Ieri la Commissione europea ha adottato una modifica del regolamento sugli aiuti “de minimis” nel settore agricolo, che gli Stati membri possono concedere senza il preventivo via libera dell’UE.
Il processo di revisione del regolamento è stato avviato a maggio 2024 dalla Commissione, in considerazione della pressione inflazionistica degli ultimi anni e dell’attuale contesto, ed ha incluso una consultazione pubblica, avviata nel giugno 2024, e riunioni con gli Stati membri nel luglio e nell’ottobre 2024.
Il regolamento aggiornato entrerà in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale e si applicherà fino al 31 dicembre 2032 (il regolamento era in scadenza nel 2027).
Le modifiche
La modifica adottata comprende quanto segue:
- l’aumento del massimale “de minimis” per impresa su un periodo di tre anni, che passa da 25 000 € a 50 000 €, per tenere conto di diversi fattori, tra cui l’esperienza acquisita, gli sviluppi del mercato e l’inflazione eccezionale registrata negli ultimi anni in questo settore, ma anche quella che si prevede nel periodo fino alla scadenza del regolamento;
- l’adeguamento dei “massimali nazionali” che sono calcolati sulla base del valore della produzione agricola dello Stato membro. I massimali nazionali sono aggiornati, passando dall’1,5% al 2% della produzione agricola nazionale, e il periodo di riferimento è esteso dal 2012-2017 al 2012-2023, il che permette di tenere conto dell’incremento di valore registrato dalla produzione agricola soprattutto negli ultimi anni e di aumentare di conseguenza il massimale nazionale per tutti gli Stati membri;
- la soppressione del “limite settoriale”, che impediva agli Stati membri di concedere allo stesso settore di prodotti aiuti “de minimis” superiori al 50% del massimale nazionale;
- l’introduzione di un registro centrale obbligatorio degli aiuti “de minimis” a livello nazionale o europeo, che aumenterà la trasparenza e ridurrà gli oneri amministrativi a carico degli agricoltori, per lo più microimprese, che attualmente utilizzano un sistema di autodichiarazione. Inoltre, il compito di controllare la conformità alle norme non incomberà più su di loro (i registri centrali sono al momento volontari per gli Stati membri);
- la proroga della validità del regolamento agricolo “de minimis” fino al 31 dicembre 2032.
Obbiettivo di questa revisione è permettere agli Stati membri di fornire sostegno agli agricoltori in modo più semplice, rapido, diretto ed efficiente, in quanto tale sostegno non deve essere notificato alla Commissione né da essa approvato.