L’impiego dell’additivo probiotico a base di lievito Saccharomyces cerevisiae, Actisaf Sc47, può ridurre l’impatto ambientale nella produzione di carne bovina? A rispondere a questa domanda è un nuovo studio basato sul Life Cycle Assessment.
La produzione di carne bovina è una delle attività agricole che genera il maggiore impatto ambientale, contribuendo in modo significativo alle emissioni di gas serra, all’uso di suolo e acqua, all’inquinamento e all’eutrofizzazione. La domanda globale di proteine animali, inclusa la carne bovina, è destinata ad aumentare notevolmente nei prossimi decenni per soddisfare le esigenze di una popolazione mondiale in crescita.
Questa situazione paradossale pone il settore della produzione di carne bovina di fronte a grandi sfide in termini di sostenibilità ambientale. Migliorare la produttività e l’efficienza alimentare degli animali è considerato uno dei principali approcci per continuare a fornire proteine animali sufficienti riducendo l’utilizzo di risorse e gli impatti ambientali.
In questo contesto, l’alimentazione e l’uso di additivi alimentari si configurano come la strada più rilevante ed efficace per raggiungere questi obiettivi. Tra gli additivi alimentari, i probiotici a base di lievito, come il Saccharomyces cerevisiae (Actisaf Sc 47), hanno dimostrato di poter migliorare le performance zootecniche, la digeribilità e l’efficienza alimentare degli animali.
Questo studio ha valutato, attraverso un’analisi del Life Cycle Assessment (LCA), l’impatto ambientale dell’utilizzo del probiotico a base di lievito Saccharomyces cerevisiae (Actisaf Sc 47) nell’alimentazione di bovini da ingrasso.
Sono stati analizzati quattro diversi trial condotti in Italia, Spagna e Francia, confrontando un gruppo di controllo senza supplementazione e un gruppo sperimentale con 5 g/capo/giorno di Actisaf Sc 47.
I risultati hanno dimostrato che l’uso di Actisaf Sc 47 ha permesso di ridurre significativamente l’impatto ambientale sotto diversi aspetti. Rispetto al gruppo di controllo, la supplementazione ha portato a una diminuzione del 3,8-6,6% dell’impatto sui cambiamenti climatici, del 4,1-7,1% di quello sulle polveri sottili e sull’acidificazione, del 3,9-8,2% sull’eutrofizzazione delle acque dolci, del 4-6,4% sull’eutrofizzazione marina, del 4,1-7,1% sull’eutrofizzazione terrestre, del 3,9-6,2% sull’uso del suolo, del 3,4-5,9% sull’uso dell’acqua e del 3,7-7,3% sull’uso di risorse fossili.
Questi benefici ambientali sono attribuibili agli effetti positivi di Actisaf Sc 47 sulle performance di crescita e sull’efficienza alimentare dei bovini durante il periodo di ingrasso. Infatti, gli animali supplementati hanno mostrato un migliore indice di conversione alimentare, riducendo il consumo di risorse e le emissioni associate.
La produzione di 1 kg di Actisaf Sc 47 ha generato 2,1 kg di CO2eq, di cui il 60% dovuto al processo di fermentazione e il 39% all’essiccazione.
In conclusione, l’utilizzo di Actisaf Sc 47 nell’alimentazione dei bovini da ingrasso si è dimostrato una soluzione efficace per migliorare la sostenibilità della produzione di carne bovina, riducendo significativamente l’impatto ambientale.
Tratto da: “Does the Use of the Yeast Probiotic Saccharomyces cerevisiae Actisaf Sc 47 Reduce the Environmental Impacts of Beef Cattle? A Study Based on Life Cycle Assessment“, di Nizar Salah, Héloïse Legendre, Erika Paiva, Julie Duclos, Maxime Briche, Florine Colbalchini, Armelle Gac, Thomas Kerihuel e Céline Garat Boute. Animals 2024, 14(21), 3107; doi.org/10.3390/ani14213107