Senza clamore e un po’ in sordina, a Giugno 2020 è nata in Italia Synergy, un’associazione che ha come soci vecchie e nuove associazioni di razza come FRIS.ITAL.I. (Associazione Nazionale Allevatori Frisona Italiana Indipendente), RISBUFALA, Ana.Bo.Ra.Va (Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Valdostana), Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Grigio Alpina, ANARB (Associazione Nazionale Allevatori Razza Bruna Italiana) e Anajer (Associazione Nazionale Allevatori Jersey).
@anajeritalia
Il 25 Maggio 2018 fu pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n°52 con il quale è stata rivoluzionata la selezione genetica italiana, ridisegnando il ruolo dell’Associazione Italiana Allevatori (AIA) e delle Associazioni Nazionali di Razza (ANA). Il pratica, la volontà dietro questa scelta è stata quella di distingue i compiti tra chi attraverso i controlli funzionali raccoglie i fenotipi negli allevamenti (AIA) e chi poi li utilizzerà per gli specifici indici genetici delle singole razze o specie (Enti selezionatori o associazioni di razza e di specie). Il DL 52 stabilisce inoltre che gli allevatori devono diventare soci direttamente delle Associazioni di Razza e di Specie, e non più di AIA. Il 2020 è un anno di tante novità: sembra infatti una sorta di momento di svolta per la società. Nell’ambito zootecnico abbiamo anche visto nascere FedANA (Federazione della Associazioni Nazionali di Razza e di Specie) alla quale, su base volontaria, possono aderire le ANA.
E’ bene chiarire a scanso di equivoci che non esiste alcuna analogia o contrapposizione tra Synergy e FedANA. Riportiamo anche la nascita di FedANA a dimostrazione della rivoluzione in corso nel terziario che si occupa di ruminanti da reddito.
Questa profonda ristrutturazione di quello che una volta si chiamava Sistema Allevatori è stata stimolata da tantissimi motivi, e non ultima la raccomandazione del 10 Marzo 2010 dell’AGCM.
Per comprendere meglio questo profondo cambiamento in atto nella selezione genetica italiana abbiamo chiesto maggiori informazioni a Enrico Santus, direttore di ANARB e presidente di Synergy.
La mission di Synergy è quella di fornire agli attuali soci e a quelli che in futuro vorranno associarsi, che non potranno essere singoli allevatori ma associazioni, servizi nell’ambito della selezione genetica, informatici e di comunicazione (mostre e quant’altro). Synergy si avvale delle risorse umane messe a disposizione dai soci oppure di consulenti esterni. Santus ha più volte ribadito che Synergy è al servizio dei soci e non esercita quindi nessuna azione decisionale diretta su di essi. Altro aspetto che più volte ribadito nell’intervista, è che Synergy è indipendente, ossia non è espressione di alcuna sigla sindacale e di nessun partito politico. Synergy non ha tra i suoi obiettivi quello di raccogliere fenotipi negli allevamenti: questa funzione “istituzionale” è attualmente competenza di AIA.
Più volte su Ruminantia ho sollevato il problema che per avere razze di animali funzionali agli obiettivi selettivi che il nostro Paese richiede è necessario che venga raccolta una gamma di fenotipi, negli allevamenti delle varie razze allevate in Italia, sicuramente più articolata dall’attuale. Doverosa era la domanda finale sull’assetto finanziario di Synergy sulla quale Santus è stato lapidario: le disponibilità economiche di questa associazione sono frutto dei proventi derivanti dai singoli lavori svolti, come succede nelle società di capitale ma con la differenza che in questo caso i soci possono totalmente o parzialmente remunerare Synergy con il capitale umano che hanno messo a disposizione.
Non ci resta di augurare a Synergy un buon lavoro e auspicarci che questa iniziativa aiuti la zootecnia del nostro paese ad essere sempre più competitiva e remunerativa!