Descrizione
L’erba medica è una leguminosa perenne che, in ambito zootecnico, viene coltivata come coltura foraggera per produrre fieno di medica, ma anche insilato, farina ed erba medica disidratata in balloni e/o pellet. Nell’alimentazione umana vengono utilizzati i germogli. L’erba medica può inoltre rappresentare una specie di pregio anche nella costituzione di pascoli; infatti, è già impiegata in vaste aree di alcuni Paesi extraeuropei.
In Italia viene coltivata l’erba medica comune, appartenente alla specie Medicago sativa. La pianta di erba medica è costituita da numerosi steli eretti alti 0,80-1 m. Questa pianta possiede la capacità di rigenerare gli steli dopo ogni taglio e questa caratteristica la rende una delle foraggere più importanti ed apprezzate in agricoltura. Il seme è piccolo (1000 semi pesano ≅ 2g), reniforme, di colore giallo verdognolo.
L’industria della disidratazione dell’erba medica si è sviluppata dopo la seconda guerra mondiale. Il processo di disidratazione dell’erba medica ad alte temperature ne conserva tutte le sue caratteristiche nutritive: proteine, vitamine, minerali biodisponibili, lipidi, grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6), zuccheri, acidi organici e carotene. Inoltre, impedisce la formazione di muffe e tossine, che potrebbero causare infezioni al bestiame.
Dopo lo sfalcio in campo, l’erba medica viene trasportata negli impianti di essiccazione ad alte temperature che la portano ad avere circa il 10% di umidità. Naturalmente la qualità del prodotto è diversa a seconda del periodo di sfalcio (è scarso il 1° taglio, chiamato anche maggengo). L’erba medica viene trinciata mediamente a 5-10 cm di lunghezza e confezionata in balloni.
Composizione analitica (%)
Umidità | 9,61 |
ENl 3x NRC (mcal/kg) | 1,10 |
Fibra grezza | 30,70 |
aNDFom | 45,82 |
ADF | 36,00 |
ADL | 8,57 |
peNDF | 38,95 |
CHO B3 pdNDF lig+2.4 | 24,72 |
CHO C uNDF lig*2.4 | 20,57 |
Amido | 0,30 |
Zuccheri | 4,75 |
Fibra solubile | 17,78 |
NSC | 5,05 |
NFC | 25,83 |
Proteina grezza | 15,81 |
Proteina solubile | 5,52 |
NDIP | 2,55 |
ADIP | 1,39 |
RDP 3x | 11,13 |
RUP 3x | 5,68 |
Lisina | 0,76 |
Metionina | 0,21 |
Lipidi grezzi | 2,21 |
C16:0 | 0,30 |
C18:0 | 0,05 |
C18:1 C | 0,03 |
C18:2 | 0,22 |
C18:3 | 0,45 |
Ceneri | 10,33 |
Calcio | 1,44 |
Fosforo | 0,28 |
Magnesio | 0,33 |
Potassio | 2,38 |
Sodio | 0,16 |
Cloro | 0,66 |
Zolfo | 0,32 |
Valori espressi sulla sostanza secca |
Impiego
L’erba medica disidratata, sottoforma di balloni, viene impiegata nell’alimentazione dei ruminanti, anche in associazione al fieno di medica.
Questo tipo di foraggio trova il principale impiego nella dieta di bovini, bufalini, ovini e caprini.
Grazie al processo di disidratazione ad alte temperature effettuato negli apposti impianti, rispetto al normale fieno (che viene essiccato in campo), l’erba medica disidratata possiede una minore degradabilità ruminale delle proteine. Se la temperatura ed il tempo di disidratazione sono troppo elevati si possono sviluppare nella medica disidratata dei prodotti della reazione di Maillard (reazione tra zuccheri e proteine durante la cottura) che possono generare inconvenienti agli animali che li ingeriscono.
L’elevato apporto nutrizionale ed il contenuto di aminoacidi, vitamine e provitamine, rendono questo prodotto il foraggio ideale per l’alimentazione di tutti gli animali (ruminanti, erbivori e monogastrici). Non esistono particolari limiti d’impiego, ma la concentrazione di proteine danneggiate dal calore ADIP deve essere contenuta.