Da uno studio pubblicato dal Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari è emerso che la razza Sardo-Bruna, se sottoposta a un adeguato regime di ingrasso, può raggiungere accrescimenti paragonabili alle razze specializzate da carne e ai meticci.

In Sardegna, il settore bovino, con oltre 9.000 allevamenti e circa 286.000 capi, rappresenta la seconda attività zootecnica per l’economia agricola regionale, con il 70% dei capi allevati per la produzione di carne (BDN 2024).

La filiera del bovino da carne è concentrata per lo più nei comuni del centro e del nord dell’Isola, dove tra le razze più allevate figura la Sardo-Bruna, con 59667 capi (BDN 2024). Essa rappresenta un patrimonio di grande interesse sia genetico che produttivo, con elevata capacità di adattamento a condizioni pedoclimatiche avverse.

La particolare tipologia di allevamento linea vacca-vitello, basata sullo sfruttamento di superfici sia a pascolo che silvane, rende la Sardo-Bruna particolarmente virtuosa, sotto l’aspetto ambientale e del benessere animale. Tuttavia, la stagionalità dei pascoli, unita al basso potenziale genetico delle razze locali, rende alcune caratteristiche, come l’incremento medio giornaliero e la qualità della carcassa, lontane dalle esigenze del produttore e dei consumatori.

Per ovviare a queste criticità, circa 50 anni fa sono state introdotte nell’isola razze specializzate da carne, come la Limousine o la Charolaise, al fine di ottenere meticci con caratteristiche migliori in termini di accrescimenti, indice di conversione alimentare, resa e qualità della carcassa. Sebbene la pratica dell’incrocio F1 sia ormai diffusa in quasi tutti gli allevamenti, esistono poche evidenze scientifiche sui caratteri produttivi durante la fase di ingrasso, nonché sulle rese in carcassa e la qualità della carne delle razze locali se paragonate a quelle specializzate da carne o ai loro meticci (Casu et al. 1975; Brandano et al. 1984).

Alla luce di tutte queste considerazioni, la sezione di Scienze Zootecniche del Dipartimento di Agraria di Sassari ha messo a confronto le performance, le caratteristiche delle carcasse e la qualità della carne di bovini di razza Sardo-Bruna con razze specializzate da carne come la Limousine, in purezza o ottenute da incrocio (LimousinexSardo-Bruna) durante la fase di allevamento nei centri ingrasso.

Dai risultati dello studio è emerso che la razza Sardo-Bruna, se sottoposta a un adeguato regime alimentare ad libitum, è in grado di accrescersi al pari della Limousine e dei meticci, seppur con rese alla carcassa inferiori (58% nella Sardo-Bruna, 63% nei Limousine e nei meticci). La carne della razza Sardo-Bruna non si discostava dagli altri tipi genetici per il colore del muscolo e del grasso, il pH e la capacità di ritenzione idrica. Per quel che concerne la qualità del grasso, la Sardo-Bruna ha mostrato un profilo acidico interessante, grazie al maggior contenuto di acido oleico (C18:1c9) e un minor rapporto omega6/omega3 rispetto alla Limousine per il quale è ben documentato il ruolo positivo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e infiammatorie (Kris-Etherton et al. 1999; Sales- Campos et al. 2013).

Anche il sesso degli animali è stato un altro importante fattore di variazione delle prestazioni degli stessi. Come atteso, i maschi hanno mostrato accrescimenti superiori e rese alla macellazione migliori rispetto alle femmine che invece, essendo più precoci, hanno deposto più grasso, in accordo con quanto osservato in altri studi (Owens et al. 1993; WeRglarz 2010; Bonilha et al. 2015; Mueller et al. 2019; Lunesu et al. 2023).

In conclusione, i risultati di questo studio hanno evidenziato che la razza Sardo-Bruna, se sottoposta a un adeguato regime di ingrasso, può raggiungere accrescimenti paragonabili alle razze specializzate da carne e ai meticci e, per lo stesso motivo, necessita assolutamente di essere valorizzata.

La valorizzazione delle razze locali e dei loro incroci, realizzata anche attraverso la costituzione di un marchio IGP, rappresenta una delle strade percorribili al fine di incrementare la produzione locale di carne, che allo stato attuale è in grado di soddisfare solamente il 36% del fabbisogno di carne isolano (Elaborazioni Prof. S.P.G. Rassu, 2024).

La presente nota è una sintesi del seguente lavoro scientifica, in cui viene riportata tutta la letteratura citata: Lunesu, M. F., Mellino, M. R., Carta, S., Battacone, G., Zgheib, E., Pulina, G., & Nudda, A. (2024). Comparative analysis of production performance, carcase traits, and meat quality in yearling beef of Limousine, Sardo-Bruna, and their crossesItalian Journal of Animal Science, 23(1), 1491-1506.

Autore

Mondina F. Lunesu

sotto la supervisione del Gruppo Editoriale ASPA: Giuseppe Conte, Alberto Stanislao Atzori, Fabio Correddu, Luca Cattaneo, Gabriele Rocchetti, Antonio Natalello, Sara Pegolo, Aristide Maggiolino, Antonella Della Malva, Giulia Gislon, Manuel Scerra