L’allevamento degli animali innegabilmente non gode oggi di un’ottima reputazione presso i cittadini. La produzione primaria si è sempre raccontata male, e quasi mai per sua colpa, creando improbabili stereotipi ed equivoci.
Anche se le ragioni sono tante, urge fare qualcosa di concreto perché i consumi dei prodotti del latte e della carne sono in calo, mentre i cibi sintetici e quelli ultraprocessati sono in forte crescita.
La comunicazione, quella di alto livello, può fare molto per invertire questa tendenza. Per questo abbiamo voluto sentire il parere di un esperto di chiara fama.
Paolo Iabichino è un importante scrittore pubblicitario e direttore creativo, e vanta nel suo curriculum collaborazioni importanti con ad esempio Altromercato, Camera di Commercio di Milano, Parmigiano Reggiano, IBM, Nutella, Clothest, Rio Mare, Wired, IPSOS, Timberland, Cadmi, Hoepli, Università Cattolica, S. Pellegrino, Emergency, Wind, Ghelfi Ondulati, Anlaids, Levissima e FCA.