Fabbisogni, raccomandazioni e carenze

Come abbiamo visto nella prima parte dell’articolo, le vitamine liposolubili, e segnatamente le vitamine A, D3 ed E, sono estremamente importanti per la bovina da latte così come per tutti i ruminanti. Sebbene ad oggi vengano comunemente addizionate alle diete per ruminanti (meglio se in forma rumino-protetta per bypassare la degradazione ruminale), è sempre molto difficile diagnosticare carenze cliniche di vitamine liposolubili. Se ne può sospettare una carenza ematica per l’andamento e la prevalenza di alcune patologie metaboliche, come la ritenzione di placenta e la sindrome ipocalcemica, oppure di metriti e mastiti. Una diagnosi “oggettiva” di carenza è eseguibile dosando nel plasma le vitamine liposolubili, come riportato nella tabella sottostante.

Generalmente, nell’alimentazione delle bovine da latte e in tutti i ruminanti domestici si usa integrare la dieta con le vitamine A, D3 ed E. Gli esatti fabbisogni nutritivi consigliati nell’ultima edizione (2001) del Nutrient Requirements of Dairy Cattle (NRC 2001) sono ormai piuttosto “datati” e forse adatti alle bovine presenti negli allevamenti antecedentemente all’anno di compilazione del manuale. I nutrizionisti dei ruminanti seguono le indicazioni contenute nelle ricerche pubblicate anche se sono spesso molto contrastanti. Rispetto a quanto pubblicato nella tabella dell’NRC 2001, spesso gli apporti vengono raddoppiati, se non moltiplicati per fattori più elevati. Considerando la notevole importanza che le vitamine A, D ed E hanno per la salute della bovina da latte e degli altri ruminanti domestici, la non aggiornata definizione di fabbisogni e raccomandazioni e la loro estrema variabilità negli alimenti zootecnici, si consiglia di analizzare in maniera randomizzata il dosaggio ematico di tali vitamine su alcuni animali in allevamento.

In attesa dell’ottava edizione di NRC, sembrerebbero adeguate per le bovine in lattazione diete che apportano giornalmente 100.000 – 150.000 UI di vitamina A, 25.000 – 30.000 UI di vitamina D3 e 1.000 UI di vitamina E. Si è osservato un deciso miglioramento della salute delle bovine con 4.000 UI al giorno di Vitamina E e 4 mg di selenio organico nelle diete di preparazione al parto.

Relativamente al tipo di vitamine da apportare con la dieta, si consiglia di utilizzare delle preparazioni rumino-protette ad elevata biodisponibilità intestinale che garantiscono la certezza dell’apporto alle quantità desiderate, eliminando le interferenze della degradazione ruminale. Le vitamine liposolubili e i loro precursori naturalmente contenuti negli alimenti possono approvvigionare il microbioma ruminale dove le vitamine hanno comunque un ruolo.

Bibliografia

  • Baldi, A. Vitamin E in dairy cows. Livestock Production Science (2005) 98:117-122.
  • Horst, R.L., ed altri. Calcium and vitamin D metabolism in Dairy Cow. J.Dairy Sci. (1994) 77:1936-1951.
  • Oliveira, R.C., ed altri. Supplementation of prepartum dairy cows with β-carotene. J.Dairy Sci. (2015) 98:6304-6314.
  • Piva, G., ed altri. Protezione di vitamine ed amminoacidi dalla degradazione ruminale. L’informatore agrario. (1991) 7:63-65.
  • Poindexter, M.B., ed altri. Feeding supplemental 25-hydroxyvitamin D3 increasesserum mineral concentrations and alters mammary immunity of lactating dairy cows. J.Dairy Sci. (2020) 103:805-822.
  • Weiss, W.P. Requirements of fat-soluble vitamins for dairy cows: A review. J.Dairy Sci. (1998) 81:2493-2501

 

Rubrica a cura di Vetagro


 

Contatta Vetagro: info@vetagro.com

Visita il sito: www.vetagro.com