Anche se le zone diverse dalle pianure irrigue italiane vengono definite aree interne o marginali, marginali non sono perché occupano il 60% della superficie del nostro Paese, oltre ad ospitare 4000 comuni e il 25% della popolazione italiana.

Approfondimmo questa argomento con un articolo pubblicato su Ruminantia dal titolo La STG “Latte Fieno”: una grande occasione per le aree interne italiane.

L’unica condizione però che può dare un presente e un futuro alle aree interne italiane è il sussistere delle condizioni per lavorare generando un reddito dignitoso, e l’accesso “semplice” ai servizi essenziali come la sanità e la scuola. Recentemente il regista Paolo Milani con il film “Un mondo a parte” interpretato da Virginia Raffaele e Antonio Albanese ha rappresentato in modo molto fedele alla realtà le difficoltà spesso vissute dalla gente che vive nelle zone più difficili del nostro Paese.

Noi di Ruminantia abbiamo il dovere di rappresentare le criticità sociali ed economiche che investono principalmente l’agricoltura e la zootecnia italiana ma crediamo sia importante dare ampio spazio a tutte quelle iniziative concrete che vogliono dare risposte pratiche e fattibili a problemi apparentemente molto complessi.

Abbiamo quindi voluto dare ampia disponibilità e visibilità all’iniziativa del Biodistretto Appennino Bolognese, fortemente voluta dal suo presidente Lucio Cavazzoni, di suggerire agli allevatori di questo comprensorio la possibile soluzione della Stalla Etica e delle STG Latte Fieno.

E’ intuitivo che la tipologia di allevamento delle bovine da latte e la destinazione del latte ideali per le pianure irrigue non possono andare bene per le aree interne, per cui è necessario cercare un modello di allevamento e di indirizzi produttivo alternativo.

Il 21 giugno a Monghidoro, e il giorno successivo a Castel di Casio, con la partecipazione di Alessandro Fantini si dettaglieranno queste proposte.