro volta aumentano le possibilità di sviluppare malattie non trasmissibili come cancro, malattie cardiovascolari e respiratorie croniche e diabete.

Concentrandosi sulle diete non salutari, l’agenzia delle Nazioni Unite stima che di tutti i decessi attribuiti a prodotti e pratiche commerciali nella regione europea dell’OMS, l’1,06% è legato a diete ricche di carne lavorata, il 2,27% al sodio, lo 0,14% alle bevande zuccherate, e lo 0,05% agli acidi grassi trans.

I risultati del più ampio studio sui cibi ultra processati fino ad oggi sono venuti alla luce all’inizio di quest’anno, scoprendo che il consumo di tali cibi è collegato a un rischio più elevato di esiti avversi per la salute, in particolare cardio metabolici, disturbi mentali comuni e esiti di mortalità. Ma l’obiettivo del rapporto dell’OMS non è solo quello di sottolineare i legami dell’industria con le malattie non trasmissibili.  L’agenzia delle Nazioni Unite vuole anche sensibilizzare i politici su ciò che è “dannoso” per introdurre norme che indirizzino il cittadino verso un’alimentazione più sana.

Imposta sulle bevande ultra processate zuccherate in Colombia

Nella legge promulgata in Colombia un’imposta viene applicata alla produzione, vendita, importazione e altre forme di trasferimento di bevande zuccherate, inclusi concentrati, polveri e sciroppi che, una volta miscelati o diluiti, producono bevande zuccherate. La definizione di bevanda ultra processata zuccherata comprende una vasta gamma di prodotti, tra cui bevande gassate, energetiche, sportive e succhi di frutta.

Le bevande sono tassate in base al loro contenuto di zuccheri aggiunti. Gli zuccheri aggiunti sono definiti come monosaccaridi e/o disaccaridi aggiunti durante il processo di lavorazione o confezionati come tali. Non sono considerati zuccheri aggiunti i dolcificanti senza apporto calorico.

La base imponibile dell’imposta è determinata dal contenuto di zucchero in grammi per ogni 100 millilitri di bevanda. La tariffa è espressa in pesos per ogni 100 millilitri di bevanda e varia in base al livello di zucchero aggiunto.

Per gli anni 2023 e 2024, le tariffe sono:

Meno di 6 grammi di zuccheri aggiunti: 0 pesos.
Da 6 a meno di 10 grammi di zuccheri aggiunti: 18 pesos.
10 o più grammi di zuccheri aggiunti: 35 pesos.

Dal 2025, le tariffe subiranno un aumento e saranno:

Meno di 5 grammi di zuccheri aggiunti: 0 pesos.
Da 5 a meno di 9 grammi di zuccheri aggiunti: 38 pesos.
9 o più grammi di zuccheri aggiunti: 65 pesos.

Imposta sui prodotti commestibili ultra processati in Colombia

Il secondo capitolo della legge introduce un’imposta sui prodotti alimentari ultra processati con alto contenuto di zuccheri aggiunti, sodio o grassi saturi (Articolo 513-6). Sono inclusi prodotti come snack, dolci, cereali zuccherati e cibi pronti che superano determinati livelli di nutrienti per 100 grammi.

Sono responsabili dell’imposta i produttori e gli importatori, con esenzioni per piccoli produttori che nel precedente anno fiscale hanno avuto introiti inferiori a 10.000 UVT (Unità di Valore Tributario). La base imponibile è costituita dal contenuto in grammi di zucchero, sodio o grassi saturi per ogni 100 grammi di prodotto.

Conclusione

Queste nuove imposte mirano a disincentivare il consumo di prodotti ad alto contenuto di zuccheri, sodio e grassi saturi, per incoraggiare comportamenti alimentari più salutari tra i cittadini e, conseguentemente, ridurre il carico delle malattie croniche come obesità, diabete e malattie cardiovascolari sul sistema sanitario nazionale.

Queste misure fiscali fanno parte di un approccio più ampio del governo per migliorare la salute pubblica e contenere i costi sanitari associati alle malattie legate alla dieta.