Le kisspeptine (KP), molecole di recente scoperta, sono coinvolte nel controllo dell’asse riproduttivo (Gottsch et al., 2004). Si tratta di peptidi ipotalamici derivanti da un precursore, la prepro-kisspeptina, proteina di 145 amminoacidi codificata dal gene KISS 1 (Shahab et al., 2005). Dal suo clivaggio si formano diversi peptidi, tra cui la KP10 che sembra avere un ruolo essenziale nel differenziamento sessuale e nell’attivazione puberale. La KP10 promuove inoltre il rilascio di GnRH (Dhillo et al., 2005) e regola l‘ovulazione (Castellano et al., 2006).  

Brown et al. (2012) hanno dimostrato che, in un modello di policistosi ovarica nel ratto, vi è una anormale espressione della KP a livello cerebrale che potrebbe contribuire alle molteplici alterazioni osservate in questa patologia. 

Lo scopo del lavoro è stato quello di valutare le concentrazioni di KP10 in bovine con diagnosi di cisti follicolari (gruppo CF) e bovine normalmente cicliche (gruppo E).

Le bovine con diagnosi di cisti follicolari sono state reclutate dopo avere eseguito due esami clinici, a 10 giorni di distanza l’uno dell’altro. Tali esami consistevano in esplorazione ed ecografia trans rettale eseguita con sonda lineare multifrequenza (5-10 MHz, settata a 7,5 MHz) (SonoSite, MicroMaxx Bothell, WA, USA), e in un controllo ematologico per valutare la progesteronemia (P4 < 1 ng/mL).  

Il calore è stato desunto sulla scorta dell’osservazione dei segni tipici (aumentata fonazione, locomozione, irrequietezza e presenza di uno scolo sieroso, filante e trasparente che pende dalla porzione ventrale della commessura vulvare e giunge quasi a toccare il suolo senza rompersi) e a seguito di un esame clinico con esplorazione rettale (presenza di un utero tonico, follicolo con parete tesa e fluttuante di circa 2 cm).   

Su tutte le bovine sono stati eseguiti dei prelievi ematici: nel gruppo CF subito dopo la conferma di diagnosi di cisti follicolari; nel gruppo E, il giorno del calore.  

Il dosaggio della KP10 è stato effettuato con metodo radioimmunologico (RIA) con un kit destinato alla rilevazione della kisspeptina umana (Phoenix Pharmaceuticals, Inc. Burlingame, CA, USA; range 10-1280 pg/mL; specificità: 100%), poiché ad oggi non esistono test analoghi per la specie bovina. 

Si è preferito usare un kit specifico per l’uomo, in quanto la KP umana e bovina differiscono solo per un aminoacido (Oakley et al., 2009). Prima del dosaggio sui campioni di sangue, il kit è stato validato per il dosaggio della KP bovina, come descritto da Mondal et al. (2015).   

Gli estrogeni e il progesterone sono stati dosati rispettivamente con il 17-beta estradiolo ELISA kit (sensibilità 10 pg/mL; specificità del 100%) e progesterone ELISA kit (sensibilità 8.57 pg/mL; specificità 100%) (Enzo® Life Sciences, Postfach, Svizzera). 

I dati ottenuti sono espressi come medie ± D.S. e sottoposti ad analisi statistica usando il programma IBM SPSS Statistics 19 (IBM Software Group Corporation, Somers, NY, USA). Per il confronto tra gruppi è stato utilizzato il Test T di Student per variabili indipendenti e valori per p <0.05 sono stati considerati statisticamente significativi.  

Le concentrazioni sieriche di KP10 sono risultate più alte nel gruppo CF rispetto al gruppo E. È ipotizzabile che i più alti livelli di KP10 siano dovute alle elevate concentrazioni di estrogeni prodotti dalle cisti, che determinano un feedback negativo e desensitizzazione del surge center ipotalamico (Mutinati et al. 2013, Sciorsci et al. 2003).  

La KP prodotta potrebbe agire sul rilascio del GnRH o direttamente sulle cellule gonadotrope, stimolando la secrezione sostenuta di LH. Infatti, un requisito essenziale per il mantenimento delle cisti è la presenza di alte concentrazioni di tale gonadotropina, che, però, pur essendo elevate, non raggiungono il picco preovulatorio (Calder et al., 2001). 

In conclusione, tale studio stabilisce lalterato pattern di secrezione di KP10 nelle bovine con cisti e suggerisce un nuovo approccio terapeutico per risolvere tale patologia come, ad esempio, l’uso di antagonisti della KP.     

 

Bibliografia 

Brown, R.E., Wilkinson, D.A., Imran, S.A., Caraty, A., Wilkinson, M. Hypothalamic kiss1 mRNA and kisspeptin immunoreactivity are reduced in a rat model of polycystic ovary syndrome (PCOS). Brain Research 2012 1467, 1-9. 

Calder MD, Manikkam M, Salfen BE, Youngquist RS, Lubahn DB, Lamberson WR, Garverick HA  Dominant bovine ovarian follicular cysts express increased levels of messenger RNAs for luteinizing hormone receptor and 3_-hydroxysteroid dehydrogenase 4, 5 isomerase compared to normal dominant follicles. Biol. Reprod. 2001 65:471–476. 

Castellano JM, Gaytan M, Roa J, Vigo E, Navarro VM, Bellido C, Dieguez C, Aguilar E, Sáncez-Criado JE, Pellicer E, Pinilla L, Gaytan F, Tena-Sempere M. Expression of KiSS-1 in rat ovary: putative local regulator of ovulation? Endocrinology 2006 147:4852–4862. 

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Mutinati M, Rizzo A, Sciorsci RL. Cystic ovarian follicles and thyroid activity in the dairy cow. Animal Reproduction Science 2013 138: 150– 154. 

Sciorsci RL, Rizzo A, Robbe D, Minoia P. Le cisti follicolari nella bovina. In: Proceedings of the 1st Congress of the Italian Society of Animal Reproduction (S.I.R.A.), Vico Equense, Napoli, Italy, pp. 98–107, 2003. 

Shahab M, Mastronardi C, Seminara SB, Crowley WF, Ojeda SR, Plant TM. Increased hypothalamic GPR54 signaling: a potential mechanism for initiation of puberty in primates. Proc Natl Acad Sci USA 2005 102: 2129–2134. 

Kisspeptin and bovine follicular cysts

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doi: 10.12834/VetIt.1014.5413.3